Elezioni amministrative: le liste civiche si smarcano e giocano a tutto campo
Gianni Matera: "Non abbiamo fretta di chiudere. Sono gli altri che devono decidere cosa fare". Nuovi clamorosi sviluppi attesi per le prossime ore.
martedì 28 febbraio 2012
19.25
Tutti le vogliono tutti le cercano. Ma loro, al momento, di lasciarsi prendere sembrano proprio non avere voglia.
Loro: le liste civiche. Due in particolare: il "Movimento civico gravinese", guidato da Gianni Matera, e l'alleata "Gravinainmovimento", capeggiata da Michele Marchetti. Unite da un patto che le vede marciare insieme ormai da mesi, le due forze sono date come prossime all'accordo col centrodestra, nel caso in cui la guida della coalizione dovesse essere assegnata a Michele Laddaga. "Veramente - ribatte il segretario del Pd e candidato sindaco Alesio Valente - non mi risulta che siano stati siglate intese in tal senso: abbiamo un dialogo aperto coi movimenti. Stiamo discutendo sulla base di un codice etico che potrebbe diventare anche il nostro. Spero che entro la fine della settimana si possa giungere ad un buon risultato".
Dove la verità? Dappertutto. Che nessuno menta, e che persino le indiscrezioni rimbalzate in cronaca rispondano al vero, lo conferma proprio Gianni Matera. "Ho partecipato alla riunione di centrodestra ed ho speso parole di apprezzamento per la candidatura di Laddaga, esponente della società civile e persona impegnata nell'opera di rinnovamento. Ma Laddaga è solo uno dei nostri potenziali partners". Ovvero? "Ci stiamo confrontando con la coalizione che sostiene Valente come con quella guidata da Rino Vendola, ma partendo da un dato di fatto, dalla nostra impostazione originaria: siamo pronti a correre da soli con altre liste civiche, quali l'Arca ed il gruppo che si richiama alle posizioni dell'ex sottosegretario Laura Marchetti, che con noi condividono l'idea del civismo".
Dunque, si tratta. A tutto campo. Senza escludere nulla. Esempio di politica dei mille forni? "No", risponde secco Matera. "Il confronto avviene sulla base di un codice etico per noi essenziale. Chi lo accetterà diventerà nostro interlocutore privilegiato". Potrebbe divenirlo anche il Pdl? "Non abbiamo pregiudizi sulle sigle, anche se il Pdl è tra i corresponsabili di una stagione politica che ha mortificato la città. Ripeto: trattiamo con chi accetta il codice etico". Che a dire il vero, accanto a misure quali l'impegno a devolvere in favore dei bisognosi la metà di indennità e gettoni di presenza futuri, racchiude una norma tagliente come ghigliottina. E' l'articolo 6. Quello per il quale, testualmente, "nella formazione delle liste elettorali non sarà possibile candidare coloro che abbiano già ricoperto la carica di consigliere comunale nelle ultime due legislature e che abbiano assunto ruoli amministrativi (ad esempio assessore) nell'ultima amministrazione comunale". Una regola che, se applicata alla lettera, porterebbe ad escludere un'alleanza sia con Vendola sia con Valente (essi stessi entrambi consiglieri comunali nelle ultime due sindacature), ma pure col centrodestra, tra le cui fila molti sono gli uomini dell'ex maggioranza Divella in procinto di tornare a correre per uno scranno da consigliere a Palazzo di città. "Ne siamo consapevoli - riconosce Matera - e per questo stiamo valutando l'opportunità di apportare alcune modifiche al codice, in direzione di una maggiore flessibilità, magari limitando il divieto di candidatura ai soli ex assessori".
Nell'attesa di capire quanto elastica possa essere e divenire l'etica, si corre verso il voto, complice l'accelerazione imposta dal Governo che, per evitare che la presentazione delle liste cadesse in concomitanza coi giorni caldi della Pasqua, ha anticipato al 3 aprile il termine ultimo per la formalizzazione delle candidature, limando il tempo a disposizione delle forze politiche. Appuntamenti in scaletta: in serata Valente, che si mostra per nulla preoccupato delle voci di possibili defezioni tra le fila del Terzo Polo ("io parlo coi partiti, non guardo ai singoli", precisa), incontrerà iscritti e dirigenti dell'Api per fare il punto sui programmi e sull'andamento della campagna elettorale. Molto atteso pure l'incontro in casa Pdl, convocato per discutere della candidatura Laddaga.
