Divella Group: “Vaccinare in azienda dipendenti e familiari”
L’azienda aderisce al protocollo per i piani aziendali
martedì 27 aprile 2021
Per una nostra precisa volontà aziendale abbiamo deciso di dare sempre grande importanza alla salute, sicurezza e benessere di tutti i nostri collaboratori. Un ambiente sano e sicuro diventa quasi una "seconda casa" per tutti noi. Abbiamo lavorato in questi anni per garantire a tutti un ambiente confortevole, sereno e tutelato.
Questo l'inizio del comunicato del Divella Group che ha aderito al protocollo nazionale per la realizzazione dei piani aziendali finalizzati all'attivazione di punti straordinari di vaccinazione, così dal poter inoculare in azienda il vaccino ai propri dipendenti ed ai loro familiari. La nota poi prosegue:
La Pandemia per tante aziende ha imposto nuove regole, sempre più stringenti, ed in tante si sono trovate impreparate a gestire queste nuove restrizioni. Per noi di Divella Group è stato quasi un passaggio naturale applicare il Protocollo di Sicurezza Interna, che ha garantito la salute dei nostri collaboratori, ma soprattutto di tutti Voi che in questi terribili mesi ci avete scelto come vostra seconda casa. Chi lavora in un supermercato è sempre a contatto con la gente. Una categoria anch'essa a rischio, come tante altre, ma che nessuno ha mai voluto riconoscere come tale.
A questi straordinari ragazzi va il nostro personale plauso perché, pur condividendo per lavoro spazi comuni ed al chiuso, lo hanno fatto nel rispetto di tutte le regole da noi imposte, con il risultato di avere luoghi di lavoro sicuri.
Noi abbiamo fatto anche la nostra parte, con sanificazioni continue, con turni di tamponi regolari e dotandoli di tutti i dispositivi di protezione, senza lesinare risorsa alcuna. Ora abbiamo deciso di fare ancora un altro sforzo e lo facciamo consapevoli che è questa l'unica strada che può portarci quanto prima ad una quasi normalità della nostra vita ed alleggerire le strutture sanitarie pubbliche sempre più in affanno.
Nei giorni scorsi abbiamo ufficialmente formalizzato la manifestazione d'interesse per aderire al Protocollo nazionale per la realizzazione dei piani aziendali finalizzati all'attivazione di punti straordinari di vaccinazione anti SARS-coV-2/Covid-19 presso la nostra azienda, così da permettere ai nostri collaboratori e ai loro familiari di potersi vaccinare, quando sarà possibile, presso una nostra sede periferica, dotata di tutto quello che il Protocollo richiede, ricordando che la vaccinazione sarà somministrata su base esclusivamente volontaria, e sarà effettuata da parte di operatori sanitari adeguatamente formati ed eseguita in luoghi idonei.
Procederemo, sempre a breve, alle visite preventive e propedeutiche alla vaccinazione. Divella Group, quando ha scelto di essere "azienda sicura" lo ha fatto negli anni, attraverso un continuo processo decisionale di gestione del rischio. Sono tante le motivazioni che ci spingono ad essere sempre sicuri, ma per Divella Group il primo fra tutti è sicuramente per "motivazioni etiche", anteponendole sempre a quelle legali ed economiche.
Donare un ambiente sicuro ai nostri dipendenti, persone per noi quasi di famiglia, è dettato da motivazioni più alte, nobili, rassicuranti. Evitare di esporli a pericoli, come a contagi, rappresenta per noi un obbligo morale ed etico.
Questo l'inizio del comunicato del Divella Group che ha aderito al protocollo nazionale per la realizzazione dei piani aziendali finalizzati all'attivazione di punti straordinari di vaccinazione, così dal poter inoculare in azienda il vaccino ai propri dipendenti ed ai loro familiari. La nota poi prosegue:
La Pandemia per tante aziende ha imposto nuove regole, sempre più stringenti, ed in tante si sono trovate impreparate a gestire queste nuove restrizioni. Per noi di Divella Group è stato quasi un passaggio naturale applicare il Protocollo di Sicurezza Interna, che ha garantito la salute dei nostri collaboratori, ma soprattutto di tutti Voi che in questi terribili mesi ci avete scelto come vostra seconda casa. Chi lavora in un supermercato è sempre a contatto con la gente. Una categoria anch'essa a rischio, come tante altre, ma che nessuno ha mai voluto riconoscere come tale.
A questi straordinari ragazzi va il nostro personale plauso perché, pur condividendo per lavoro spazi comuni ed al chiuso, lo hanno fatto nel rispetto di tutte le regole da noi imposte, con il risultato di avere luoghi di lavoro sicuri.
Noi abbiamo fatto anche la nostra parte, con sanificazioni continue, con turni di tamponi regolari e dotandoli di tutti i dispositivi di protezione, senza lesinare risorsa alcuna. Ora abbiamo deciso di fare ancora un altro sforzo e lo facciamo consapevoli che è questa l'unica strada che può portarci quanto prima ad una quasi normalità della nostra vita ed alleggerire le strutture sanitarie pubbliche sempre più in affanno.
Nei giorni scorsi abbiamo ufficialmente formalizzato la manifestazione d'interesse per aderire al Protocollo nazionale per la realizzazione dei piani aziendali finalizzati all'attivazione di punti straordinari di vaccinazione anti SARS-coV-2/Covid-19 presso la nostra azienda, così da permettere ai nostri collaboratori e ai loro familiari di potersi vaccinare, quando sarà possibile, presso una nostra sede periferica, dotata di tutto quello che il Protocollo richiede, ricordando che la vaccinazione sarà somministrata su base esclusivamente volontaria, e sarà effettuata da parte di operatori sanitari adeguatamente formati ed eseguita in luoghi idonei.
Procederemo, sempre a breve, alle visite preventive e propedeutiche alla vaccinazione. Divella Group, quando ha scelto di essere "azienda sicura" lo ha fatto negli anni, attraverso un continuo processo decisionale di gestione del rischio. Sono tante le motivazioni che ci spingono ad essere sempre sicuri, ma per Divella Group il primo fra tutti è sicuramente per "motivazioni etiche", anteponendole sempre a quelle legali ed economiche.
Donare un ambiente sicuro ai nostri dipendenti, persone per noi quasi di famiglia, è dettato da motivazioni più alte, nobili, rassicuranti. Evitare di esporli a pericoli, come a contagi, rappresenta per noi un obbligo morale ed etico.