Elezioni di primavera: Pli pronto alla corsa in solitaria
“Il nostro simbolo sarà sulla scheda elettorale”
martedì 3 gennaio 2012
21.03
In tempi in cui la politica si divide per allearsi, i liberali si uniscono per restare da soli. Anche con un certo orgoglio. Il partito che fu di Einaudi e Malagodi, un tempo solido alleato dal centro alla periferia con le forze della galassia democristiana prima del trasloco nella casa (delle libertà) pidiellina, potrebbe cambiare impostazione proprio a Gravina, dove le insegne del Pli, richiamate da maxi poster che annunciano un'apertura anticipata della campagna elettorale, sono tornate a sventolare agitate dal segretario sezionale Antonio Picciallo e dal coordinatore del movimento giovanile, Domenico Zuccaro.
Nel passaggio dal campo pubblicitario a quello della strategia politica, però, il racconto si fa difficile: a livello nazionale, il Pli, coi suoi 5 deputati, è costola del Pdl. In Puglia è parte di una federazione di cui fanno parte anche Mpa, Dc, Adc e Pri. Nella città del grano e del vino gli scenari potrebbero essere del tutto diversi. In nome della diversità. "Smentiamo le voci che circolano negli ambienti politici locali", tuonano Picciallo e Zuccaro, senza aggiungere ulteriori particolari. "Vogliamo essere leali con i cittadini e tutte le forze politiche, compresi i movimenti civici". Cioè? "Il nostro partito è autonomo e lontano da ogni logica politica. Il nostro gruppo è eterogeneo e conta la presenza di numerose persone libere e disinteressate e non legate ad altri partiti, ma pure da gente che in passato si è espressa in altri partiti". Ovvero? "In Puglia siamo parte di un patto federativo che serve a rafforzare tutti i partiti che non riescono a stilare una sola lista. Ma noi siamo e rimarremo del Pli. È ferma ed irremovibile la nostra volontà che è quella di vedere stampato sulla scheda elettorale il nostro simbolo".
Chiaro il messaggio: alle prossime elezioni, il Pli ci sarà. Con una propria lista. Se in solitudine o in compagnia, se al centro, a destra, a sinistra, di lato o di sghimbescio, si vedrà. In fondo, l'importante è partecipare.
Nel passaggio dal campo pubblicitario a quello della strategia politica, però, il racconto si fa difficile: a livello nazionale, il Pli, coi suoi 5 deputati, è costola del Pdl. In Puglia è parte di una federazione di cui fanno parte anche Mpa, Dc, Adc e Pri. Nella città del grano e del vino gli scenari potrebbero essere del tutto diversi. In nome della diversità. "Smentiamo le voci che circolano negli ambienti politici locali", tuonano Picciallo e Zuccaro, senza aggiungere ulteriori particolari. "Vogliamo essere leali con i cittadini e tutte le forze politiche, compresi i movimenti civici". Cioè? "Il nostro partito è autonomo e lontano da ogni logica politica. Il nostro gruppo è eterogeneo e conta la presenza di numerose persone libere e disinteressate e non legate ad altri partiti, ma pure da gente che in passato si è espressa in altri partiti". Ovvero? "In Puglia siamo parte di un patto federativo che serve a rafforzare tutti i partiti che non riescono a stilare una sola lista. Ma noi siamo e rimarremo del Pli. È ferma ed irremovibile la nostra volontà che è quella di vedere stampato sulla scheda elettorale il nostro simbolo".
Chiaro il messaggio: alle prossime elezioni, il Pli ci sarà. Con una propria lista. Se in solitudine o in compagnia, se al centro, a destra, a sinistra, di lato o di sghimbescio, si vedrà. In fondo, l'importante è partecipare.