Ennesimo stop all'assistenza specialistica per gli alunni con disabilità
Nuova denuncia del consigliere Mario Conca
giovedì 15 settembre 2016
"Come ogni anno ci risiamo, la scuola ricomincia e i bambini che hanno bisogno di assistenza specialistica sono abbandonati a sé stessi, con grave disagio per gli stessi, per gli assistenti, per le loro famiglie e per il resto della classe". Questa la denuncia del consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Mario Conca che spiega come le cause di questo disservizio siano sia di tipo giuridico, dal momento che la Regione ha avocato a sé le deleghe per l'assistenza specialistica senza tuttavia avere una struttura di coordinamento adeguata, che di tipo finanziario: si è infatti ancora in attesa dei fondi ministeriali per il gruppo H, quello degli assistenti specialisti, che non arriveranno prima di 2 o 3 mesi. Il consigliere pentastellato chiede l'intervento duplice della Regione affinché sottoscriva una convenzione con le ex Province che fino ad oggi hanno gestito il servizio e anticipi i 350.000 euro affinché i piccoli studenti possano ricevere la necessaria assistenza.
"Sembra che nessuno sappia che a settembre cominci la scuola, come se arrivasse inaspettata, incredibile - dichiara Conca - Quest'anno, assistiamo al solito rimpallo delle competenze e delle responsabilità, visto che le problematiche, oltre che di natura giuridica, sono finanziarie. Con la legge 9/2016 la Regione Puglia ha avocato a sé le deleghe per l'assistenza specialistica senza però avere una struttura ed un coordinamento, pertanto, la città metropolitana, non avendo più la competenza, deve essere autorizzata. Per superare l'impasse - spiega il consigliere regionale gravinese - c'è bisogno dunque che la Regione prepari uno schema di convenzione da sottoscrivere con chi si è occupato, anche se a singhiozzo, del servizio fino all'anno scolastico passato, cosicché, con la formula dell'avvalimento, le ex Province possano essere titolate a rappresentarla".
Più difficilmente risolvibile la situazione di mancanza di fondi dal momento che se la città metropolitana non otterrà i fondi non potrà attivare i servizi alle persone. "Gli unici servizi che potranno partire ad ottobre - commenta Conca - o quantomeno così mi fu comunicato dalla dottoressa Lallone qualche giorno fa, sono quelli della comunicazione ed il trasporto". Per i 350 specialisti nelle classi, invece, ci sarebbe bisogno di fondi aggiuntivi. I denari ministeriali di cui al comma 947 devono però essere prima registrati alla Corte dei conti, dopodiché saranno trasferiti e successivamente potranno essere utilizzati dal coordinamento, tempo stimato 2 o 3 mesi".
"A questo punto l'unico soluzione per partire ad ottobre, ed è già tardi visto che la scuola è iniziata, al fine di garantire un servizio essenziale, sarebbe che la Regione anticipasse la somma di 350 mila euro per il funzionamento - insiste Conca che spiega di aver già provato a contattare telefonicamente la dirigente Candela senza ricevere risposta.
"Proverò a scrivere alla Giunta tutta - conclude - con preghiera di attivarsi immediatamente, perché in queste ore di svago fieristico si stanno consumando drammi familiari che inevitabilmente stanno minando il benessere psicofisico di genitori, studenti e assistenti. Ci sono mamme infatti, che sollecitate dalle insegnanti di sostegno, si stanno pagando l'assistenza specialistica che una politica insensibile gli nega".
"Sembra che nessuno sappia che a settembre cominci la scuola, come se arrivasse inaspettata, incredibile - dichiara Conca - Quest'anno, assistiamo al solito rimpallo delle competenze e delle responsabilità, visto che le problematiche, oltre che di natura giuridica, sono finanziarie. Con la legge 9/2016 la Regione Puglia ha avocato a sé le deleghe per l'assistenza specialistica senza però avere una struttura ed un coordinamento, pertanto, la città metropolitana, non avendo più la competenza, deve essere autorizzata. Per superare l'impasse - spiega il consigliere regionale gravinese - c'è bisogno dunque che la Regione prepari uno schema di convenzione da sottoscrivere con chi si è occupato, anche se a singhiozzo, del servizio fino all'anno scolastico passato, cosicché, con la formula dell'avvalimento, le ex Province possano essere titolate a rappresentarla".
Più difficilmente risolvibile la situazione di mancanza di fondi dal momento che se la città metropolitana non otterrà i fondi non potrà attivare i servizi alle persone. "Gli unici servizi che potranno partire ad ottobre - commenta Conca - o quantomeno così mi fu comunicato dalla dottoressa Lallone qualche giorno fa, sono quelli della comunicazione ed il trasporto". Per i 350 specialisti nelle classi, invece, ci sarebbe bisogno di fondi aggiuntivi. I denari ministeriali di cui al comma 947 devono però essere prima registrati alla Corte dei conti, dopodiché saranno trasferiti e successivamente potranno essere utilizzati dal coordinamento, tempo stimato 2 o 3 mesi".
"A questo punto l'unico soluzione per partire ad ottobre, ed è già tardi visto che la scuola è iniziata, al fine di garantire un servizio essenziale, sarebbe che la Regione anticipasse la somma di 350 mila euro per il funzionamento - insiste Conca che spiega di aver già provato a contattare telefonicamente la dirigente Candela senza ricevere risposta.
"Proverò a scrivere alla Giunta tutta - conclude - con preghiera di attivarsi immediatamente, perché in queste ore di svago fieristico si stanno consumando drammi familiari che inevitabilmente stanno minando il benessere psicofisico di genitori, studenti e assistenti. Ci sono mamme infatti, che sollecitate dalle insegnanti di sostegno, si stanno pagando l'assistenza specialistica che una politica insensibile gli nega".