Fosse un pezzo di cronaca nera, si potrebbe chiuderlo chiosando: nuovi clamorosi sviluppi attesi per le prossime ore.
Loro: le liste civiche. Due in particolare: il "Movimento civico gravinese", guidato da Gianni Matera, e l'alleata "Gravinainmovimento", capeggiata da Michele Marchetti. Unite da un patto che le vede marciare insieme ormai da mesi, le due forze sono date come prossime all'accordo col centrodestra, nel caso in cui la guida della coalizione dovesse essere assegnata a Michele Laddaga. "Veramente - ribatte il segretario del Pd e candidato sindaco Alesio Valente - non mi risulta che siano stati siglate intese in tal senso: abbiamo un dialogo aperto coi movimenti. Stiamo discutendo sulla base di un codice etico che potrebbe diventare anche il nostro. Spero che entro la fine della settimana si possa giungere ad un buon risultato".
Dove la verità? Dappertutto. Che nessuno menta, e che persino le indiscrezioni rimbalzate in cronaca rispondano al vero, lo conferma proprio Gianni Matera. "Ho partecipato alla riunione di centrodestra ed ho speso parole di apprezzamento per la candidatura di Laddaga, esponente della società civile e persona impegnata nell'opera di rinnovamento. Ma Laddaga è solo uno dei nostri potenziali partners". Ovvero? "Ci stiamo confrontando con la coalizione che sostiene Valente come con quella guidata da Rino Vendola, ma partendo da un dato di fatto, dalla nostra impostazione originaria: siamo pronti a correre da soli con altre liste civiche, quali l'Arca ed il gruppo che si richiama alle posizioni dell'ex sottosegretario Laura Marchetti, che con noi condividono l'idea del civismo".
Dunque, si tratta. A tutto campo. Senza escludere nulla. Esempio di politica dei mille forni? "No", risponde secco Matera. "Il confronto avviene sulla base di un codice etico per noi essenziale. Chi lo accetterà diventerà nostro interlocutore privilegiato". Potrebbe divenirlo anche il Pdl? "Non abbiamo pregiudizi sulle sigle, anche se il Pdl è tra i corresponsabili di una stagione politica che ha mortificato la città. Ripeto: trattiamo con chi accetta il codice etico". Che a dire il vero, accanto a misure quali l'impegno a devolvere in favore dei bisognosi la metà di indennità e gettoni di presenza futuri, racchiude una norma tagliente come ghigliottina. E' l'articolo 6. Quello per il quale, testualmente, "nella formazione delle liste elettorali non sarà possibile candidare coloro che abbiano già ricoperto la carica di consigliere comunale nelle ultime due legislature e che abbiano assunto ruoli amministrativi (ad esempio assessore) nell'ultima amministrazione comunale". Una regola che, se applicata alla lettera, porterebbe ad escludere un'alleanza sia con Vendola sia con Valente (essi stessi entrambi consiglieri comunali nelle ultime due sindacature), ma pure col centrodestra, tra le cui fila molti sono gli uomini dell'ex maggioranza Divella in procinto di tornare a correre per uno scranno da consigliere a Palazzo di città. "Ne siamo consapevoli - riconosce Matera - e per questo stiamo valutando l'opportunità di apportare alcune modifiche al codice, in direzione di una maggiore flessibilità, magari limitando il divieto di candidatura ai soli ex assessori".
Nell'attesa di capire quanto elastica possa essere e divenire l'etica, si corre verso il voto, complice l'accelerazione imposta dal Governo che, per evitare che la presentazione delle liste cadesse in concomitanza coi giorni caldi della Pasqua, ha anticipato al 3 aprile il termine ultimo per la formalizzazione delle candidature, limando il tempo a disposizione delle forze politiche. Appuntamenti in scaletta: in serata Valente, che si mostra per nulla preoccupato delle voci di possibili defezioni tra le fila del Terzo Polo ("io parlo coi partiti, non guardo ai singoli", precisa), incontrerà iscritti e dirigenti dell'Api per fare il punto sui programmi e sull'andamento della campagna elettorale. Molto atteso pure l'incontro in casa Pdl, convocato per discutere della candidatura Laddaga.
Fosse un pezzo di cronaca nera, si potrebbe chiuderlo chiosando: nuovi clamorosi sviluppi attesi per le prossime ore.