Da oggi nuove esercitazioni militari nel Parco

Sconfessato Veronico, che ora chiede un incontro al ministro Mauro.

mercoledì 18 settembre 2013 11.00
A cura di Ilaria Logruosso
Sbagliava, e di grosso, Cesare Veronico, quando sotto il solleone agostano assicurava che le esercitazioni militari sarebbero state sospese almeno per il mese di settembre. Il presidente del parco dell'alta Murgia, che per vincere la sua battaglia era arrivato a minacciare le dimissioni, ha forse cantato vittoria troppo presto. Già oggi, dalle 9 alle 16, e per il prossimo 23 settembre, dalle 16 alle 23, vige l'obbligo di tenersi alla larga dalla zona Murgia Parisi vecchio. Identica disposizione, dalle 16 alle 23, per il 16 ottobre. Motivo? Esercitazioni militari in corso.

Contro carri, divise e granate nel cuore della Murgia torna a schierarsi Legambiente Puglia, che chiede ai ministeri della difesa e dell'ambiente di istituire un tavolo di concertazione. A mobilitarsi, nei mesi scorsi, anche alcuni deputati della Regione Puglia, che aveva presentato un' interrogazione ad entrambi i ministeri sottolineando la pericolosità delle esplosioni delle munizioni per l'ecosistema del Parco, stessa posizione adottata da alcuni consiglieri regionali componenti del Comipa (Comitato misto paritetico Stato-Regione). Ovviamente anche le associazioni ambientaliste, quali Wwf , Movimento non Violento e Legambiente, hanno ribadito la necessità di trovare soluzioni adeguate. Dello stesso avviso Veronico. Il quale, dopo avere interpellato nel luglio scorso, Vitantonio Cormio, presidente del Comitato Misto Paritetico Regione Puglia-Forze Militari, tenta adesso la strada del dialogo diretto con il ministro della difesa, Mario Mauro. In una lettera ha suffragato l'importanza di un incontro: "Non è stata mai richiesta una sospensione delle esercitazioni" precisa Veronico, "ma esclusivamente nelle zone naturali protette e tantomeno è stato ipotizzato di trasferire i 34.000 militari" nelle stesse impegnati. Il succo della missiva sta nella volontà di tutelare, come "per legge", la biodiversità, il paesaggio e le oltre trecentosettanta aziende agricole facenti parte dell' Ente.

Ma l'ennesimo appello è caduto per il momento nel vuoto: le esercitazioni continuano.