Elezioni, Il Pd fa autocritica e tenta di rilanciarsi
Documento di analisi del voto del Partito Democratico
sabato 2 luglio 2022
Riportiamo di seguito la nota stampa del Partito Democratico circolo "Ninuccio Pappalardi" che analizza il voto delle scorse amministrative del 12 giugno e ragiona sulle prospettive future del partito.
Quella del 12 giugno scorso è una sconfitta elettorale chiara, netta e senza appello. Un dato incontrovertibile che nessuna discussione sulle responsabilità può ribaltare.
La nostra proposta politica, in continuità con il recente passato, è stata giudicata insufficiente dagli elettori. Crediamo, pertanto, che il risultato del PD sia stato deludente e al di sotto delle nostre aspettative e possibilità.
Siamo convinti che le ragioni della secca sconfitta siano principalmente da individuare nella "dismissione" del circolo locale del PD. Un circolo, infatti, che deve essere rianimato, ritrovando una propria autonomia, al fine di evitare che esso rappresenti una mera appendice dei suoi amministratori.
Il PD deve tornare ad essere una comunità che si incontra, discute e decide. Una comunità che vuole stare con i piedi nel presente e fissare il proprio orizzonte nel futuro. E' il tempo di un nuovo inizio che non può, quindi, vivere soltanto sugli e degli uomini del passato.
E' tempo per chi ha ricevuto tanto dal Partito Democratico di mettersi al servizio di una nuova generazione di dirigenti e militanti che hanno la voglia e l'entusiasmo di cimentarsi con la politica. Molti di loro, infatti, hanno già dimostrato nel corso di questa difficile campagna elettorale di voler bene a questa comunità, candidandosi nella nostra lista. Però non basta.
Il PD locale deve guardare con attenzione e capacità di discernimento alla società gravinese per comprenderla e poterne, quindi, determinare le sorti per un migliore avvenire.
Non controllare spazi, ma aprirne. Si tratta di far circolare le capacità, l'intelligenza, le abilità di cui le persone sono state dotate. Liberare i talenti è l'inizio del cambiamento. Per cui il partito non sta chiuso nel suo circolo; incontra e ascolta: cittadini, sindacati, imprenditori, associazioni di categoria, associazioni professionali, associazioni culturali, terzo settore, parrocchie, scuole, sanità…
Chi vuole entrare per dare una mano deve poterlo fare. Si tratta, in questo modo, di far incontrare bisogni e competenze.
E' il momento di spalancare le porte della nostra sede a nuove contaminazioni in linea e coerenti con i principi e i valori che ispirano l'azione del PD. Solo in questo modo potremo tornare ad onorare la storia del nostro Partito.
E' il momento per il Partito Democratico Gravina di avviare con ogni urgenza, compatibilmente con la programmazione nazionale, la nuova stagione congressuale al fine di dare la possibilità a tutti coloro i quali si sentono democratici di determinare la linea politica del circolo che, a nostro avviso, non può prescindere da quanto si è in precedenza esposto.
E' il momento di non scoraggiarsi perché "è di notte che è meraviglioso attendere la luce". Siamo certi che la notte passerà e sarà davvero un nuovo inizio per tutta la nostra comunità.
Viva il Partito Democratico, viva i democratici.
Quella del 12 giugno scorso è una sconfitta elettorale chiara, netta e senza appello. Un dato incontrovertibile che nessuna discussione sulle responsabilità può ribaltare.
La nostra proposta politica, in continuità con il recente passato, è stata giudicata insufficiente dagli elettori. Crediamo, pertanto, che il risultato del PD sia stato deludente e al di sotto delle nostre aspettative e possibilità.
Siamo convinti che le ragioni della secca sconfitta siano principalmente da individuare nella "dismissione" del circolo locale del PD. Un circolo, infatti, che deve essere rianimato, ritrovando una propria autonomia, al fine di evitare che esso rappresenti una mera appendice dei suoi amministratori.
Il PD deve tornare ad essere una comunità che si incontra, discute e decide. Una comunità che vuole stare con i piedi nel presente e fissare il proprio orizzonte nel futuro. E' il tempo di un nuovo inizio che non può, quindi, vivere soltanto sugli e degli uomini del passato.
E' tempo per chi ha ricevuto tanto dal Partito Democratico di mettersi al servizio di una nuova generazione di dirigenti e militanti che hanno la voglia e l'entusiasmo di cimentarsi con la politica. Molti di loro, infatti, hanno già dimostrato nel corso di questa difficile campagna elettorale di voler bene a questa comunità, candidandosi nella nostra lista. Però non basta.
Il PD locale deve guardare con attenzione e capacità di discernimento alla società gravinese per comprenderla e poterne, quindi, determinare le sorti per un migliore avvenire.
Non controllare spazi, ma aprirne. Si tratta di far circolare le capacità, l'intelligenza, le abilità di cui le persone sono state dotate. Liberare i talenti è l'inizio del cambiamento. Per cui il partito non sta chiuso nel suo circolo; incontra e ascolta: cittadini, sindacati, imprenditori, associazioni di categoria, associazioni professionali, associazioni culturali, terzo settore, parrocchie, scuole, sanità…
Chi vuole entrare per dare una mano deve poterlo fare. Si tratta, in questo modo, di far incontrare bisogni e competenze.
E' il momento di spalancare le porte della nostra sede a nuove contaminazioni in linea e coerenti con i principi e i valori che ispirano l'azione del PD. Solo in questo modo potremo tornare ad onorare la storia del nostro Partito.
E' il momento per il Partito Democratico Gravina di avviare con ogni urgenza, compatibilmente con la programmazione nazionale, la nuova stagione congressuale al fine di dare la possibilità a tutti coloro i quali si sentono democratici di determinare la linea politica del circolo che, a nostro avviso, non può prescindere da quanto si è in precedenza esposto.
E' il momento di non scoraggiarsi perché "è di notte che è meraviglioso attendere la luce". Siamo certi che la notte passerà e sarà davvero un nuovo inizio per tutta la nostra comunità.
Viva il Partito Democratico, viva i democratici.