Costi della politica: lo schiaffo dei giovani Udc
Plaudono alla GdF, chiedono trasparenza. Ai consiglieri: "Pubblicare rendiconto di quanto percepito in consiglio e commissioni".
venerdì 19 ottobre 2012
16.15
C'è un'inchiesta. La portano avanti le Fiamme Gialle. Riguarda i compensi percepiti dai consiglieri comunali gravinesi, a titolo di gettoni di presenza, tra il 2008 ed il 2011. Anni in cui il Municipio spendeva anche fino a 150.000 euro l'anno solo per i lavori del consiglio e, soprattutto, di commissioni consiliari che si riunivano a raffica, anche d'estate.
Delle indagini in corso, dei suoi risvolti politici, delle sue implicazioni istituzionali, nessuno ha fin qui parlato volentieri. E chi lo ha fatto non ha avanzato nessuna proposta. Adesso, la diga dell'indifferenza crolla. A buttarla giù, i giovani dell'Udc. Col suo portavoce cittadino, Ignazio Lovero, l'ala giovanile dello scudocrociato ricorda orgogliosamente d'essere "sempre stata legata agli ideali di legalità, senza paura di far sentire la nostra voce anche quando c'era da remare contro qualche idea sbagliata per lo sviluppo della città". Inevitabile, allora, almeno per loro, prendere posizione "sulle numerose vicende che stanno travolgendo l'intera classe politica nazionale e locale". Per dire cosa? Semplice: "Gridare con tutta la nostra forza il totale rifiuto ad ogni forma di appropriazione e sperpero di denaro pubblico da parte dei soliti mestieranti della politica. A maggior ragione, noi non vogliamo che fattispecie criminose di una tale gravità possano verificarsi nella nostra città, già in una situazione economica poco stabile. Pertanto confidiamo nell'operato della Guardia di Finanza affinché si possano appurare tutte le eventuali violazioni da parte dei responsabili delle amministrazioni indagate".
Ma è alla politica, indipendentemente da quel che accadrà sul piano giudiziario, che Lovero e i suoi chiedono di assumere una posizione netta e, soprattutto, in piena autonomia. "Sollecitiamo tutti i consiglieri, in primis quelli del nostro stesso partito, a dare l'esempio, pubblicando la rendicontazione di tutti i compensi da loro maturati durante le sedute consiliari e durante i lavori delle commissioni". Non manca, in nome della trasparenza, neppure l'invito al sindaco, alla giunta ed all'intero consiglio a voler "ripristinare le trasmissioni audio-video dei lavori del consiglio comunale: fate in modo che i cittadini possano guardarvi ed ascoltarvi direttamente, senza ostacoli, poiché oggi come non mai è necessario riavvicinarsi alla gente, vista la tanto grave quanto giustificabile reazione di sfiducia verso la politica in generale".
Cosa risponderanno gli adulti, da Palazzo di città? Al momento, in cronaca, resta spazio solo per il beau gest dell'assessore alle finanze Nicola Lagreca, che già da qualche giorno ha affacciato online la propria busta paga istituzionale. E tutti gli altri? Accetteranno di raccogliere l'appello dei giovani centristi e di avviare l'operazione trasparenza sul presente e sul passato (recente) della vita politica ed amministrativa gravinese?
Delle indagini in corso, dei suoi risvolti politici, delle sue implicazioni istituzionali, nessuno ha fin qui parlato volentieri. E chi lo ha fatto non ha avanzato nessuna proposta. Adesso, la diga dell'indifferenza crolla. A buttarla giù, i giovani dell'Udc. Col suo portavoce cittadino, Ignazio Lovero, l'ala giovanile dello scudocrociato ricorda orgogliosamente d'essere "sempre stata legata agli ideali di legalità, senza paura di far sentire la nostra voce anche quando c'era da remare contro qualche idea sbagliata per lo sviluppo della città". Inevitabile, allora, almeno per loro, prendere posizione "sulle numerose vicende che stanno travolgendo l'intera classe politica nazionale e locale". Per dire cosa? Semplice: "Gridare con tutta la nostra forza il totale rifiuto ad ogni forma di appropriazione e sperpero di denaro pubblico da parte dei soliti mestieranti della politica. A maggior ragione, noi non vogliamo che fattispecie criminose di una tale gravità possano verificarsi nella nostra città, già in una situazione economica poco stabile. Pertanto confidiamo nell'operato della Guardia di Finanza affinché si possano appurare tutte le eventuali violazioni da parte dei responsabili delle amministrazioni indagate".
Ma è alla politica, indipendentemente da quel che accadrà sul piano giudiziario, che Lovero e i suoi chiedono di assumere una posizione netta e, soprattutto, in piena autonomia. "Sollecitiamo tutti i consiglieri, in primis quelli del nostro stesso partito, a dare l'esempio, pubblicando la rendicontazione di tutti i compensi da loro maturati durante le sedute consiliari e durante i lavori delle commissioni". Non manca, in nome della trasparenza, neppure l'invito al sindaco, alla giunta ed all'intero consiglio a voler "ripristinare le trasmissioni audio-video dei lavori del consiglio comunale: fate in modo che i cittadini possano guardarvi ed ascoltarvi direttamente, senza ostacoli, poiché oggi come non mai è necessario riavvicinarsi alla gente, vista la tanto grave quanto giustificabile reazione di sfiducia verso la politica in generale".
Cosa risponderanno gli adulti, da Palazzo di città? Al momento, in cronaca, resta spazio solo per il beau gest dell'assessore alle finanze Nicola Lagreca, che già da qualche giorno ha affacciato online la propria busta paga istituzionale. E tutti gli altri? Accetteranno di raccogliere l'appello dei giovani centristi e di avviare l'operazione trasparenza sul presente e sul passato (recente) della vita politica ed amministrativa gravinese?