Dieci anni dalla manifestazione “Cosa ci lega”
Cosa è cambiato per il ponte acquedotto e via Montea? Riflessione di Amendolara
lunedì 15 marzo 2021
9.49
Una riflessione di Pietro Amendolara a dieci anni dalla manifestazione "Cosa ci lega" (marzo 2011), per fare il punto a distanza di tanto tempo sullo stato del patrimonio di Gravina.
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A causa di una forte pioggia avvenuta a febbraio 2011 qualcuno aveva sollevato timori che il pilastro portante del ponte acquedotto fosse in pericolo e che una già nota lesione sullo stesso avesse compromesso seriamente la stabilità del ponte.
Chiesi dunque a Francesco Dipalo di accompagnarmi per documentare la situazione lungo il ciglio del Torrente. Quando siamo scesi ai "Piedi" del ponte con nostra somma sorpresa e meraviglia al tempo stesso ai nostri occhi, la situazione era davvero grave.
Con l'allora Associazione Benedetto XIII di cui ero Presidente ci siamo fatti carico di organizzare una riunione con associazioni e esponenti della società civile partiti politici , insomma una sorta di "chiamata alle armi" perché il ponte acquedotto, simbolo della città era instabile e rischiava seriamente di scomparire. Fondamentale fu la collaborazione di Gravinalife.
Parteciparono in tanti e fu presa la decisione di organizzare una manifestazione dal nome "Cosa ci Lega", per affermare l'appartenenza alla nostra città nella quale non si poteva più restare inermi difronte alla constatazione che il monumento più importante di Gravina potesse crollare da un momento all'altro.
Organizzammo dunque, per il giorno 21.03.2011 una manifestazione che raccolse molte adesioni (le foto ne sono la testimonianza) della società civile fortemente rappresentata e anche dai partiti politici di governo e opposizione. Prima della manifestazione furono raccolte firme corredate dalla documentazione fotografica da consegnare al Sindaco per sollecitare un Immediato intervento.
La manifestazione che partiva da p.zza Notardomenico prevedeva anche un racconto sulla storia della città lungo le strade da percorrere. Tra queste anche via Giudice MONTEA sulla quale ci soffermammo per far notare a tutti le crepe pericolose. Ancora oggi si parla tanto di questa strada panoramica, tra le più belle di Gravina perché il giorno dopo la manifestazione la casa con la lesione crollò lungo la sponda del torrente gravina (oggi ancora chiusa ai pedoni).
Son tornato sotto il ponte nel 2012 quando iniziarono i lavori di consolidamento del pilastro. Ci sono tornato poi altre volte sino al 2016 quando con la chiusura della Associazione BENEDETTO XIII accompagnai un gruppo di Amici a far visita al torrente. Da allora nulla è cambiato e i gravinesi sono ancora in attesa che i soldi stanziati dalla regione Puglia, più volte annunciati, finalmente possano dare inizio ai lavori del Ponte e di tutta l'area dell'Habitat Rupestre della nostra città.
Il restauro del ponte e l'apertura di via giudice MONTEA si rendono improcrastinabili vista l'attenzione che Gravina sta ricevendo dalle troupe cinematografiche di tutto il mondo. Tutta la cittadinanza chiede di conoscere tempi e aree di Interesse dei Lavori, per dare seguito alla manifestazione di 10 anni fa: "COSA CI LEGA… a questa terra?" affinchè si possa conservare la memoria e le radici della nostra storia, per tramandarla alle future generazioni.
Piero Amendolara
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Dal nostro archivio: com'era Gravina 10 anni fa (foto e video)
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A causa di una forte pioggia avvenuta a febbraio 2011 qualcuno aveva sollevato timori che il pilastro portante del ponte acquedotto fosse in pericolo e che una già nota lesione sullo stesso avesse compromesso seriamente la stabilità del ponte.
Chiesi dunque a Francesco Dipalo di accompagnarmi per documentare la situazione lungo il ciglio del Torrente. Quando siamo scesi ai "Piedi" del ponte con nostra somma sorpresa e meraviglia al tempo stesso ai nostri occhi, la situazione era davvero grave.
Con l'allora Associazione Benedetto XIII di cui ero Presidente ci siamo fatti carico di organizzare una riunione con associazioni e esponenti della società civile partiti politici , insomma una sorta di "chiamata alle armi" perché il ponte acquedotto, simbolo della città era instabile e rischiava seriamente di scomparire. Fondamentale fu la collaborazione di Gravinalife.
Parteciparono in tanti e fu presa la decisione di organizzare una manifestazione dal nome "Cosa ci Lega", per affermare l'appartenenza alla nostra città nella quale non si poteva più restare inermi difronte alla constatazione che il monumento più importante di Gravina potesse crollare da un momento all'altro.
Organizzammo dunque, per il giorno 21.03.2011 una manifestazione che raccolse molte adesioni (le foto ne sono la testimonianza) della società civile fortemente rappresentata e anche dai partiti politici di governo e opposizione. Prima della manifestazione furono raccolte firme corredate dalla documentazione fotografica da consegnare al Sindaco per sollecitare un Immediato intervento.
La manifestazione che partiva da p.zza Notardomenico prevedeva anche un racconto sulla storia della città lungo le strade da percorrere. Tra queste anche via Giudice MONTEA sulla quale ci soffermammo per far notare a tutti le crepe pericolose. Ancora oggi si parla tanto di questa strada panoramica, tra le più belle di Gravina perché il giorno dopo la manifestazione la casa con la lesione crollò lungo la sponda del torrente gravina (oggi ancora chiusa ai pedoni).
Son tornato sotto il ponte nel 2012 quando iniziarono i lavori di consolidamento del pilastro. Ci sono tornato poi altre volte sino al 2016 quando con la chiusura della Associazione BENEDETTO XIII accompagnai un gruppo di Amici a far visita al torrente. Da allora nulla è cambiato e i gravinesi sono ancora in attesa che i soldi stanziati dalla regione Puglia, più volte annunciati, finalmente possano dare inizio ai lavori del Ponte e di tutta l'area dell'Habitat Rupestre della nostra città.
Il restauro del ponte e l'apertura di via giudice MONTEA si rendono improcrastinabili vista l'attenzione che Gravina sta ricevendo dalle troupe cinematografiche di tutto il mondo. Tutta la cittadinanza chiede di conoscere tempi e aree di Interesse dei Lavori, per dare seguito alla manifestazione di 10 anni fa: "COSA CI LEGA… a questa terra?" affinchè si possa conservare la memoria e le radici della nostra storia, per tramandarla alle future generazioni.
Piero Amendolara
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Dal nostro archivio: com'era Gravina 10 anni fa (foto e video)