Diversabili: arriva il servizio taxi gratuito
Frutto dell'intesa tra Provincia, Comune e imprenditori. Ma il Caba richiama Palazzo di città: "Serve maggior concretezza".
domenica 16 dicembre 2012
15.05
Novità per il mondo diversamente abile gravinese.
Nei giorni scorsi la giunta comunale ha approvato il progetto "Liberi di essere, liberi di muoversi", il quale permetterà a cittadini e studenti diversabili e agli anziani con difficoltà motoria di usufruire del servizio di taxi sociale, progetto che, realizzato grazie alla cooperazione tra la Provincia di Bari e l'imprenditoria locale, sarà completamente gratuito per i fruitori, assicurano da Palazzo di città. Responsabile della fase esecutiva sarà Gaetano Ferrulli.
Ma cosa pensano dell'iniziativa i diretti interessati? La parola ad Urbano Lazzari, presidente del Comitato per l'abolizione delle barriere architettoniche. "Il servizio taxi - dice - viene accolto dall'associazione con piacere per la sensibilità mostrata nei confronti della disabilità, sperando che non resti l'ennesimo progetto ideato ma mai realizzato. Non sappiamo se di fatto il progetto presentato prenda in considerazione tutti i casi pratici riguardanti la mobilità di un diversamente abile. Al momento noi del Caba non siamo stati interpellati, ma non escludiamo siano state ascoltate altre associazioni".
Nel corso degli anni su argomenti di questo tipo si è instaurato un dialogo con la pubblica amministrazione?
"Certamente, ma il più delle volte la tanta attenzione mostrata non ha portato a fatti concreti, con il rischio di una perdita di credibilità tanto per la pubblica amministrazione quanto per il Caba. Negli ultimi mesi, per mancanza fondi, l'associazione non ha una sede e abbiamo, quindi, richiesto un contributo, non necessariamente economico, al Comune, che pubblicamente ha promesso una sede nei locali di Santa Sofia. Siamo in attesa".
Come abbattere le barriere architettoniche?
"L'agenda Caba auspica in primis la realizzazione di uno scivolo che permetta l'accesso ad esempio all'ufficio anagrafe, alla sala consiliare o alla Cattedrale. Siamo stati probabilmente la prima città d'Italia ad aver abbattuto non una barriera, ma uno scivolo per superare le barriere".
Lo dice sorridendo, Urbano Lazzari, dichiarandosi disposto più che mai ad un tavolo tematico non solo con l'amministrazione comunale, ma anche con i responsabili del servizio taxi per definire nel dettaglio la regolamentazione del servizio proposto: il punto di vista dell'utente è fondamentale per un servizio efficiente.
(A cura di Grazia Cozzoli e Alessandro Ugone)
Nei giorni scorsi la giunta comunale ha approvato il progetto "Liberi di essere, liberi di muoversi", il quale permetterà a cittadini e studenti diversabili e agli anziani con difficoltà motoria di usufruire del servizio di taxi sociale, progetto che, realizzato grazie alla cooperazione tra la Provincia di Bari e l'imprenditoria locale, sarà completamente gratuito per i fruitori, assicurano da Palazzo di città. Responsabile della fase esecutiva sarà Gaetano Ferrulli.
Ma cosa pensano dell'iniziativa i diretti interessati? La parola ad Urbano Lazzari, presidente del Comitato per l'abolizione delle barriere architettoniche. "Il servizio taxi - dice - viene accolto dall'associazione con piacere per la sensibilità mostrata nei confronti della disabilità, sperando che non resti l'ennesimo progetto ideato ma mai realizzato. Non sappiamo se di fatto il progetto presentato prenda in considerazione tutti i casi pratici riguardanti la mobilità di un diversamente abile. Al momento noi del Caba non siamo stati interpellati, ma non escludiamo siano state ascoltate altre associazioni".
Nel corso degli anni su argomenti di questo tipo si è instaurato un dialogo con la pubblica amministrazione?
"Certamente, ma il più delle volte la tanta attenzione mostrata non ha portato a fatti concreti, con il rischio di una perdita di credibilità tanto per la pubblica amministrazione quanto per il Caba. Negli ultimi mesi, per mancanza fondi, l'associazione non ha una sede e abbiamo, quindi, richiesto un contributo, non necessariamente economico, al Comune, che pubblicamente ha promesso una sede nei locali di Santa Sofia. Siamo in attesa".
Come abbattere le barriere architettoniche?
"L'agenda Caba auspica in primis la realizzazione di uno scivolo che permetta l'accesso ad esempio all'ufficio anagrafe, alla sala consiliare o alla Cattedrale. Siamo stati probabilmente la prima città d'Italia ad aver abbattuto non una barriera, ma uno scivolo per superare le barriere".
Lo dice sorridendo, Urbano Lazzari, dichiarandosi disposto più che mai ad un tavolo tematico non solo con l'amministrazione comunale, ma anche con i responsabili del servizio taxi per definire nel dettaglio la regolamentazione del servizio proposto: il punto di vista dell'utente è fondamentale per un servizio efficiente.
(A cura di Grazia Cozzoli e Alessandro Ugone)