Definito il programma “Per non dimenticare”
Gravina pronta per la Giornata della Memoria
martedì 22 gennaio 2019
10.55
Per non dimenticare. Per evitare che episodi razziali come quelli accaduti in passato, durante i regimi nazisti e fascisti, non si ripetano più. Per tenere vivo il ricordo ed omaggiare tutti coloro che, oggetto di discriminazione, sono stati deportati nei campi di concentramento, per perpetrare l'orrore dello sterminio di massa.
Per questo il 26 il 27 ed il 28 gennaio l'amministrazione comunale, in collaborazione con il teatro Vida, ha organizzato una serie di iniziative.
L'appuntamento nel piccolo teatro gravinese è con "Il tatuatore di Auschwitz", portato sul palco dalla compagnia "Colpi di Scena".
Tratto dall'omonimo libro di Heather Morris, con l'adattamento teatrale di Annamaria Pappalardi, "Il tatuatore di Auschwitz" racconta la storia vera di Ludwing Eisemberg, detto Lale.
La regia di Michele Mindicini, supportata dalle coreografie di Marisa Baldassarra e dalla direzione di scena di Debora Schinco, grazie alla funzione narratrice delle luci, delle coreografie e delle musiche, rende il testo fortemente comunicativo, delicato e fruibile anche ai giovanissimi.
Per questo "Il tatuatore di Auschwitz" sarà rappresentato in mattinata per le scuole, mentre nella serata di Domenica 27, farà da corollario al dibattito che si terrà sempre nel teatro, a partire dalle ore 18,30.
All'incontro sulla Shoah e sulle sue implicazioni storiche, moderato dal giornalista Gianpaolo Iacobini, interverranno, oltre al sindaco Valente, i due studiosi gravinesi Renzo Paternoster e Giacomo Massimiliano Desiante.
Il primo, ricercatore scientifico ed autore del saggio "Campi. Deportare e concentrare. La dimensione politica dell'esclusione", approfondirà il tema dei campi di concentramento quali simbolo "dell'eccedenza e dell'esclusione politica, non equivoco irrazionale ma risultato di attività consapevoli e di utilità programmata".
Mentre il secondo, docente scolastico e ricercatore dell'istituto Pugliese per la Storia dell'Antifascismo e dell'Italia, traccerà un quadro sulla figura dell'antifascista gravinese Filippo D'Agostino, insignito dell'onorificenza della medaglia d'argento al valor militare, sul quale ha scritto un saggio intitolato "Filippo D'Agostino: un eroe d'altri tempi".
Desiante ripercorrerà la storia di Filippo D'Agostino, oppositore del regime fascista, per questo deportato a Mauthausen, dove venne ucciso nelle camere a gas e incenerito nei forni crematori.
Due testimonianze che si spera possano scuotere le coscienze di tutti e contribuire a far si che "ciò che è stato, più non possa essere".
"Ecco perché la Giornata della Memoria può essere preziosa: ricordare fa bene a tutti, ancor più a chi l'inferno della Shoah non l'ha vissuto, né direttamente né attraverso persone care"- ha sottolineato il sindaco Alesio Valente.
Per questo il 26 il 27 ed il 28 gennaio l'amministrazione comunale, in collaborazione con il teatro Vida, ha organizzato una serie di iniziative.
L'appuntamento nel piccolo teatro gravinese è con "Il tatuatore di Auschwitz", portato sul palco dalla compagnia "Colpi di Scena".
Tratto dall'omonimo libro di Heather Morris, con l'adattamento teatrale di Annamaria Pappalardi, "Il tatuatore di Auschwitz" racconta la storia vera di Ludwing Eisemberg, detto Lale.
La regia di Michele Mindicini, supportata dalle coreografie di Marisa Baldassarra e dalla direzione di scena di Debora Schinco, grazie alla funzione narratrice delle luci, delle coreografie e delle musiche, rende il testo fortemente comunicativo, delicato e fruibile anche ai giovanissimi.
Per questo "Il tatuatore di Auschwitz" sarà rappresentato in mattinata per le scuole, mentre nella serata di Domenica 27, farà da corollario al dibattito che si terrà sempre nel teatro, a partire dalle ore 18,30.
All'incontro sulla Shoah e sulle sue implicazioni storiche, moderato dal giornalista Gianpaolo Iacobini, interverranno, oltre al sindaco Valente, i due studiosi gravinesi Renzo Paternoster e Giacomo Massimiliano Desiante.
Il primo, ricercatore scientifico ed autore del saggio "Campi. Deportare e concentrare. La dimensione politica dell'esclusione", approfondirà il tema dei campi di concentramento quali simbolo "dell'eccedenza e dell'esclusione politica, non equivoco irrazionale ma risultato di attività consapevoli e di utilità programmata".
Mentre il secondo, docente scolastico e ricercatore dell'istituto Pugliese per la Storia dell'Antifascismo e dell'Italia, traccerà un quadro sulla figura dell'antifascista gravinese Filippo D'Agostino, insignito dell'onorificenza della medaglia d'argento al valor militare, sul quale ha scritto un saggio intitolato "Filippo D'Agostino: un eroe d'altri tempi".
Desiante ripercorrerà la storia di Filippo D'Agostino, oppositore del regime fascista, per questo deportato a Mauthausen, dove venne ucciso nelle camere a gas e incenerito nei forni crematori.
Due testimonianze che si spera possano scuotere le coscienze di tutti e contribuire a far si che "ciò che è stato, più non possa essere".
"Ecco perché la Giornata della Memoria può essere preziosa: ricordare fa bene a tutti, ancor più a chi l'inferno della Shoah non l'ha vissuto, né direttamente né attraverso persone care"- ha sottolineato il sindaco Alesio Valente.