Dimissioni a Palazzo di città
Lorenzo Carbone rimette il mandato nelle mani del sindaco. Valente: "Apprezzabile gesto di responsabilità".
martedì 22 gennaio 2013
17.25
Lorenzo Carbone (nella foto) si è dimesso.
Il titolare della delega ai lavori pubblici ha rimesso il suo mandato nelle mani del sindaco Alesio Valente. Lo ha fatto con una nota protocollata oggi in Municipio. La decisione, si apprende in ambienti politici, sarebbe stata assunta di concerto con i vertici locali, provinciali e regionali di Fli.
Il passo indietro, in qualche modo annunciato, sarebbe da mettere in relazione con l'evoluzione della crisi che da un paio di mesi investe l'amministrazione comunale: nei giorni scorsi il primo cittadino aveva fatto appello al senso di responsabilità dei futuristi (rimasti senza rappresentanza in consiglio comunale dopo il passaggio tra le fila di "Centro Democratico" di Maria Ariani, Francesco Santomasi e Giacinto Lupoli), invitandoli a favorire la ricerca di una soluzione utile a preservare il progetto politico uscito vincente dalle urne di maggio. Appello che i finiani e lo stesso Carbone avevano dichiarato "di aver preso in seria considerazione", mossi dall'intento "di preservare la tenuta e la stabilità" del governo civico da fibrillazioni e incidenti di percorso, ritenendo prioritaria "la salvaguardia delle intese programmatiche sottoposte al voto degli elettori". E così, alla fine, sono arrivate le dimissioni. Confermate da Valente: "L'assessore Carbone ha rassegnato oggi le dimissioni. Un gesto encomiabile, che testimonia l'elevato senso di responsabilità dell'uomo, dell'amministratore e del suo partito".
Per il momento, null'altro. Tutto rinviato ai commenti ufficiali. E nella giornata delle sorprese, segnata pure dal clamoroso annuncio dell'annullamento della conferenza cittadina orginariamente in programma per venerdì, basta e avanza.
Il titolare della delega ai lavori pubblici ha rimesso il suo mandato nelle mani del sindaco Alesio Valente. Lo ha fatto con una nota protocollata oggi in Municipio. La decisione, si apprende in ambienti politici, sarebbe stata assunta di concerto con i vertici locali, provinciali e regionali di Fli.
Il passo indietro, in qualche modo annunciato, sarebbe da mettere in relazione con l'evoluzione della crisi che da un paio di mesi investe l'amministrazione comunale: nei giorni scorsi il primo cittadino aveva fatto appello al senso di responsabilità dei futuristi (rimasti senza rappresentanza in consiglio comunale dopo il passaggio tra le fila di "Centro Democratico" di Maria Ariani, Francesco Santomasi e Giacinto Lupoli), invitandoli a favorire la ricerca di una soluzione utile a preservare il progetto politico uscito vincente dalle urne di maggio. Appello che i finiani e lo stesso Carbone avevano dichiarato "di aver preso in seria considerazione", mossi dall'intento "di preservare la tenuta e la stabilità" del governo civico da fibrillazioni e incidenti di percorso, ritenendo prioritaria "la salvaguardia delle intese programmatiche sottoposte al voto degli elettori". E così, alla fine, sono arrivate le dimissioni. Confermate da Valente: "L'assessore Carbone ha rassegnato oggi le dimissioni. Un gesto encomiabile, che testimonia l'elevato senso di responsabilità dell'uomo, dell'amministratore e del suo partito".
Per il momento, null'altro. Tutto rinviato ai commenti ufficiali. E nella giornata delle sorprese, segnata pure dal clamoroso annuncio dell'annullamento della conferenza cittadina orginariamente in programma per venerdì, basta e avanza.