Critiche al vescovo: l'Udc a sostegno del Presule

La polemica diventa caso politico. I centristi: "Accuse lanciate da chi non comprende il messaggio cristiano".

mercoledì 3 ottobre 2012 08.25
A cura di Gianpaolo Iacobini
L'Udc sta dalla parte del vescovo. E contesta duramente quanti, anche tra le fila della maggioranza, avevano mosso severe critiche al Presule in ordine all'omelia da questi tenuta nel corso dei festeggiamenti patronali di san Michele, quando dal pulpito aveva indirettamente fatto riferimento alle vicende legate alla rampa per diersabili. Ne era seguita una veemente reazione da parte di molti dei firmatari della petizione che aveva aperto il caso che avrebbe poi condotto alla demolizione (decisa dalla Chiesa locale) del manufatto. Tra questi, il consigliere comunale Mimmo Cardascia, il vicesegretario dei giovani Pd Nico Angelastro, il dirigente regionale dei giovani Udc Francesco Dimaggio. E poi, ancora, il consigliere comunale d'opposizione Angelo Petrara e l'assessore alle finanze Nicola Lagreca. Entrambi non firmatari della petizione, eppure ambedue in campo: il primo per solidarizzare col collega Cardascia, il secondo per offrire invece sostegno al Pastore della Chiesa gravinese. Nel mezzo il sindaco Alesio Valente, che provando a spegnere il fuoco della polemica aveva auspicato il ritorno "all'armonia ed al lavoro per l'affermazione del bene comune".

E invece lo scontro prosegue. E diventa adesso apertamente anche faccenda politica, non priva di riflessi sulla stessa maggioranza che sostiene il primo cittadino. Alla presa di posizione fin qui isolata dell'assessore Lagreca s'assomma infatti adesso quella dei consiglieri comunali dell'Udc, Giovanni Carbone e Stefano Valente, e del responsabile del movimento giovanile dello scudocrociato, Ignazio Lovero. "In merito alle ultime vicende riguardanti la realizzazione della rampa di accesso per i diversabili alla Cattedrale e alla festa di san Michele - affermano i tre - pur non entrando nel merito delle questioni l'Udc esprime piena solidarietà a monsignor Mario Paciello". Da sostenere ed affiancare incondizionatamente, aggiungono gli esponenti centristi con parole di fuoco, perchè "offeso da giudizi gratuiti provenienti da alcune persone che del messaggio cristiano non comprendono pienamente il significato, ovvero la promozione dell'uomo e del rispetto". Quindi, in chiusura, l'invito "a tutti ad abbassare i toni ed a lavorare, nel rispetto delle idee altrui, per una città a misura d'uomo".

Facile a dirsi, forse un pò difficile a farsi: in genere, dopo le scomuniche, le guerre di religione s'infiammano...