Contributi alle famiglie indigenti
Buoni lavoro per il "Servizio civico comunale”.
lunedì 15 settembre 2014
9.11
Supporto alle famiglie indigenti.
Il contributo arriva da Palazzo di Città prevalentemente tramite dei buoni lavoro, erogati inseguito all'espletamento di attività socialmente utili. Il "Servizio civico comunale" prevede mansioni di vigilanza e manutenzione presso edifici e parchi pubblici, assistenza ai minori, diversamente abili e anziani. Per partecipare, sono richieste la composizione del nucleo famigliare, se ne fanno parte minori, anziani e diversamente abili; nuclei monogenitoriali con minori a carico e non ultima la consegna dell' ISEE.
Assistenza quindi prevista per nuclei famigliari con componenti in vigente stato di detenzione; ex detenuti, dimessi dagli istituti di pena da non più di 12 mesi e cittadini sottoposti a misure cautelari; famiglie vittime di un delitto e cittadini che versano in condizioni di indigenza economica per cause psico-sociali.
Molti sono gli "interventi di contrasto alla povertà", previsti dall'Amministrazione e demaniati all'assessore alle politiche sociali, Felice Lafabiana. Sostegni economici e programmi personalizzati a seconda delle esigenze di persone affette da malattie croniche e invalidanti o, terminali e non titolari di pensioni e indennità; attività volte all'integrazione di nuclei famigliari definiti multi problematici; previste forme di sostegno per la mensa dei poveri; per l'acquisto di farmaci non forniti dal Servizio sanitario nazionale; per la sepoltura di indigenti ed infine un aiuto per le famiglie con "minori riconosciuti solo dalla madre, audiolesi e videolesi" e per quelle affidatarie di minori.
Il contributo arriva da Palazzo di Città prevalentemente tramite dei buoni lavoro, erogati inseguito all'espletamento di attività socialmente utili. Il "Servizio civico comunale" prevede mansioni di vigilanza e manutenzione presso edifici e parchi pubblici, assistenza ai minori, diversamente abili e anziani. Per partecipare, sono richieste la composizione del nucleo famigliare, se ne fanno parte minori, anziani e diversamente abili; nuclei monogenitoriali con minori a carico e non ultima la consegna dell' ISEE.
Assistenza quindi prevista per nuclei famigliari con componenti in vigente stato di detenzione; ex detenuti, dimessi dagli istituti di pena da non più di 12 mesi e cittadini sottoposti a misure cautelari; famiglie vittime di un delitto e cittadini che versano in condizioni di indigenza economica per cause psico-sociali.
Molti sono gli "interventi di contrasto alla povertà", previsti dall'Amministrazione e demaniati all'assessore alle politiche sociali, Felice Lafabiana. Sostegni economici e programmi personalizzati a seconda delle esigenze di persone affette da malattie croniche e invalidanti o, terminali e non titolari di pensioni e indennità; attività volte all'integrazione di nuclei famigliari definiti multi problematici; previste forme di sostegno per la mensa dei poveri; per l'acquisto di farmaci non forniti dal Servizio sanitario nazionale; per la sepoltura di indigenti ed infine un aiuto per le famiglie con "minori riconosciuti solo dalla madre, audiolesi e videolesi" e per quelle affidatarie di minori.