Deroga Pac proposta dall’UE: Critica Confagricoltura Bari-Bat
Il presidente Massimiliano Del Core: “Limitata l’efficacia della misura”
venerdì 2 febbraio 2024
Nuova deroga sulla Pac da parte della Commissione Europea che ha comunicato come, per accedere agli aiuti dell'Europa, gli agricoltori dovranno lasciare delle quote di terreni a riposo. Una decisione che non ha convinto il mondo agricolo. Affermazioni censurabili, secondo il presidente di Confagricoltura Bari-Bat, Massimiliano Del Core. Il rappresentante dell'associazione degli agricoltori contesta la Pac che -a suo dire - necessità di modifiche. Per Del Core "questa è una proposta debole e insufficiente".
Infatti, se la Pac stabilisce che, per accedere agli aiuti comunitari, occorre lasciare delle quote di terreni a riposo, Bruxelles propone delle deroghe a questo obbligo per il 2024.
"Secondo la proposta la deroga è concessa a condizione che l'agricoltore destini il 7% dei seminativi a elementi caratteristici del paesaggio, inclusa la messa a riposo, o a colture azotofissatrici e intercalari senza però ricorrere all'uso di fitofarmaci" -sottolinea Del Core. Tant'è che -spiegano da Confagricoltura - per ricevere il sostegno della Pac gli agricoltori devono rispettare una serie rafforzata di nove standard benefici per l'ambiente e il clima.
"Con queste condizioni, la deroga risulta poco attuabile e, quindi, poco utile. Ritengo che presenta troppe condizioni da limitare in modo significativo l'efficacia della stessa" - sono le considerazioni di Del Core.
Insomma, un provvedimento che non va bene e che andrebbe rivisto. Per questo l'organizzazione che tutela gli agricoltori è già a lavoro per intavolare discussioni e trattative, dialogando con le associazioni agricole anche di altri stati della Comunità Europea, per ottenere delle modifiche indispensabili.
Infatti, se la Pac stabilisce che, per accedere agli aiuti comunitari, occorre lasciare delle quote di terreni a riposo, Bruxelles propone delle deroghe a questo obbligo per il 2024.
"Secondo la proposta la deroga è concessa a condizione che l'agricoltore destini il 7% dei seminativi a elementi caratteristici del paesaggio, inclusa la messa a riposo, o a colture azotofissatrici e intercalari senza però ricorrere all'uso di fitofarmaci" -sottolinea Del Core. Tant'è che -spiegano da Confagricoltura - per ricevere il sostegno della Pac gli agricoltori devono rispettare una serie rafforzata di nove standard benefici per l'ambiente e il clima.
"Con queste condizioni, la deroga risulta poco attuabile e, quindi, poco utile. Ritengo che presenta troppe condizioni da limitare in modo significativo l'efficacia della stessa" - sono le considerazioni di Del Core.
Insomma, un provvedimento che non va bene e che andrebbe rivisto. Per questo l'organizzazione che tutela gli agricoltori è già a lavoro per intavolare discussioni e trattative, dialogando con le associazioni agricole anche di altri stati della Comunità Europea, per ottenere delle modifiche indispensabili.