Consorzi di bonifica, via libera alla riforma

Ecco cosa cambia

giovedì 26 gennaio 2017 10.54
La sezione irrigazione ed acquedotti rurali, si avvarrà, senza oneri aggiuntivi a carico del Consorzio Centro Sud Puglia, della direzione tecnica dell'Acquedotto pugliese (AQP) e dell'ausilio della struttura amministrativa dello stesso ente.

In tal senso sarà sottoscritta "un'apposita convenzione approvata dalla Giunta regionale per consentire il raggiungimento degli obiettivi prefissati".
E' quanto sancito dal consiglio regionale con l'approvazione della legge che contiene norme per la riorganizzazione dei Consorzi.
"Entro il 1 dicembre 2018 e analogamente di anno in anno, la Giunta regionale valuta l'andamento dell'attività della Sezione irrigazione ed acquedotti rurali del Consorzio di bonifica Centro Sud Puglia, verificando il rispetto dei criteri di economicità, di equilibrio finanziario, di efficienza dei servizi resi ai consorziati. Qualora la Giunta regionale, acquisito il parere vincolante della competente Commissione consiliare, dovesse valutare negativamente l'attività espletata, la Sezione irrigazione ed acquedotti rurali cesserà le sue funzioni, che saranno trasferite unitamente al personale dipendente ad Aqp, senza ulteriori provvedimenti legislativi".
Giunga dunque al termine la lunga cavalcata amministrativa per la riforma dei consorzi. Una riforma che ha diviso i consiglieri tra soddisfatti e arrabbiati.

Sinteticamente, i punti principali:
• La legge disciplina le procedure per la definizione, concordata con i creditori, della pesante situazione debitoria degli enti commissariati che, al netto delle anticipazioni della Regione (circa 120 milioni di euro), ammontano ad oltre 145 milioni. L'esposizione debitoria sarà definita distinguendo le passività in base alla natura dei debiti e alla tipologia dei creditori.
• Il nuovo soggetto giuridico sarà temporaneamente diretto da un commissario straordinario unico, coadiuvato da due subcommissari designati dalle organizzazioni professionali agricole, che, dopo aver adottato lo Statuto, dovrà indire le elezioni per gli organi del Consorzio così da passare a una gestione ordinaria basata sull'autogestione dei consorziati.
• La norma prevede che il personale a tempo indeterminato dei Consorzi soppressi venga trasferito al Consorzio di bonifica "Centro Sud Puglia", con lo stesso inquadramento contrattuale e trattamento economico. I lavoratori "stagionali", con contratto a tempo determinato, che hanno prestato servizio presso uno degli enti commissariati, avranno diritto di precedenza nell'assunzione, con la stessa qualifica e forma contrattuale, nel nuovo Consorzio. Inoltre la riforma dà mandato al commissario di definire un piano che preveda l'impiego di questi lavoratori a tempo determinato per almeno 151 giorni all'anno.
• Tra gli altri obiettivi della legge approvata c'è quello di un sistema di contabilità economico-finanziaria per centri di costo, che garantisca efficienza ed economicità della gestione dei lavori e delle attività in relazione ai tributi consortili, trasparenza e controllo di gestione, contribuendo in questo modo al riequilibrio della gestione corrente.
• Saranno due le sezioni operative aziendali: 1) Irrigazione e Acquedotti rurali; 2) Bonifica.
• La prima sezione si avvarrà, senza oneri aggiuntivi per il Consorzio, della direzione tecnica dell'Acquedotto Pugliese. Mediante una apposita convenzione tra i due Enti si mirerà a raggiungere un efficientamento del servizio, attraverso un piano di riduzione dei costi e delle perdite. Inoltre la legge prevede la redazione di un Piano pluriennale degli investimenti del Consorzio unico da attuare in collaborazione con Aqp, per l'ampliamento, il ripristino e l'efficientamento del sistema irriguo con relativa stima dei costi e cronoprogramma di realizzazione. Non può sorprendere la decisione di coinvolgere l'Acquedotto Pugliese nella direzione tecnica delle funzioni in materia di irrigazione e acquedotti rurali. L'AQP, società di diritto privato ma con intero capitale pubblico della Regione, possiede infatti le competenze necessarie, acquisite in anni di attività, per svolgere questi compiti. Non è possibile, pertanto, come è stato fatto da alcune forze politiche, parlare di sottrazione di acqua ai consorzi, in quanto è una risorsa che non appartiene a questo o a quel consorzio ma che è e resta imprescindibilmente un bene comune.
• Le restanti funzioni previste dalla legge regionale 4 del 2012 sono esercitate dalla Sezione Bonifica.
• Per una migliore e più funzionale gestione della risorsa idrica, tutti i Consorzi di bonifica pugliesi, compresi quelli foggiani, e Aqp sottoscriveranno un accordo finalizzato a un esercizio coordinato degli schemi idrici pluriuso.
• L'articolo 9, poi, prevede che entro il 1° dicembre 2018 la giunta regionale verifichi il rispetto dei criteri di economicità, di equilibrio finanziario, di efficienza nei servizi resi ai consorziati dalla Sezione Irrigazione ed acquedotti rurali ed il raggiungimento degli obiettivi assegnati dalla stessa legge. Qualora la valutazione dell'attività sia negativa la giunta, acquisito il parere della commissione consiliare competente, procederà alla cessazione delle funzioni della Sezione irrigazione ed acquedotti rurali e al loro trasferimento all'Acquedotto Pugliese.

Il provvedimento è stato accolto con favore da molti consiglieri regionali tra cui Enzo Colonna che ha ribadito come "La norma approvata rappresenta un punto fermo che chiude con il passato e apre una nuova stagione per i Consorzi. Un punto di difficile equilibrio tra diverse posizioni, di mediazione tra visioni spesso divergenti ma che almeno consente di avviare un nuovo percorso le cui tappe e i cui tempi sono definiti".
Perplesso invece Gianni Stea che ha confermato la sua contrarietà convinto che la norma non risolva i problemi degli agricoltori.