“Di Rupe in Rupe. Porte Aperte alle grotte e chiese” riscuote successo

Presenti alla manifestazione il sindaco Divella, assessori e consiglieri. "Straordinario il lavoro fatto nella giornata del 30 aprile da Orgoglio Gravinese"

martedì 3 maggio 2011 12.06
A cura di Marina Dimattia
"Conoscenza del Territorio" è stata la parola d'ordine della festa dei lavoratori tutta gravinese.
Da quel 1 Maggio 1867 in cui entrò in vigore la legge che introduceva la giornata lavorativa di otto ore, sicchè a partire da quel momento gli operai (americani) si sarebbero rifiutati di lavorare più di otto ore al giorno, ne è passata di acqua sotto i ponti...e finalmente, in questa occasione di difesa del lavoro, la città di Gravina ha sentito la necessità di "difendere" anche il proprio territorio. Di qui la curiosità di conoscerlo: in uno dei tanti solchi vallivi delle Alte Murge, si sviluppava infatti un'antica ed interessante civilta' rupestre, quella di Gravina di Puglia.
Testimonianza di questa civiltà rupestre le chiese San Michele, San Basilio, Ciclo pittorico di San Vito Vecchio (presso Fondazione E. Pomarici Santomasi), Sant'Andrea, Santa Maria degli Angeli, Madonna della Stella, strutture forse sconosciute ai più.
Proprio per ovviare a questo "digiuno" e inconsapevolezza del patrimonio culturale gravinese (talvolta vera e propria ignoranza), la nostra città ha vissuto una giornata, quella dello scorso 1 maggio ricca di eventi e di importanti manifestazioni che hanno riportato sulla comunità murgiana la giusta attenzione ed attrattiva.

Nonostante il tempo minaccioso, numerosissima è stata la presenza di turisti e di visitatori che hanno partecipato con grandissimo riscontro in termini di entusiasmo e feedback positivo alla manifestazione indetta in occasione dell'istituzione della 1° Giornata Europea del Patrimonio Rupestre del Mediterraneo, "di Rupe in Rupe. Porte Aperte alle grotte e chiese", è questo il resoconto che fa della giornata il Palazzo di Città.
"Per la prima volta le chiese rupestri più importanti della città erano in rete, a dimostrazione della volontà condivisa di implementare e potenziare le sinergie e le progettualità in termini turistici tra gli operatori del settore; ogni chiesa tra quelle su elencate e aperte per l'occasione, ospitava guide turistiche specializzate assicurate dall'Ass.ne Culturale Benedetto XIII, l'Ass.ne Culturale Amici della Fondazione "Ettore Pomarici Santomasi" e dall'Archeoclub Italia – sede di Gravina in P. Associazioni che hanno non solo offerto supporto tecnico ma assicurato la pulizia dei siti.
La manifestazione realizzata grazie alla preziosa collaborazione della Fondazione E. Pomarici Santomasi, che ha aderito e sostenuto l'iniziativa e dell' Ufficio IAT di Gravina, ha coinvolto numerose realtà associative, tra le quali il Gruppo Comunale di Protezione Civile di Gravina in Puglia, sempre attento e sensibile alle tutela e salvaguardia del territorio."

Il Sindaco Giovanni Divella ha partecipato personalmente alla manifestazione assieme agli Assessori Lamuraglia, Tremamunno, Serangelo, Artal, e numerosi Consiglieri Comunali.
Un messaggio forte  quello lanciato dal Sindaco Divella che ha voluto vivere una giornata da turista nella città di Gravina. La presenza degli Assessori e dei Consiglieri è servita per una presa d'atto della situazione attuale, degli interventi da effettuare e finalmente, la prova, che con una progettualità seria e condivisa, la città di Gravina è in grado di presentare una seria attrattiva turistica capace di captare visitatori e turisti.
Durante la visita tra le chiese rupestri si è anche potuto osservare lo straordinario lavoro fatto nella giornata di sabato 30 aprile dai volontari dell'Ass.ne "Orgoglio Gravinese", che, sotto una pioggia incessante, hanno ripulito, pittato e risistemate le inferiate mancanti nell'intera zona di San Michele delle Grotte. Una pulizia a cui ha partecipato come volontario l'Ass.re all'Ambiente Michele Lamuraglia, convinto che solo dando l'esempio in prima persona si possono smuovere le coscienze e stimolare un senso civico diffuso che possa rappresentare una seria barriera contro l'inciviltà ed il degrado.
Di rupe in rupe
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