Contrabbando di gasolio, scoperta rete nazionale dalla Guardia di Finanza
Tredici persone in manette tra cui un uomo di Altamura
giovedì 24 dicembre 2015
10.36
C'è anche un uomo di Altamura tra le tredici persone arrestate con l'accusa di associazione a delinquere transnazionale, frode in commercio, falsificazione di documenti di trasporto mentre altre 63 persone risultano denunciate a piede libero.
Le manette sono scattate al termine di una lunga indagine condotta dalla Guardia di Finanza, avviata nel 2014 e giunta a conclusione pochi giorni fa che ha permesso di scoprire un traffico illecito di gasolio proveniente dalle raffinerie di Slovenia, Ungheria, Slovacchia e Bulgaria, destinato a 12 province italiane, tra le quali Bari. I carichi erano diretti, tra gli altri, ad uno stabilimento di Altamura.
Le Fiamme Gialle hanno sequestrato 21 autoarticolati, 764mila litri di gasolio da oltre 1 milione di euro, diversi beni per un valore di 3.615.000 euro tra cui 13 immobili e sette distributori clandestini di carburante.
Le indagini sono partite da un primo controllo ad un autoarticolato, fermato a Gorizia, al cui interno è stato scoperto un prodotto petrolifero che, dichiarato come olio lubrificante, è risultato invece essere composto all'80% da gasolio per autotrazione e al 20% da olio vegetale, idoneo a garantire il funzionamento dei motori diesel. Una tattica che è poi stata reiterata in decine di altri viaggi, con 9 milioni di litri di carburante sottratti al pagamento dei corrispettivi 5 milioni di euro di accise.
Secondo quanto riferito dai finanzieri, i carichi venivano trasportati ricorrendo ad autoarticolati anonimi, scortati da staffette in grado di avvisare i conducenti della presenza di posti di controllo.
Complessivamente sono cinquecentomila i litri di carburante sequestrati e assegnati per finalità istituzionale a Vigili del Fuoco, Esercito e Croce Rossa.
Le manette sono scattate al termine di una lunga indagine condotta dalla Guardia di Finanza, avviata nel 2014 e giunta a conclusione pochi giorni fa che ha permesso di scoprire un traffico illecito di gasolio proveniente dalle raffinerie di Slovenia, Ungheria, Slovacchia e Bulgaria, destinato a 12 province italiane, tra le quali Bari. I carichi erano diretti, tra gli altri, ad uno stabilimento di Altamura.
Le Fiamme Gialle hanno sequestrato 21 autoarticolati, 764mila litri di gasolio da oltre 1 milione di euro, diversi beni per un valore di 3.615.000 euro tra cui 13 immobili e sette distributori clandestini di carburante.
Le indagini sono partite da un primo controllo ad un autoarticolato, fermato a Gorizia, al cui interno è stato scoperto un prodotto petrolifero che, dichiarato come olio lubrificante, è risultato invece essere composto all'80% da gasolio per autotrazione e al 20% da olio vegetale, idoneo a garantire il funzionamento dei motori diesel. Una tattica che è poi stata reiterata in decine di altri viaggi, con 9 milioni di litri di carburante sottratti al pagamento dei corrispettivi 5 milioni di euro di accise.
Secondo quanto riferito dai finanzieri, i carichi venivano trasportati ricorrendo ad autoarticolati anonimi, scortati da staffette in grado di avvisare i conducenti della presenza di posti di controllo.
Complessivamente sono cinquecentomila i litri di carburante sequestrati e assegnati per finalità istituzionale a Vigili del Fuoco, Esercito e Croce Rossa.