Divieto di approvvigionamento dal torrente Jesce
L'ordinanza del sindaco di Matera riguarda anche i territori di Gravina e Altamura
giovedì 2 marzo 2017
Divieto assoluto di utilizzo a qualsiasi fine, compresi usi irrigui e zootecnici, delle acque del torrente Jesce nell'intero tratto e di emungimento e utilizzo dell'acqua dei pozzi privati, autorizzati e non, eventualmente alimentati dallo Jesce.
La decisione è stata ssunta in via straordinaria e urgente dal sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri e diffusa anche ai territori di Gravina e Altamura dopo la nota diffusa dall'Arpab nella quale, in seguito ad analisi chimiche e microbiologiche effettuate sul campione di acqua in località Tre Ponti, prelevata l'8 febbraio scorso, sono state accertate "Le concentrazioni dei parametri chimici BOD5, COD, ammoniaca (ione ammonio), fosforo totale e tensioattivi e elevato valore di 'Escherichia coli' con elevato grado di inquinamento organico. Tale inquinamento – si legge ancora nella nota dell'Arpab - potrebbe essere riconducibile ad immissioni nel torrente Jesce di reflui urbani o zootecnici non depurati".
L'ordinanza del sindaco si è resa necessaria "In via cautelativa e precauzionale al fine di tutelare la pubblica incolumità".
La decisione è stata ssunta in via straordinaria e urgente dal sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri e diffusa anche ai territori di Gravina e Altamura dopo la nota diffusa dall'Arpab nella quale, in seguito ad analisi chimiche e microbiologiche effettuate sul campione di acqua in località Tre Ponti, prelevata l'8 febbraio scorso, sono state accertate "Le concentrazioni dei parametri chimici BOD5, COD, ammoniaca (ione ammonio), fosforo totale e tensioattivi e elevato valore di 'Escherichia coli' con elevato grado di inquinamento organico. Tale inquinamento – si legge ancora nella nota dell'Arpab - potrebbe essere riconducibile ad immissioni nel torrente Jesce di reflui urbani o zootecnici non depurati".
L'ordinanza del sindaco si è resa necessaria "In via cautelativa e precauzionale al fine di tutelare la pubblica incolumità".