Disabili, la rabbia del Caba
Lazzari: “Per la società gravinese siamo invisibili”. Il sindaco Valente: "Ratificato il protocollo d'intesa".
venerdì 21 dicembre 2012
10.50
Gravina non è (ancora) un paese per disabili.
E' emersa tutta l'insofferenza del mondo dei portatori di handicap gravinesi dalla riunione tenutasi giovedì presso la Pro Loco, che ospita per due ore a settimana il Comitato per l'abolizione delle barriere architettoniche. Inizialmente le autorità invitate (il sindaco Alesio Valente e l'assessore ai servizi sociali Felice Lafabiana) sono assenti e allora Urbano Lazzari, presidente del Caba, si lascia andare ad amare considerazioni: "I nostri diritti non devono essere calpestati, stiamo perdendo la pazienza. In questa città molti edifici ed esercizi sono inaccessibili ai disabili, mancano gli scivoli sui marciapiedi. Gli spazi riservati a noi lungo via Libertà vengono occupati dai mercatini di Natale. Per la società siamo invisibili".
Due in particolare le emergenze all'ordine del giorno: la questione del taxi sociale e quella di una nuova sede per il Caba: Santa Sofia, proposta come sede dall'amministrazione comunale, è ritenuta poco agibile dai disabili, che preferirebbero le aule dell'ex conservatorio di San Sebastiano. Dopo una mezz'ora arriva finalmente il sindaco Valente, recando con sé almeno una buona notizia: l'approvazione in giunta del protocollo d'intesa tra il Comune e l'associazione per l'abbattimento di una barriera architettonica al mese. Approvato in delibera anche il progetto del taxi sociale, che però ora necessita di sponsor privati per passare alla fase operativa. "Quelle aule di San Sebastiano sono destinate al progetto Life sul falco grillaio – precisa Valente – ma ci sono tanti spazi del patrimonio comunale di cui ci siamo riappropriando, come Sant'Agostino, e che possono essere destinati a funzioni sociali. Non abbiamo ereditato nulla dalle passate amministrazioni in proposito, ma siamo disponibili ad un dialogo proficuo". Nel frattempo, a dare ancora spazio al Caba sarà la Pro Loco presieduta da Fedele Raguso, dopo il rinnovo triennale del contratto di locazione della sede da parte del comune.
Infine, una nota polemica sulla mai sopita vicenda della rampa della cattedrale: "Per noi lo scivolo andava benissimo – puntualizza Lazzari - eravamo pronti al confronto con i contrari, ma non siamo mai stati interpellati. Gravina è il primo comune in Italia ad aver abbattuto un'opera per i disabili, anziché una barriera architettonica." "Ero solidale con voi – replica il primo cittadino – ma in questa città purtroppo c'è sempre qualcuno che ha da ridire. Siamo in attesa di un nuovo progetto da parte della Curia".
E' emersa tutta l'insofferenza del mondo dei portatori di handicap gravinesi dalla riunione tenutasi giovedì presso la Pro Loco, che ospita per due ore a settimana il Comitato per l'abolizione delle barriere architettoniche. Inizialmente le autorità invitate (il sindaco Alesio Valente e l'assessore ai servizi sociali Felice Lafabiana) sono assenti e allora Urbano Lazzari, presidente del Caba, si lascia andare ad amare considerazioni: "I nostri diritti non devono essere calpestati, stiamo perdendo la pazienza. In questa città molti edifici ed esercizi sono inaccessibili ai disabili, mancano gli scivoli sui marciapiedi. Gli spazi riservati a noi lungo via Libertà vengono occupati dai mercatini di Natale. Per la società siamo invisibili".
Due in particolare le emergenze all'ordine del giorno: la questione del taxi sociale e quella di una nuova sede per il Caba: Santa Sofia, proposta come sede dall'amministrazione comunale, è ritenuta poco agibile dai disabili, che preferirebbero le aule dell'ex conservatorio di San Sebastiano. Dopo una mezz'ora arriva finalmente il sindaco Valente, recando con sé almeno una buona notizia: l'approvazione in giunta del protocollo d'intesa tra il Comune e l'associazione per l'abbattimento di una barriera architettonica al mese. Approvato in delibera anche il progetto del taxi sociale, che però ora necessita di sponsor privati per passare alla fase operativa. "Quelle aule di San Sebastiano sono destinate al progetto Life sul falco grillaio – precisa Valente – ma ci sono tanti spazi del patrimonio comunale di cui ci siamo riappropriando, come Sant'Agostino, e che possono essere destinati a funzioni sociali. Non abbiamo ereditato nulla dalle passate amministrazioni in proposito, ma siamo disponibili ad un dialogo proficuo". Nel frattempo, a dare ancora spazio al Caba sarà la Pro Loco presieduta da Fedele Raguso, dopo il rinnovo triennale del contratto di locazione della sede da parte del comune.
Infine, una nota polemica sulla mai sopita vicenda della rampa della cattedrale: "Per noi lo scivolo andava benissimo – puntualizza Lazzari - eravamo pronti al confronto con i contrari, ma non siamo mai stati interpellati. Gravina è il primo comune in Italia ad aver abbattuto un'opera per i disabili, anziché una barriera architettonica." "Ero solidale con voi – replica il primo cittadino – ma in questa città purtroppo c'è sempre qualcuno che ha da ridire. Siamo in attesa di un nuovo progetto da parte della Curia".