Copertura tribuna, via libera del consiglio comunale
Chiesta la giusta attenzione anche per gli altri sport
martedì 30 novembre 2021
18.00
Un atto dovuto, che comunque ha sollevato un dibattito sulla situazione delle strutture sportive nella città di Gravina. Il consiglio comunale ha, infatti, avallato la variazione di bilancio proposta dalla giunta comunale per la realizzazione della copertura dello stadio Stefano Vicino.
Un'iniziativa portata avanti su impulso dell'assessore ai lavori pubblici Dibattista, che prevede il finanziamento dei lavori di realizzazione di una copertura del costo di circa 1 milione di euro, da pagare attraverso un indebitamento con la cassa Depositi e Prestiti. Un impegno preso dall'amministrazione comunale nei confronti della società sportiva Fbc e dei numerosi tifosi che si recano allo stadio, che il governo cittadino avrebbe voluto finanziare attraverso fondi provenienti da un bando ministeriale al quale era stato candidato il progetto, che però è stato bocciato. Adesso dunque il Comune ha deciso di mettersi in proprio, accendendo un mutuo presso la Cassa Depositi e Prestiti.
Un mutuo che i consiglieri comunali presenti in aula (la minoranza era assente nel momento della discussione e votazione del punto) hanno approvato, cogliendo l'occasione per fare il punto della situazione sull'attività dell'amministrazione comunale rispetto alle strutture sportive della città.
"Ben venga la copertura, ma bisognerebbe intervenire anche su altre problematiche che riguardano la struttura, come gli spogliatoi e le stesse tribune" -ha sottolineato il consigliere Angelo Lapolla, che però ha esortato la giunta a non lasciare indietro gli altri sport. Perché "non esiste solo il calcio, ci sono altri sport a cui dover prestare attenzioni" - ha detto Lapolla, dando ad intendere che sul tema la giunta municipale non è riuscita sempre ad essere sul pezzo.
Un pensiero condiviso dal Dem Cardascia il quale ha dato ad intendere che sulle strutture sportive, l'amministrazione ha viaggiato con il freno a mano tirato. "Gli interventi sullo sport non sono mai sufficienti, perché la città ha tanto bisogno di strutture" - ha detto l'esponente del Pd, ricordando soprattutto la necessità di garantire lo sport a tutte le componenti della società. "A Gravina non è ancora possibile fare baskin" - ha evidenziato Cardascia, riferito ad uno sport che mette insieme normodotati e persone con disabilità. Da qui l'invito all'amministrazione: "Noi dobbiamo porci con particolare sensibilità sul tema dello sport, soprattutto quando si parla di inclusione".
A correre in difesa della giunta, oltre alla consigliera Moramarco, gli stessi esponenti del governo cittadino con l'assessore Dibattista ed il sindaco Valente. Per Dibattista "l'attenzione verso le altre strutture è alta", tant'è che proprio in questi giorni si sta mettendo a punto la partecipazione ad un bando per la riqualificazione della palestra di via Dante. Valente, invece, ha voluto ricordare i progetti che interesseranno la riqualificazione del palazzetto di Grotta Solagne, il progetto per gli sport all'aperto dell'area del tirassegno, o l'iniziativa per realizzare il terzo campo da tennis.
"Non si può dire che questa amministrazione non ha avuto a cuore lo sport e che in questi anni abbiamo avuto limiti: infatti, i bandi europei non consentivano finanziamenti per le strutture sportive" - ha spiegato il primo cittadino, respingendo al mittente le accuse. Il sindaco ha voluto spendere due parole sulla copertura della tribuna allo stadio.
"Abbiamo privilegiato il calcio perché coinvolgeva gran parte della città: un fenomeno non solo sportivo ma anche sociale, per questo non potevamo spegnere le speranze dei tifosi" - ha evidenziato il primo cittadino, sottolineando come "la tribuna coperta non sia solo un'opera infrastrutturale, ma un messaggio a queste persone per dire che l'amministrazione sta facendo qualcosa per loro". Anche perché la Fbc Gravina è un volano per l'immagine della città. Sulle strutture per gli altri sport: "non abbiamo dimenticato gli altri sport. Tra qualche mese avremo una citta fruibile per tutti gli sport" – ha affermato Valente che poi ha concluso "Gravina dalla cenerentola dello sport alla principessa dello sport".
