Crisi politica: salta l'accordo tra maggioranza e opposizione

Derobertis: "Non sarà il Pd a decidere chi deve stare in maggioranza".

venerdì 14 novembre 2014 10.33
A cura di Antonella Testini
L'accordo tra maggioranza e opposizione c'è. Anzi no. O meglio l'opposizione perde pezzi. No perde Sel.

Tra accordi segreti e smentite ufficiali ciò che resta sono solo le dichiarazioni pubbliche rese dai protagonisti di questa crisi interminabile.
Da una parte il Partito democratico che si è fatto carico di questa difficile fase politica e sta conducendo le trattative con i cugini dell'opposizione. Il segretario Vito Derobertis, che sui social network scrive di "aver visto e sentito cose che voi umani non potete immaginare" è ancora restio a tracciare un quadro della situazione perché " il percorso non è ancora concluso e non vogliamo anticipare nulla".
Le idee però in casa Pd sembrano chiare: "La nostra linea non è cambiata, stiamo seguendo il percorso tracciato dal primo cittadino che aveva parlato già un mese fa di un allargamento della coalizione. Noi, come partito, non possiamo imporre agli altri partiti di stare o non stare in maggioranza, in primo luogo perché non è eticamente corretto e poi è bene precisare che il sindaco Valente è stato eletto anche con i voti di Fli, Api e degli altri partiti. Dunque non sarà il Pd a stabilire chi e come farà parte di questa maggioranza".
Parole che lasciano facilmente presagire che l'accordo con i gruppi di opposizione sia definitivamente tramontato. E infatti dopo poche ore arriva Vincenzo Varrese, capogruppo di Sel, a darne conferma: "Siamo su posizioni troppo distanti".

Negli incontri delle ultime ore, infatti, durante i quali la segreteria del Pd ha incontrato prima i rappresentanti di Sel e poi gli otto consiglieri d'opposizione, sono stati ribaditi i rispettivi punti di vista e confermate le rispettive intenzioni.
"Il problema è più semplice di quanto si racconti in giro – spiega Varrese che aggiunge - Da una parte ci sono 8 consiglieri di minoranza che sono disposti ad aiutare questa amministrazione a patto che si faccia una maggioranza completamente nuova con una giunta nuova che sia di chiara ispirazione di centro sinistra. Dall'altra un Pd che non vuole e non può cambiare e che continua a proporre un allargamento della coalizione. Dunque non se ne fa nulla".
Chiuse le porte dell'opposizione, ai democratici e soprattutto al primo cittadino, non resta che raccogliere i cocci della sua vecchia coalizione per tentare di ricomporre un governo. Non prima di aver spiegato dinanzi alla cittadinanza a cosa sia servito un mese di discussione se poi, nei fatti nulla è cambiato.
Valente dal canto suo si dice "determinato ad andare avanti. Sento e leggo che i partiti stanno chiacchierando molto ma stanno concludendo poco. Per quel che mi riguarda se il consiglio comunale è disposto ad andare avanti con serietà e nel solo interesse della collettività gravinese allora io sono pronto a tornare in campo. Diversamente non sono disponibile".

Intanto, anche ora, a Palazzo di città sono in corso riunioni e discussioni. E chissà che in serata non ci siano colpi di scena...