Dedicazione della nuova chiesa Spirito Santo
Don Vito: " richiamo alla responsabilità". La cittadinanza invitata a partecipare alla consacrazione dell'altare
mercoledì 16 febbraio 2011
10.41
Era il 20 giugno dell'anno 2008 quando si poneva la prima pietra al progetto del complesso parrocchiale dello Spirito Santo. Sarà il 19 febbraio 2011 il giorno della dedicazione del nuovo tempio.
Non soddisfazione quella di don Vito Cassese, ma "un richiamo ad una responsabilità a cui si è obbedito, di rendere visibile e fruibile un luogo in cui un popolo possa trovare la sua dimora". Inevitabile, continua don Vito, ricordare il monito del poeta Eliot "Là dove non c'è tempio non vi saranno dimore…". "In ogni caso se soddisfazione c'è, è rivolta ad un popolo, quello del quartiere in questione, un popolo ricco di iniziative e coinvolto numeroso nella preparazione della dedicazione del tempio. Ma la nuova Chiesa dello Spirito Santo non è che l'inizio di una avventura...segno evidente del fatto che la Chiesa non ha abbandonato l'umanità" ha concluso don Vito.
Ma chi è lo Spirito Santo? Come si può esprimere e rappresentare la sua Persona, il suo essere proprio? Non è facile dare una definizione precisa e umanamente accessibile dello Spirito Santo. Infatti delle tre divine Persone egli è il più misterioso e nascosto…e la "colomba" è il simbolo più usuale per indicare lo Spirito santo, in riferimento al battesimo di Gesù al Giordano. "La Chiesa nasce dalla terra e si eleva al cielo costruita dagli uomini devoti, a guisa del volo di una colomba che, librandosi nell' aria, descrive, col battere delle ali, la circonferenza del suo movimento". Ecco l'idea che ha ispirato il percorso progettuale della nuova Chiesa, il cui "profilo" riprende proprio quello della colomba.
Per averne conferma, la cittadinanza tutta è invitata alla solenne celebrazione presieduta da Sua Ecc.za Mons. Mario Paciello il a 19 febbraio 2011, ore 19.00 presso la parrocchia Spirito Santo
Non soddisfazione quella di don Vito Cassese, ma "un richiamo ad una responsabilità a cui si è obbedito, di rendere visibile e fruibile un luogo in cui un popolo possa trovare la sua dimora". Inevitabile, continua don Vito, ricordare il monito del poeta Eliot "Là dove non c'è tempio non vi saranno dimore…". "In ogni caso se soddisfazione c'è, è rivolta ad un popolo, quello del quartiere in questione, un popolo ricco di iniziative e coinvolto numeroso nella preparazione della dedicazione del tempio. Ma la nuova Chiesa dello Spirito Santo non è che l'inizio di una avventura...segno evidente del fatto che la Chiesa non ha abbandonato l'umanità" ha concluso don Vito.
Ma chi è lo Spirito Santo? Come si può esprimere e rappresentare la sua Persona, il suo essere proprio? Non è facile dare una definizione precisa e umanamente accessibile dello Spirito Santo. Infatti delle tre divine Persone egli è il più misterioso e nascosto…e la "colomba" è il simbolo più usuale per indicare lo Spirito santo, in riferimento al battesimo di Gesù al Giordano. "La Chiesa nasce dalla terra e si eleva al cielo costruita dagli uomini devoti, a guisa del volo di una colomba che, librandosi nell' aria, descrive, col battere delle ali, la circonferenza del suo movimento". Ecco l'idea che ha ispirato il percorso progettuale della nuova Chiesa, il cui "profilo" riprende proprio quello della colomba.
Per averne conferma, la cittadinanza tutta è invitata alla solenne celebrazione presieduta da Sua Ecc.za Mons. Mario Paciello il a 19 febbraio 2011, ore 19.00 presso la parrocchia Spirito Santo