Un'iniziativa portata avanti su impulso dell'assessore ai lavori pubblici Dibattista, che prevede il finanziamento dei lavori di realizzazione di una copertura del costo di circa 1 milione di euro, da pagare attraverso un indebitamento con la cassa Depositi e Prestiti. Un impegno preso dall'amministrazione comunale nei confronti della società sportiva Fbc e dei numerosi tifosi che si recano allo stadio, che il governo cittadino avrebbe voluto finanziare attraverso fondi provenienti da un bando ministeriale al quale era stato candidato il progetto, che però è stato bocciato. Adesso dunque il Comune ha deciso di mettersi in proprio, accendendo un mutuo presso la Cassa Depositi e Prestiti.
Un mutuo che i consiglieri comunali presenti in aula (la minoranza era assente nel momento della discussione e votazione del punto) hanno approvato, cogliendo l'occasione per fare il punto della situazione sull'attività dell'amministrazione comunale rispetto alle strutture sportive della città.
"Ben venga la copertura, ma bisognerebbe intervenire anche su altre problematiche che riguardano la struttura, come gli spogliatoi e le stesse tribune" -ha sottolineato il consigliere Angelo Lapolla, che però ha esortato la giunta a non lasciare indietro gli altri sport. Perché "non esiste solo il calcio, ci sono altri sport a cui dover prestare attenzioni" - ha detto Lapolla, dando ad intendere che sul tema la giunta municipale non è riuscita sempre ad essere sul pezzo.
Un pensiero condiviso dal Dem Cardascia il quale ha dato ad intendere che sulle strutture sportive, l'amministrazione ha viaggiato con il freno a mano tirato. "Gli interventi sullo sport non sono mai sufficienti, perché la città ha tanto bisogno di strutture" - ha detto l'esponente del Pd, ricordando soprattutto la necessità di garantire lo sport a tutte le componenti della società. "A Gravina non è ancora possibile fare baskin" - ha evidenziato Cardascia, riferito ad uno sport che mette insieme normodotati e persone con disabilità. Da qui l'invito all'amministrazione: "Noi dobbiamo porci con particolare sensibilità sul tema dello sport, soprattutto quando si parla di inclusione".
A correre in difesa della giunta, oltre alla consigliera Moramarco, gli stessi esponenti del governo cittadino con l'assessore Dibattista ed il sindaco Valente. Per Dibattista "l'attenzione verso le altre strutture è alta", tant'è che proprio in questi giorni si sta mettendo a punto la partecipazione ad un bando per la riqualificazione della palestra di via Dante. Valente, invece, ha voluto ricordare i progetti che interesseranno la riqualificazione del palazzetto di Grotta Solagne, il progetto per gli sport all'aperto dell'area del tirassegno, o l'iniziativa per realizzare il terzo campo da tennis.
"Non si può dire che questa amministrazione non ha avuto a cuore lo sport e che in questi anni abbiamo avuto limiti: infatti, i bandi europei non consentivano finanziamenti per le strutture sportive" - ha spiegato il primo cittadino, respingendo al mittente le accuse. Il sindaco ha voluto spendere due parole sulla copertura della tribuna allo stadio.
"Abbiamo privilegiato il calcio perché coinvolgeva gran parte della città: un fenomeno non solo sportivo ma anche sociale, per questo non potevamo spegnere le speranze dei tifosi" - ha evidenziato il primo cittadino, sottolineando come "la tribuna coperta non sia solo un'opera infrastrutturale, ma un messaggio a queste persone per dire che l'amministrazione sta facendo qualcosa per loro". Anche perché la Fbc Gravina è un volano per l'immagine della città. Sulle strutture per gli altri sport: "non abbiamo dimenticato gli altri sport. Tra qualche mese avremo una citta fruibile per tutti gli sport" – ha affermato Valente che poi ha concluso "Gravina dalla cenerentola dello sport alla principessa dello sport".