Elezioni, Primavera Popolare si prepara ad un nuovo percorso

Comunicato del gruppo consiliare del movimento politico

sabato 29 gennaio 2022 12.43
"Iniziare un nuovo cammino spaventa. Ma dopo ogni passo che percorriamo ci rendiamo conto di come era pericoloso rimanere fermi."

Con questa frase di Roberto Begnigni si apre il comunicato stampa del gruppo consiliare di Primavera Popolare composto da Ignazio Lovero e Ezio Simone che intende contribuire al dibattito sulle prossime elezioni amministrative e sul percorso che il movimento politico intende intraprendere. Il comunicato prosegue così:

"Oggigiorno, in un periodo in cui è sempre più elevata e profonda la sfiducia dei cittadini nei confronti della politica, si impone una profonda revisione del governare e del saper governare. Infatti, prescindendo dai colori e dai simboli, oggi la politica fattivamenti risulta essere molto lontana dai bisogni reali della comunità, distante dai "sentimenti collettivi".

E allora risulta doveroso rimettere il cittadino al centro della proposta politica. Disegnare un'idea di città che si basi sulla partecipazione, sulla condivisione di visioni lungimiranti, ritrovandosi sui valori dello stare insieme, del confronto. Abbiamo avuto in questi anni la possibilità di rappresentare la comunità da uomini liberi, con coraggio. E con orgoglio abbiamo provato ad indicare all'interno del luogo della cultura gravinese, la Fondazione Ettore Pomarici Santomasi, l'ex soprintendente al polo museale pugliese, figura di alto profilo e distante dal controllo dei "capibastoni"; con caparbietà abbiamo fatto sì che sulla zona industriale si desse finalmente, dopo anni, la possibilità agli imprenditori di trasformare il proprio diritto di superficie del suolo ove nasce e fiorisce la propria attività imprenditoriale, in diritto di proprietà; con temerarietà abbiamo difeso il patrimonio dell'Ente Comunale facendo adeguare canoni per la conduzione di terreni e masserie pubbliche, gestite sine titulo per una moltitudine di anni. Abbiamo lottato per definirne il rientro in possesso; ci siamo adoperati affinchè gli uffici comunali si imponessero per il rispetto dei regolamenti inerenti al rifacimento del manto stradale, dopo la loro manomissione da parte delle aziende si servizi e sottoservizi; con impegno e dedizione abbiamo studiato e proposto emendamenti nei vari bilanci di previsione come l'istituzione del "bilancio partecipativo", la riduzione del compenso degli organi politici, l'istituzione dell'ufficio SIC per il Bosco Difesa Grande, la promozione di concorsi di idee. Per i piani strategici della città. Abbiamo formulato proposte per il rilancio dell'ex mercato sito in via Genova, per l'adeguamento, la revisione e la nuova previsione di segnaletica nel centro storico, all'interno del centro abitato e presso la zona P.I.P. Non è mancato il fulgido interesse nel creare le condizioni atte a favorire l'insediamento di nuove attività commerciali nel centro storico, sempre meno popolato; abbiamo elaborato proposte mosse dal desiderio di dare lustro alla città mediante la promozione di uno o più prodotti agroalimentari locali.

Va anche detto che non è mai mancato il nostro sostegno quando c'era da rimboccarsi le maniche, interessare le associazioni di categoria per la produzione di proposte per il rilancio dell'economia locale in piena pandemia da sottoporre all'amministrazione tutta, o quando c'erano da approvare punti strategici per lo sviluppo dell'economia della città o favorire mozioni come plastic free. Non ci siamo risparmiati ed abbiamo espresso tutta la nostra disapprovazione quando chi amministrava risultava essere lontano ed avulso rispetto ai bisogni cittadini e delle problematiche della polis, quando ci sono stati forniti rendiconti poco chiari e trasparenti, nel tentativo di celare una gestione tutt'altro che prospera della Fiera di S. Giorgio. Quando non si riconosceva il merito. Quando è stato aspramente soffocato il sano dibattito democratico, spesso ingiustificatamente eluso, mentre nel frattempo entravano in scena i teatrini e giochi della (mala) politica, tutta fondata dagli "equilibrismi interessati".

E dunque quando il centro chiama, il centro risponde, unendosi convintamente alla disponibilità di forze moderate e civiche che hanno espresso nei giorni scorsi il comune desiderio di confrontarsi pubblicamente. Siamo fermamente convinti che sia giunto il tempo del coraggio per determinare quel cambiamento radicale che porti la politica alla progettazione della città del futuro, quella che vogliamo continuare ad amare e nella quale vogliamo continuare a vivere, rendendola più bella e più prospera. Affinchè tutto questo sia possibile, è necessario ripartire tutti insieme, muovendoci nella stessa direzione. Con il coraggio e la determinazione che ci hanno costantemente accompagnati sinora, dettando la direzione dei nostri passi... "