Educazione all'aperto alla scuola Don Valerio
Inaugurato spazio esterno nel plesso in via Pertini
sabato 28 maggio 2022
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Questa è la dimostrazione che quando il territorio riesce a fare sistema, si riesce a realizzare grandi cose e progetti. Questo in sintesi il pensiero della dirigente scolastica del II circolo Don Saverio Valerio, Daniela Tota, a margine dell'inaugurazione dello spazio del plesso di Via Pertini, destinato alle attività didattiche all'aperto.
Una progettualità che viene da lontano, dall'adesione della scuola alla rete nazionale "Scuole all'aperto". Un percorso formativo di "Outdoor education" che ha coinvolto le docenti del circolo, chiamate "a progettare percorsi didattici innovativi e ispirati all'educazione all'aperto e alla rimodulazione degli spazi esterni come ambienti di apprendimento" –spiega la referente del progetto, Felicetta Ferrante. Con dei vantaggi dal punto di vista didattico ed educativo non indifferenti, se si considera la possibilità che il progetto offre di avvicinare i bambini alla natura e sfruttare ogni angolo della scuola, facendolo diventare uno spazio didattico e ludico-ricreativo. Infatti- continua Ferrante- "tutto ruota attorno all'outdooor education, al suo effettivo potenziale e ai vantaggi che essa apporta al benessere fisico dei bambini, in quanto migliora le capacità sociali e comunicative e, di conseguenza, facilità l'apprendimento".
Per realizzare però gli spazi scolastici da destinare all'outdoor education la scuola ha chiesto aiuto al territorio, creando un circolo virtuoso tra istituzione, associazionismo, impresa e famiglia che ha prodotto notevoli risultati. Nel progetto, infatti, sono stati coinvolti gli scout del gruppo Agesci Gravina 1, che hanno realizzato tavoli, panche e giochi con materiali naturali e da riciclo (così come nell'indole dello scoutismo); ma anche un genitore, titolare di una impresa di parquet, che ha realizzato un gazebo in legno e un colorificio di Gravina che ha donato il materiale per rendere colorati gli spazi e gli oggetti.
Insomma, una chiara prova, come se ci fosse bisogno di ulteriore conferma, che solo quando si fa rete si riesce a realizzare grandi progetti – ha ribadito la dirigente Tota, che ha simbolicamente sciolto il nodo del nastro per una cerimonia di inaugurazione che è stata suggellata dalle parole che i bambini della scuola hanno voluto dedicare ai propri benefattori, ringraziandoli per "aver saputo trasformare un pezzo di legno in qualcosa di magico" e per aver quindi contribuito alla realizzazione di uno spazio che consentirà loro di socializzare, inventare, leggere, scrivere coinvolgendo tutti i sensi, ma soprattutto facendolo all'aria aperta.
Una progettualità che viene da lontano, dall'adesione della scuola alla rete nazionale "Scuole all'aperto". Un percorso formativo di "Outdoor education" che ha coinvolto le docenti del circolo, chiamate "a progettare percorsi didattici innovativi e ispirati all'educazione all'aperto e alla rimodulazione degli spazi esterni come ambienti di apprendimento" –spiega la referente del progetto, Felicetta Ferrante. Con dei vantaggi dal punto di vista didattico ed educativo non indifferenti, se si considera la possibilità che il progetto offre di avvicinare i bambini alla natura e sfruttare ogni angolo della scuola, facendolo diventare uno spazio didattico e ludico-ricreativo. Infatti- continua Ferrante- "tutto ruota attorno all'outdooor education, al suo effettivo potenziale e ai vantaggi che essa apporta al benessere fisico dei bambini, in quanto migliora le capacità sociali e comunicative e, di conseguenza, facilità l'apprendimento".
Per realizzare però gli spazi scolastici da destinare all'outdoor education la scuola ha chiesto aiuto al territorio, creando un circolo virtuoso tra istituzione, associazionismo, impresa e famiglia che ha prodotto notevoli risultati. Nel progetto, infatti, sono stati coinvolti gli scout del gruppo Agesci Gravina 1, che hanno realizzato tavoli, panche e giochi con materiali naturali e da riciclo (così come nell'indole dello scoutismo); ma anche un genitore, titolare di una impresa di parquet, che ha realizzato un gazebo in legno e un colorificio di Gravina che ha donato il materiale per rendere colorati gli spazi e gli oggetti.
Insomma, una chiara prova, come se ci fosse bisogno di ulteriore conferma, che solo quando si fa rete si riesce a realizzare grandi progetti – ha ribadito la dirigente Tota, che ha simbolicamente sciolto il nodo del nastro per una cerimonia di inaugurazione che è stata suggellata dalle parole che i bambini della scuola hanno voluto dedicare ai propri benefattori, ringraziandoli per "aver saputo trasformare un pezzo di legno in qualcosa di magico" e per aver quindi contribuito alla realizzazione di uno spazio che consentirà loro di socializzare, inventare, leggere, scrivere coinvolgendo tutti i sensi, ma soprattutto facendolo all'aria aperta.