Consorzi di bonifica, urge riforma
Il Movimento dei Forconi interroga la Regione
lunedì 29 febbraio 2016
18.27
Si è tornato a parlare, sebbene in due diverse occasioni, della questione Consorzi di Bonifica con le relative cartelle di pagamento.
In mattinata una delegazione del movimento dei Forconi, composta da Giuseppe Caponio e Giusy Lentini, è stata ricevuta dalla IV Commissione del consiglio regionale pugliese, presieduta da Donato Pentassuglia.
L'audizione chiesta dal consigliere Ignazio Zullo è servita al movimento per mettere in luce come la gestione dei consorzi di bonifica, che ad oggi ha causato un deficit di circa 400 milioni di euro, danneggia direttamente le aziende agricole e zootecniche. Sia per quanto riguarda il servizio di bonifica, non più erogato da decenni ma per il quale viene richiesto il pagamento del contributo 630. Sia in relazione alle tariffe applicate per l'erogazione dell'acqua, argomento principale dell'audizione. In particolare si è evidenziato il netto sbilanciamento delle tariffe applicate dal consorzio di bonifica "Terre d'apulia" rispetto agli altri consorzi regionali, delle altre regioni e degli altri enti preposti alla erogazione idrica anche con destinazione agricola.
"Abbiamo apprezzato il carattere preparatorio che il presidente Pentassuglia ha attribuito all'incontro – si legge in una nota del movimento - sottolineando che le prossime audizioni si terranno legge alla mano. Quando, cioè sarà pronta la riforma e saranno ascoltate tutte le associazioni di categoria perché possano contribuire a questa fase di cambiamento e si discuterà anche con loro nel merito e nel corso del confronto saranno apprezzati suggerimenti e sollecitazioni, anche scritte, che contribuiranno alla realizzazione di una riforma utile quanto attesa".
Contemporaneamente anche l'Anci Puglia è intervenuta sulla vicenda chiedendo alla Regione "una sospensione di 3 mesi delle emissioni delle ingiunzioni e l'immediata attivazione di un tavolo tecnico per approfondire nel dettaglio problematiche e criticità emerse".
Il presidente dell'Anci regionale, Luigi Perrone, nella introduzione, ha ribadito sostegno dell'Anci ai sindaci e alle comunità e l'impegno immediato dell'Associazione per arrivare presto ad una soluzione politica della questione. I sindaci presenti hanno esposto le ragioni dei territori e le motivazioni per cui contestano il tributo; è emersa inoltre, la richiesta di un approfondimento tecnico dettagliato sui servizi che i Consorzi si impegnano a fornire, connessi all'incasso del tributo.
Si attendono ora le risposte e soprattutto i provvedimenti da parte del governo regionale.
In mattinata una delegazione del movimento dei Forconi, composta da Giuseppe Caponio e Giusy Lentini, è stata ricevuta dalla IV Commissione del consiglio regionale pugliese, presieduta da Donato Pentassuglia.
L'audizione chiesta dal consigliere Ignazio Zullo è servita al movimento per mettere in luce come la gestione dei consorzi di bonifica, che ad oggi ha causato un deficit di circa 400 milioni di euro, danneggia direttamente le aziende agricole e zootecniche. Sia per quanto riguarda il servizio di bonifica, non più erogato da decenni ma per il quale viene richiesto il pagamento del contributo 630. Sia in relazione alle tariffe applicate per l'erogazione dell'acqua, argomento principale dell'audizione. In particolare si è evidenziato il netto sbilanciamento delle tariffe applicate dal consorzio di bonifica "Terre d'apulia" rispetto agli altri consorzi regionali, delle altre regioni e degli altri enti preposti alla erogazione idrica anche con destinazione agricola.
"Abbiamo apprezzato il carattere preparatorio che il presidente Pentassuglia ha attribuito all'incontro – si legge in una nota del movimento - sottolineando che le prossime audizioni si terranno legge alla mano. Quando, cioè sarà pronta la riforma e saranno ascoltate tutte le associazioni di categoria perché possano contribuire a questa fase di cambiamento e si discuterà anche con loro nel merito e nel corso del confronto saranno apprezzati suggerimenti e sollecitazioni, anche scritte, che contribuiranno alla realizzazione di una riforma utile quanto attesa".
Contemporaneamente anche l'Anci Puglia è intervenuta sulla vicenda chiedendo alla Regione "una sospensione di 3 mesi delle emissioni delle ingiunzioni e l'immediata attivazione di un tavolo tecnico per approfondire nel dettaglio problematiche e criticità emerse".
Il presidente dell'Anci regionale, Luigi Perrone, nella introduzione, ha ribadito sostegno dell'Anci ai sindaci e alle comunità e l'impegno immediato dell'Associazione per arrivare presto ad una soluzione politica della questione. I sindaci presenti hanno esposto le ragioni dei territori e le motivazioni per cui contestano il tributo; è emersa inoltre, la richiesta di un approfondimento tecnico dettagliato sui servizi che i Consorzi si impegnano a fornire, connessi all'incasso del tributo.
Si attendono ora le risposte e soprattutto i provvedimenti da parte del governo regionale.