Emergenza cinghiali, prorogati i termini per la manifestazione di interesse

Scadenza al 4 giugno prima di dare avvio alle attività di cattura

venerdì 18 maggio 2018
Prorogati sino al prossimo 4 giugno i termini per la presentazione delle domande di partecipazione alla "Manifestazione di interesse per operatori agricoli disponibili alla concessione in uso di aree agricole di proprietà per recinti di cattura dei cinghiali".

La proroga è stata disposta dal direttore del Parco Nazionale dell'Alta Murgia. Il bando prevede il coinvolgimento degli operatori agricoli disponibili alla concessione in uso di aree agricole di proprietà per i recinti di cattura cinghiali con cui si da il via ad un nuovo modello di cooperazione integrata nella individuazione, segnalazione ed eventuale cattura dei cinghiali in quanto proprio a carico degli agricoltori sono stati prodotti i maggiori danni.
Come già comunicato l'Ente ha chiesto il coinvolgimento di tutte le componenti istituzionali interessate, a partire dalla Regione Puglia dove già sono stati attivati incontri e tavoli di lavoro tecnici per avviare le altre fasi del nuovo approccio strategico approvato dall'Ente che consistono nell'avviare la procedura di regolamentazione ed eventuale ampliamento delle Aree Contigue del Parco dove è possibile come indicato dall' ISPRA esercitare la caccia nelle forme previste dalla Legge n. 157/92 (legge sulla caccia) attraverso la modulazione della pressione venatoria sul Cinghiale in funzione dello status delle popolazioni presenti nell'area protetta e nell'area contigua e delle scelte gestionali assunte dall'Ente gestore; lo svolgimento della gestione venatoria per i residenti dell'area protetta, secondo regole che consentano un effettivo uso sostenibile delle popolazioni di Cinghiale con modalità, tempi e tecniche adeguati e che tengano conto anche degli effetti collaterali dell'attività venatoria (ATC del Parco).

Inoltre l'Ente intende adottare una strategia nazionale di gestione del Cinghiale concordata tra ANCI e FEDERPARCHI, pur nel rispetto delle differenti finalità istitutive, che risulti basata su un'opportuna armonizzazione e coordinamento degli interventi che si eseguono nelle aree protette, nelle aree contigue, negli ambiti pubblici e privati di caccia nel rispetto delle vigenti leggi in materia.

Infine si intende adottare, sulla scorta dei precedenti punti, le migliori e più efficaci azioni urgenti di contenimento della specie (selecontrollo, cattura, prevenzione) sulla scorta delle buone pratiche nelle Aree protette Italiane da armonizzare in base alle caratteristiche dei territori per poi impegnare la Regione Puglia ad accordi e intese con le Aree Protette per l'attivazione di FILIERE CORTE per la valorizzazione e certificazione delle carni da cinghiale nella ristorazione e trasformazione manifatturiera locale con la partecipazione delle ASL e dei nuovi modelli di macellazione non cruenti.