Ecco perchè Debenedictis non è incompatibile

Il consigliere: "Abbiamo ripristinato la legalità"

sabato 25 gennaio 2014
A cura di Antonella Testini
Salvatore Debenedictis non è incompatibile perché non è più l'amministratore della Caporale srl.

E' questo l'epilogo promosso e approvato dal consiglio comunale che pochi giorni fa si è riunito per decidere definitivamente sul futuro politico del consigliere Debenedisctis.
Pubblicati gli atti ufficiali, si scoprono dettagli importanti sulla causa di incompatibilità avviata nei confronti del consigliere a seguito della denuncia presentata dall'avvocato Sergio Casareale secondo cui Debenedictis, in qualità di legale rappresentante della "Caporale srl" sarebbe incompatibile con il suo ruolo all'interno dell'assise comunale a seguito di una "lite pendente nei confronti del medesimo Ente".

Una denuncia aggetto di discussione da parte del Consiglio comunale già lo scorso dicembre, a seguito della quale erano stati concessi "dieci giorni di tempo per dimettersi dalla carica di consigliere o rimuovere l'incompatibilità".
E l'imprenditore questo ha fatto presentando una nota a palazzo di città nella quale dichiara che a far data dal 3 gennaio "non riveste più la carica di Amministratore Unico e Legale Rappresentante della Società Caporale S.r.l." il tutto corredato da visura camerale.
Documenti che hanno convinto tanto il segretario comunale quanto l'avvocatura a dichiarare che per il consigliere Debenedictis "vista la dismissione della carica sociale di rappresentante legale e amministratore della società, è insussistente la situazione prefigurata in astratto" scrive nel suo parere il segretario Teresa Gentile che conclude "il rapporto litigioso deve riguardare, da una lato il Comune e dall'altro, il soggetto che è stato eletto" pertanto "l'incompatibilità non sussiste allorchè il Comune sia in lite con una società di cui l'interessato sia solo socio".

Un parere che supporta e conferma quanto già riportato dall'avvocatura comunale secondo cui "non sussiste la causa di incompatibilità in quanto l'amministratore non è parte processuale nel giudizio con il Comune ma lo è la società di cui il consigliere comunale in questione è rappresentante legale. Alla luce di tutte le considerazioni innanzi esposte – si legge ancora nel parere allegato alla deliberazione di consiglio comunale - l'avvocatura comunale conclude ritenendo che nella fattispecie in questione non vi è causa di incompatibilità per la lite pendente del consigliere Debenedictis, atteso che il rapporto litigioso in essere vede quale parte processuale non già il suddetto eletto bensì la società Caporale srl, soggetto giuridico distinto ed autonomo dalle persone fisiche dei suoi amministratori e dei suoi soci".

Debenedictis dal canto suo si dice soddisfatto della conclusione del procedimento: "Finalmente – commenta – grazie alle mie decisioni e ai provvedimenti dell'amministrazione abbiamo ripristinato la legalità".