Emergenza sicurezza a Gravina?

La denuncia di Confcommercio e Confesercenti. "E' uno scempio al quale assistiamo impotenti".

martedì 3 settembre 2013 15.15
A cura di Antonella Testini
E' emergenza sicurezza a Gravina?

Solo domenica l'ultimo atto di folle e inspiegabile violenza ai danni di due giovani gravinesi finiti tra la grinfie del solito branco. L'ennesimo episodio di un lungo rosario di fattacci: strade e monumenti rovinati, scuole prese d'assalto, zona industriale ridotta ad una grande discarica di bottiglie e mozziconi di sigarette, quando va bene. E nemmeno il centro storico è rimasto immune dalle scorrazzate più o meno goliardiche di mezza estate. Del resto, non è difficile imbattersi in gruppi di ragazzini che passeggiano nervosamente per la città, offendono chiunque gli passi a tiro e sfogando la propria noia su qualsiasi cosa gli sembri utile a tenerli occupati per un po': la scalinata della cattedrale, il ponte acquedotto, una scuola isolata, un cucciolo di cane impaurito o un giovanotto solo che si è permesso di rimproverarli.

E' nei loro riguardi, adesso, che alzano la voce le associazioni di categoria. "Questi giovanotti sono incontrollabili", sbotta Michele Capone, presidente della Confcommercio gravinese. "Sono tanti, strafottenti e pericolosi". E racconta di numerosi episodi che si verificano non solo nell'area artigianale, ma anche in altre zone della città: "Bisogna fermarli questi ragazzi, servono pene esemplari". Aggiunge: "Pensavamo che una soluzione potesse essere l'ordinanza anti alcool, ma ad oggi non abbiamo ottenuto i risultati sperati, visto che fatta l'ordinanza mancano i controllori che la faccino rispettare". Del resto, se l'amministrazione comunale non ha soldi per installare il sistema di video sorveglianza, le forze dell'ordine non hanno uomini e mezzi per intensificare i controlli e in realtà non hanno nemmeno la legge dalla loro parte che gli consenta di inchiodare alle proprie responsabilità coloro che ostinatamente continuiamo a chiamare "ragazzini", cos'altro pretendere?

Dello stesso avviso anche Oronzo Rifino della Confesercenti che rimarca quanto già detto nelle settimane scorse. "Già all'inizio dell'estate abbiamo chiesto al sindaco di convocare un incontro con le forze dell'ordine e le associazioni di categoria per parlare di ordine pubblico perché la situazione è davvero grave. Stiamo assistendo impotenti al verificarsi di numerosi episodio più o meno preoccupanti, dagli atti vandalici nei confronti del patrimonio sino alle rapine ai danni dei commercianti, per finire alle aggressioni personali alla gente che tenta di reagire. Mi avevano invitato a non creare allarmismi, ma non ha senso fare finta di nulla".

Anche Rifino punto il dito contro le bande dei minori, ma poi fa un passo indietro per un mea culpa da condividere con il mondo degli adulti e in modo particolare con l'amministrazione comunale: "Dobbiamo essere sinceri e dirci con chiarezza che se da una parte questi ragazzi sono maleducati e anche vero che sono soprattutto annoiati e alla ricerca di un modo per passare la giornata". Nessuna giustificazione per loro, ma solo un sollecito al Comune "a voler creare nuove occasioni di incontro e soprattutto di svago per i nostri giovani, occasioni che siano momenti educativi". Perchè al momento "non c'è nulla. Ufficialmente abbiamo un assessorato alle politiche giovanili ma in pratica non si muove nulla, non c'è un programma e non ci sono alternative per i nostri ragazzi. Non abbiamo più notizie dell'assessorato allo sport e francamente anche gli eventi culturali, per quanto importanti e di pregio, sono distanti dalle esigenze dei nostri ragazzi. Urge cambiare registro".