Emergenza cinghiali, la Regione cerca soluzioni
Prossimamente tavolo tecnico con i ministeri dell'ambiente e dell'agricoltura
venerdì 15 gennaio 2016
8.48
L'emergenza cinghiali sta diventando un vero e proprio allarme per l'Alta Murgia con un numero sempre maggiore di esemplari, anche di grossa taglia, avvistati nei pressi dei centri abitati e che stanno diventando un pericolo costante per gli automobilisti. Dopo le tante interrogazioni presentate dai consiglieri regionali, ultima in ordine di tempo quella del consigliere Damascelli, dall'assessorato all'ambiente giungono le prime risposte.
E' proprio l'assessore Leo Di Gioia che rispondendo alle interpellanze ha illustrato l'attività della Giunta regionale per governare questo fenomeno: "Abbiamo dotato il bilancio di risorse necessarie per l'Osservatorio faunistico, perché possa attrezzarsi di quelle disponibilità che, poi, consentiranno di fare studi e monitoraggi propedeutici a tutte le eventuali iniziative che, a legislazione invariata, si possono immaginare".
Inoltre, il responsabile all'agricoltura assicura di aver invitato i delegati della Città Metropolitana di Bari ad una riunione specifica per capire quali sono le tematiche che, per esempio, hanno impedito nei mesi passati l'utilizzo delle risorse che la Regione Puglia ha destinato alle attività, ad esempio, di ripopolamento e come e se intende procedere ai corsi per i selecontrollori.
"Contemporaneamente, a livello nazionale – aggiunge il delegato - il Ministero dell'agricoltura ha attivato un tavolo congiunto con il Ministero dell'ambiente, incardinato presso la Conferenza Stato-Regioni, nel quale si stanno discutendo le eventuali modifiche legislative nazionali che sarebbero, ovviamente, la soluzione reale al problema, fatto salvo che si riesca a trovare un documento condiviso da votare e che si riesca anche ad incontrare quella sensibilità ambientalista e animalista che è molto forte a livello parlamentare".
"L'intenzione è quella di valutare nel prossimo mese il lavoro del tavolo nazionale, riconvocare il tavolo regionale per chiudere la questione delle proposte che possiamo produrre e dare seguito a questa convenzione, dalla quale aspettiamo risultati importanti, che confortino una sensazione di tutti e cioè che la popolazione dei cinghiali in particolare, ma in generale di questi animali selvatici, sia assolutamente in eccesso rispetto alle capacità ecosostenibili dell'ambiente e del sistema di convivenza con le persone e che si debbano adottare gli atti conseguenti".
E' proprio l'assessore Leo Di Gioia che rispondendo alle interpellanze ha illustrato l'attività della Giunta regionale per governare questo fenomeno: "Abbiamo dotato il bilancio di risorse necessarie per l'Osservatorio faunistico, perché possa attrezzarsi di quelle disponibilità che, poi, consentiranno di fare studi e monitoraggi propedeutici a tutte le eventuali iniziative che, a legislazione invariata, si possono immaginare".
Inoltre, il responsabile all'agricoltura assicura di aver invitato i delegati della Città Metropolitana di Bari ad una riunione specifica per capire quali sono le tematiche che, per esempio, hanno impedito nei mesi passati l'utilizzo delle risorse che la Regione Puglia ha destinato alle attività, ad esempio, di ripopolamento e come e se intende procedere ai corsi per i selecontrollori.
"Contemporaneamente, a livello nazionale – aggiunge il delegato - il Ministero dell'agricoltura ha attivato un tavolo congiunto con il Ministero dell'ambiente, incardinato presso la Conferenza Stato-Regioni, nel quale si stanno discutendo le eventuali modifiche legislative nazionali che sarebbero, ovviamente, la soluzione reale al problema, fatto salvo che si riesca a trovare un documento condiviso da votare e che si riesca anche ad incontrare quella sensibilità ambientalista e animalista che è molto forte a livello parlamentare".
"L'intenzione è quella di valutare nel prossimo mese il lavoro del tavolo nazionale, riconvocare il tavolo regionale per chiudere la questione delle proposte che possiamo produrre e dare seguito a questa convenzione, dalla quale aspettiamo risultati importanti, che confortino una sensazione di tutti e cioè che la popolazione dei cinghiali in particolare, ma in generale di questi animali selvatici, sia assolutamente in eccesso rispetto alle capacità ecosostenibili dell'ambiente e del sistema di convivenza con le persone e che si debbano adottare gli atti conseguenti".