Dopo Poggiorsini anche Santeramo saluta la Tradeco. E Gravina?

Dura replica delle consigliere Cinque stelle al Pd

lunedì 30 ottobre 2017 12.32
"Il sindaco pentastellato di Santeramo in Colle, Fabrizio Baldassarre, ha dichiarato che, per far fronte al problema dei rifiuti nella sua città e per sottrarre ogni incarico a Tra. de.co, facendo ricorso al suo potere di ordinanza, ex art. 50 del TUEL, procederà ad indire una gara - ponte, in attesa che diventi operativo il servizio unitario".

E' con questo annuncio che le consigliere pentastellate hanno chiuso la porta in faccia al Partito democratico dopo la risposta firmata dal neo segretario Angelastro e dal capogruppo Cardascia sulla questione rifiuti.
Risposta che non è piaciuta a Raffaella Colavito, Ketty Lorusso e Rosa Cataldi che tuttavia hanno deciso di "tralasciare volutamente gli attacchi circa il nostro ruolo di opposizione" per entrare nel merito della vicenda ricordando che "la promessa elettorale relativa alla risoluzione del contratto con Tra.de.co, per le gravi inadempienze della società altamurana nella gestione del servizio di raccolta e di smaltimento dei rifiuti della nostra città, risale addirittura al 2012, come atto urgente e necessario che sarebbe stato compiuto dall'amministrazione del "cambiamente", non oltre i primi 100 giorni di mandato".

"Dal 2012 ad oggi - incalzano le grilline - sono tante le azioni che il primo cittadino avrebbe potuto compiere per risolvere definitivamente il problema Tra.de.co., infatti, prima che entrassero in vigore gli ARO, ad agosto del 2012, il sindaco avrebbe dovuto provvedere a rescindere il contratto con la società altamurana, così come è stato fatto da altri comuni pugliesi, e , contestualmente, avrebbe potuto pubblicare il nuovo bando di gara, all'epoca già predisposto, per l'affidamento del servizio ad azienda diversa da Tra.de.co. Nelle procedure di gara ARO, inoltre, il comune di Gravina avrebbe dovuto chiedere l'esclusione della Tra. De.co per le evidenti inadempienze di quest'ultima, perpetuate per anni. Come mai non è stato fatto? I rappresentanti del PD conoscono la risposta? Ci rivolgiamo sempre a loro - ammoniscono le portavoce del Movimento Cinque Stelle - facendogli notare come si siano sentiti lesi nel loro spiccato senso di legalità per aver prospettato, insieme ad un nutrito gruppo di genitori, la possibilità di affidare, in via temporanea, per circa due mesi, la gestione del servizio mensa, al fine di ovviare alla inettitudine dell'attuale amministrazione di indire una regolare gara per tempo, ma non hanno mai mostrato indignazione per un contratto con la Tra.de.co in proroga da quasi 14 anni".

A segnare la strada maestra , secondo le grilline sarebbe la legge regionale numero 20 del 2016.

La norma "stabilisce che nelle more dell'avvio del servizio unitario, i comuni possono procedere ad affidare singolarmente i servizi di raccolta, spazzamento e trasporto dei rifiuti solidi urbani mediante contratti di durata biennale aventi clausola di risoluzione immediata in caso di avvio del servizio unitario. Ciò significa che, fino a quando non sarà conclusa la gara della Consip, il comune di Gravina può procedere, legalmente, ad affidare il servizio ad azienda diversa da Tra.de.co, attraverso lo strumento della gara-ponte, a condizione che il nuovo contratto si risolva dal momento che diventi operativo il servizio unitario nell'ambito degli ARO. Ai massimi esponenti del partito democratico della nostra città non resta altro da fare che documentarsi e aggiornarsi per non risultare inappropriati".