Enaip: Lavoratori senza stipendio da 15 mesi
Vendola: denunceremo l'ente alle autorità competenti. Sindacati in rivolta
mercoledì 2 maggio 2012
19.31
Scene di ordinaria disperazione. Dopo anni di promesse e di rinvii i lavoratori dell'Enaip, l'ente di formazione professionale riconosciuto dalla Regione Puglia, sono oramai allo stremo delle forze: senza stipendio da 15 mesi e senza una spiegazione plausibile da parte dei responsabili dell'ente. Alla vigilia della festa dei lavoratori, un impiegato si è barricato in un ufficio della sede di via De Bellis sistemandosi sul parapetto di una finestra al primo piano, per richiamare l'attenzione sul suo stato di indigenza e costringere le istituzioni ad intervenire : "Ho 51 anni e mi faccio ancora mantenere da mia madre. L'Enaip non ci paga da 15 mesi e siamo alla disperazione - ha urlato ieri l'uomo alla vista dei militari che lo invitavano ad aprire le la porta - Io voglio i miei stipendi. Ho lavorato per 15 mesi e li voglio. È da 20-22 anni che lavoro per l'Enaip. Qui dicono che la colpa è della Regione. Ma è dell'uno e dell'altro, comunque io non mi muovo da qui. Ho lavorato e voglio i miei soldi" .
Nella stessa situazione di Giuseppe si trovano altri 220 formatori professionali che da giorni manifestano, anche con l'occupazione della sede. Nonostante sul posto siano intervenuti carabinieri e vigili del fuoco, l'impiegato ha continuato la protesta rifiutando di aprire la porta almeno sino a quando non è intervenuto l'assessore regionale Nicola Fratoianni che ha accompagnato il lavoratore presso la presidenza della regione Puglia per un incontro con il governatore Vendola.
Al termine del confronto il governatore ha attaccato duramente l'ente di formazione: "La Regione ha pagato quello che doveva ma i soldi non sono andati ai dipendenti. Ora porterò le carte alle autorità competenti affinché si indaghi sulla vicenda". L'ultima tranche versata all'ente è di 2,2 milioni pagata a dicembre scorso.
"L'Enaip ha accumulato 40 milioni di debiti - spiega il segretario regionale della Cisl scuola, Franco Craca - noi ne chiediamo la chiusura affinché i lavoratori possano essere sistemati in altri enti. Esistono già dei protocolli d'intesa siglati in Regione, ma perché siano rispettati l'Enaip deve chiudere. Per paradosso, poi, la Provincia ha nella disponibilità di cassa soldi da stornare all'Enaip, ma non è possibile versare questo danaro perché l'ente di formazione non ha il Durc, il documento unico di regolarità contributiva".
Gravinalife in collaborazione con L'Altravoce ha seguito la protesta e raccolto le dichiarazioni del governatore Vendola, on line a breve.
Nella stessa situazione di Giuseppe si trovano altri 220 formatori professionali che da giorni manifestano, anche con l'occupazione della sede. Nonostante sul posto siano intervenuti carabinieri e vigili del fuoco, l'impiegato ha continuato la protesta rifiutando di aprire la porta almeno sino a quando non è intervenuto l'assessore regionale Nicola Fratoianni che ha accompagnato il lavoratore presso la presidenza della regione Puglia per un incontro con il governatore Vendola.
Al termine del confronto il governatore ha attaccato duramente l'ente di formazione: "La Regione ha pagato quello che doveva ma i soldi non sono andati ai dipendenti. Ora porterò le carte alle autorità competenti affinché si indaghi sulla vicenda". L'ultima tranche versata all'ente è di 2,2 milioni pagata a dicembre scorso.
"L'Enaip ha accumulato 40 milioni di debiti - spiega il segretario regionale della Cisl scuola, Franco Craca - noi ne chiediamo la chiusura affinché i lavoratori possano essere sistemati in altri enti. Esistono già dei protocolli d'intesa siglati in Regione, ma perché siano rispettati l'Enaip deve chiudere. Per paradosso, poi, la Provincia ha nella disponibilità di cassa soldi da stornare all'Enaip, ma non è possibile versare questo danaro perché l'ente di formazione non ha il Durc, il documento unico di regolarità contributiva".
Gravinalife in collaborazione con L'Altravoce ha seguito la protesta e raccolto le dichiarazioni del governatore Vendola, on line a breve.