Deposito nucleare, cresce la schiera dei contrari

I commenti di Gioventù Nazionale Puglia e Basilicata e di Sasso (Lega)

sabato 9 gennaio 2021 21.12
Continuano le polemiche attorno alla pubblicazione della mappe dei siti potenzialmente adatti ad ospitare il deposito nazionale di scorie radioattive, nel territorio murgiano, a cavallo tra Puglia e Basilicata. A prendere la parola questa volta sono stati i rappresentanti delle due regioni del movimento giovanile di Fratelli D'Italia, Gioventù Nazionale, il pugliese Andrea Piepoli ed il lucano Michele Giordano.

"Tutte le promesse che da anni ruotano attorno alla svolta green vanno oggi in frantumi difronte la proposta della Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee (Cnapi) di accogliere 17 depositi di rifiuti radioattivi tra Puglia e Basilicata"- commentano gli esponenti di GN, sottolineano come nella mappa sono compresi "diversi siti che fanno parte del patrimonio artistico e paesaggistico delle nostre regioni, come il Parco Nazionale dell'Alta Murgia e le meraviglie della già capitale della cultura, Matera, e il Parco dei Calanchi di Montalbano Jonico". Piepoli e Giordano respingono senza riserve l'eventualità di collocare il deposito in uno dei siti individuati in Puglia o in Basilicata.

"Non siamo disposti a osservare ulteriori azioni che danneggiano i nostri territori"- dicono i giovani di FdI, che poi concludono "le nostre sono terre dedite all'ospitalità per via della loro bellezza. Su questo si deve indirizzare il nostro futuro. Non permetteremo allo Stato di intossicare noi e le nostre regioni con i veleni del resto d'Italia. Vogliamo, piuttosto, infrastrutture e opportunità di sviluppo. Puglia e Basilicata non sono la discarica d'Italia".

Dello stesso tono l'intervento del parlamentare pugliese della Lega Rossano Sasso, che, sulla vicenda, preannuncia una interrogazione parlamentare rivolta al Ministro dell'Ambiente Sergio Costa che -evidenzia Sasso- nonostante le forti proteste dei territori e dei cittadini di Gravina, ha replicato con un irrispettoso "noi andiamo avanti e non accettiamo polemiche" . Una risposta irricevibile, che ha convinto il deputato leghista (sollecitato anche dal responsabile gravinese dei salviniani Lorenzo Carbone), a formalizzare una richiesta di risposta ufficiale del titolare del dicastero dell'Ambiente, così da riferire al Parlamento sulla base di quali considerazioni sia stato individuato il territorio di Gravina, come idoneo ad ospitare un deposito di rifiuti nucleari.

"Gravina vuole crescere attraverso migliori infrastrutture, attraverso l'agricoltura, il turismo, non certo con i rifiuti nucleari"- sottolinea in conclusione Sasso, pronto a perorare la causa della città del grano e del vino nell'aula di Montecitorio. "Ribadirò al Ministro Costa che a Gravina nessuno vuole i rifiuti nucleari, e siamo pronti ad erigere le barricate per farglielo capire meglio"- conclude l'On. Sasso.