Emergenza profughi, subito una riunione politica
Maria Ariani sollecita il sindaco
venerdì 18 marzo 2016
9.03
Sono due, sebbene molto diverse tra loro le questioni che la consigliera comunale Maria Ariani ha sottoposto all'attenzione del primo cittadino Alesio Valente chiedendo l'intervento di quest'ultimo.
la prima istanza riguarda il fronte della sicurezza con l'imminente arrivo di una nuova emergenza profughi con un numero di arrivi che tocca le 150.000 persone in cerca di assistenza.
"precisando che non si tratta di razzismo – scrive la consigliera – ritengo che le decisioni su come gestire questa nuova ondata di profughi non possano essere lasciate alla discrezione delle cooperative di accoglienza in un territorio come il nostro che al momento si presenta carente in termini di sicurezza, accoglienza, lavoro e benessere economico".
Di qui la richiesta di ponderare gli arrivi e di veicolare eventuali decisioni attraverso la collaborazione tra amministrazione comunale e altre istituzioni "senza accontentare chi dei profughi si occupa solo per convenienze economiche scaricando problemi e disagi sulla comunità gravinese".
E al fine di non farsi trovare impreparati la consigliera Ariani chiede con un urgenza una riunione politica per discutere la questione in maniera tale da programmare gli interventi di aiuto prestando attenzione alle famiglie gravinesi che hanno bisogno di aiuto e "in misura proporzionata" ai profughi .
L'altra questione posta dalla consigliera denuncia i disagi che alcuni cittadini gravinesi stanno subendo a seguito della sospensione del servizio di cardiologia presso il vecchio ospedale di Gravina.
Per questioni poco chiare l'azienda sanitaria avrebbe sospeso le visite lasciando i cittadini in balia di lunghe liste di attesa. "A quanto apre a Gravina è ventato ammalarsi" incalza la consigliera chiedendo al sindaco d intervenire presso la Asl per chiedere la riattivazione del servizio.
la prima istanza riguarda il fronte della sicurezza con l'imminente arrivo di una nuova emergenza profughi con un numero di arrivi che tocca le 150.000 persone in cerca di assistenza.
"precisando che non si tratta di razzismo – scrive la consigliera – ritengo che le decisioni su come gestire questa nuova ondata di profughi non possano essere lasciate alla discrezione delle cooperative di accoglienza in un territorio come il nostro che al momento si presenta carente in termini di sicurezza, accoglienza, lavoro e benessere economico".
Di qui la richiesta di ponderare gli arrivi e di veicolare eventuali decisioni attraverso la collaborazione tra amministrazione comunale e altre istituzioni "senza accontentare chi dei profughi si occupa solo per convenienze economiche scaricando problemi e disagi sulla comunità gravinese".
E al fine di non farsi trovare impreparati la consigliera Ariani chiede con un urgenza una riunione politica per discutere la questione in maniera tale da programmare gli interventi di aiuto prestando attenzione alle famiglie gravinesi che hanno bisogno di aiuto e "in misura proporzionata" ai profughi .
L'altra questione posta dalla consigliera denuncia i disagi che alcuni cittadini gravinesi stanno subendo a seguito della sospensione del servizio di cardiologia presso il vecchio ospedale di Gravina.
Per questioni poco chiare l'azienda sanitaria avrebbe sospeso le visite lasciando i cittadini in balia di lunghe liste di attesa. "A quanto apre a Gravina è ventato ammalarsi" incalza la consigliera chiedendo al sindaco d intervenire presso la Asl per chiedere la riattivazione del servizio.