Da due a quattro. Il Comune raddoppia le querce piantate al bosco
I resti degli alberi divelti da ignoti, ritrovati nello stesso luogo
lunedì 17 dicembre 2018
16.30
Ieri erano in tanti al bosco a voler dare la propria testimonianza, a voler far sentire che c'è una parte della città che ci tiene affinché il bosco Comunale Difesa Grande torni a risplendere come un tempo e che atti criminali come quello commesso all'indomani della manifestazione "Abbracciamo il bosco" e come quella che si è registrato presso la pineta comunale, con l'estirpazione degli alberi da poco piantati, non intimoriscono chi ha a cuore il bene del verde pubblico cittadino.
"Abbiamo voluto lanciare un segnale, Un segnale chiaro ed inequivocabile: il bosco deve tornare a vivere e noi lo aiuteremo e difenderemo" -dice Giovanni Silvestri, tra i promotori dell'iniziativa che ha coinvolto anche gli esponenti dell'amministrazione comunale, presente con il sindaco Valente e gli assessori Felice Lafabiana e Giovanni Cavallera.
Così al posto dei due alberi estirpati, ne sono stati piantati quattro, presi dal vivaio comunale e messi a dimora nello stesso luogo dove le due querce sono state sradicate.
E proprio mentre si scavava per innestare le nuove piante, l'amara scoperta dei presenti, che hanno rinvenuto il moncone della quercia reciso di netto, seppellito nello stesso punto dove era stato piantato.
Un episodio che ha reso ancor più coesi comitato e amministratori municipali, che hanno ascoltato le proposte dei presenti, dichiarandosi aperti al dialogo.
"A tal proposito abbiamo nuovamente sollecitato l'amministrazione comunale affinché collochi tre torrette di avvistamento antincendio, da sistemare nel bosco, incassando l'impegno da parte del primo cittadino ad intervenire immediatamente e così forse, già dalla prossima estate, le torrette potrebbero essere attive"- conclude Silvestri.
"Abbiamo voluto lanciare un segnale, Un segnale chiaro ed inequivocabile: il bosco deve tornare a vivere e noi lo aiuteremo e difenderemo" -dice Giovanni Silvestri, tra i promotori dell'iniziativa che ha coinvolto anche gli esponenti dell'amministrazione comunale, presente con il sindaco Valente e gli assessori Felice Lafabiana e Giovanni Cavallera.
Così al posto dei due alberi estirpati, ne sono stati piantati quattro, presi dal vivaio comunale e messi a dimora nello stesso luogo dove le due querce sono state sradicate.
E proprio mentre si scavava per innestare le nuove piante, l'amara scoperta dei presenti, che hanno rinvenuto il moncone della quercia reciso di netto, seppellito nello stesso punto dove era stato piantato.
Un episodio che ha reso ancor più coesi comitato e amministratori municipali, che hanno ascoltato le proposte dei presenti, dichiarandosi aperti al dialogo.
"A tal proposito abbiamo nuovamente sollecitato l'amministrazione comunale affinché collochi tre torrette di avvistamento antincendio, da sistemare nel bosco, incassando l'impegno da parte del primo cittadino ad intervenire immediatamente e così forse, già dalla prossima estate, le torrette potrebbero essere attive"- conclude Silvestri.