Continua la querelle Lapolla- Vicino

E allora c’è o non c’è questa incompatibilità?

venerdì 25 ottobre 2024
Da un lato il consigliere Lapolla che in un comunicato chiede le dimissioni dell'assessore Leo Vicino per acclarata incompatibilità, con tanto di documento a firma del segretario generale Teresa Gentile datato 18 ottobre; dall'altra la stessa segretaria generale, con un altro documento rivolto al sindaco, afferma che nei confronti dell'assessore Leo Vicino non ci sono vincoli di incompatibilità.

Ricostruiamo la vicenda.
Il consigliere comunale di "centro al Sud", Angelo Lapolla, facente parte della coalizione "Rinascita" che appoggia il sindaco Fedele Lagreca, in data 10 settembre segnalava al segretario generale del comune una presunta incompatibilità dell'assessore al bilancio e ai tributi Leo Vicino, a ricoprire quel ruolo dovuta a pendenze tributarie nei confronti dell'ente, nonostante – scriveva Lapolla nella sua nota- la sottoscrizione di una autocertificazione nella quali si attestava "di non trovarsi in alcuna delle cause di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso la pubblica amministrazione".

Alla nota del consigliere, in data 12 settembre, rispondeva il Segretario Generale del Comune di Gravina, Teresa Gentile, la quale confermava la sottoscrizione della dichiarazione da parte dell'assessore. Successivamente Lapolla chiedeva la documentazione dalla quale- secondo il consigliere – "emergeva in modo certo che, effettivamente, alla data dell'assunzione dell'incarico assessorile e di sottoscrizione della prefata autocertificazione il Geom. Vicino aveva pendenze personali tributarie nei confronti dell'Amm.ne Comunale e, pertanto, contrariamente a quanto dal medesimo falsamente autocertificato, versava in una situazione di incompatibilità".
Per questo Lapolla nella sua comunicazione datata 14 ottobre chiedeva al Segretario Generale di svolgere i dovuti accertamenti e al sindaco la rimozione di Vicino dall'incarico assessorile.

"Non ho nessuna pendenza con il comune e non ho nessuna incompatibilità, così come certificato dalla nota del Segretario Generale in risposta al Consigliere comunale Lapolla, datata 1 ottobre" - aveva replicato l'assessore Vicino.
Il 18 ottobre scorso, la dott.ssa Gentile rispondeva a Lapolla e inviava la comunicazione per conoscenza anche al Prefetto di Bari e alla Procura della Repubblica del capoluogo barese. Nella sua missiva Gentile confermava quanto asserito da Vicino, ovvero che dagli accertamenti, dal punto di vista amministrativo, "non sono risultate pendenze tributarie, anche con riguardo ad atti di riscossione coattiva, a carico dell'Ass. Vicino e che, pertanto, sotto il profilo amministrativo, non risulta sussistere allo stato, a parere della Scrivente, a carico del predetto Amministratore Locale la causa d'incompatibilità", anche perché l'assessore aveva risolto le sue pendenze tributarie nel maggio del 2023, salvo poi, sempre nello stesso documento, affermare che però "è emerso che a carico del Sig. Leonardo Vicino all'atto della sua nomina assessorile, quale Assessore esterno ai sensi dell'art. 47 del TUEL, nominato l'11/7/2022 per effetto del Dc.S. n.4/2022, sussistevano quale contribuente situazioni e pendenze debitorie tributarie verso l'Ente configuranti ipotesi d'incompatibilità".
Quindi in sostanza – afferma Lapolla- "la mia richiesta di incompatibilità non si riferisce allo stato attuale delle cose, ma alla sua incompatibilità nell'atto di nomina, basata su una falsa autocertificazione".

Infine, ieri, una nota inviata dal Segretario generale al Sindaco Lagreca nella quale la dott.ssa Gentile scrive che in seguito alla nota del consigliere Lapolla circa "la situazione debitoria e pendenze personali in materia di tributi comunali in capo all'assessore comunale in carica Leonardo Vicino, visti e richiamati i propri riscontri in merito… risulta con evidenza, non sussistere alcuna causa di incompatibilità in capo all'assessore Leonardo Vicino che possa dar luogo alla revoca dell'assessore Vicino da parte del Sindaco".
E dunque come stanno le cose?