Eolico, i grillini interrogano il Municipio sul ristoro della società
Valente risponde e annuncia il rifacimento del sottopasso Madonna delle Grazie
lunedì 23 marzo 2015
16.13
Che fine ha fatto il ristoro della Nuova Energia? Somme e percentuali sono state definite?
Il Movimento Cinque Stelle torna a interrogare Palazzo di città per capire se quanto stabilito dalla convenzione tra Comune e Nuova energia, ovvero che "entro il 31 gennaio di ciascun anno successivo a quello di produzione, il comune di Gravina deve comunicare per iscritto alla Società proprietaria del parco eolico l'alternativa prescelta per l'erogazione del ristoro economico" sia stato portato a termine.
E se comunque " la società ha provveduto a bonificare la somma a noi spettante".
La convenzione sottoscritta nel 2013 tra Palazzo di città e la società Nuova energia, al termine di un lungo percorso avviato già dall'amministrazione Divella, prevedeva misure compensative a favore del Comune di Gravina "pari a 1,5 % dei proventi al netto dalla valorizzazione dell'energia elettrica prodotta annualmente dalle turbine". Oppure una percentuale del 3% complessivi degli incentivi applicabili, maggiorati degli importi dovuti per tributi, tasse e imposizioni comunali di qualsiasi tipo.
Le modalità di pagamento, sempre secondo la convenzione, sarebbero state dettate dal Municipio alla società entro e non oltre il 31 gennaio di ogni anno. In caso di mancata comunicazione la società dovrà applicare "l'alternativa economicamente più vantaggiosa per l'Ente municipale" e provvedere all'erogazione delle somme entro il 1 marzo di ogni anno.
Di qui ecco le richieste del Movimento Cinque Stelle che chiede di sapere se il ristoro pattuito sia stato effettivamente pagato. "Soprattutto – continuano gli attivisti - gradiremmo sapere se la stima che avevate fatto di 850 mila euro l'anno, è stata confermata nei fatti. Relativamente alla sponsorizzazione di cui all'articolo 12, approfittiamo per chiederle se la Società del vento ha effettivamente erogato il contributo che sappiamo essere stato destinato al rifacimento del campo sportivo".
Domande a cui risponde il primo cittadino, Alesio Valente, che fuori da polemiche ribadisce: "Innanzitutto era già stabilito che la somma erogata dalla Nuova energia al Comune sarebbe stata in ogni caso la più vantaggiosa. Con o senza comunicazione da parte dell'Ente. Nello specifico stamattina ha verificato che la società ha provveduto al pagamento della somma di 160.000 euro della Tosap ovvero la tassa per l'occupazione di suolo pubblico e contestualmente ho chiesto agli uffici di procurarmi l'intera documentazione per fare il punto della situazione".
Intanto la medesima convenzione stabilisce anche i rami di intervento per l'investimento delle somme erogare a favore del Municipio. Due in particolare ovvero lavori di tutela del territorio, sistemazione della viabilità, interventi di manutenzione, interventi di ristoro del danno ambientale causati dall'impianto, oppure opere di efficientemente energetico.
A tal proposito il primo cittadino annuncia che le somme erogate saranno utilizzate per il rifacimento del sottopasso della Madonna delle Grazie. "Compatibilmente con le opere che stanno partendo in questi giorni provvederemo a quantificare le somme che servono per la riqualificazione del sottopasso. Questa volta – prosegue Valente - non ci limiteremo a dare una rinfrescata ai muri, cosa che abbiamo già fatto ma evidentemente con scarsi risultati, ma stiamo programmando opere strutturali per risolvere la questione del sottopasso una volta e per tutte".
Il Movimento Cinque Stelle torna a interrogare Palazzo di città per capire se quanto stabilito dalla convenzione tra Comune e Nuova energia, ovvero che "entro il 31 gennaio di ciascun anno successivo a quello di produzione, il comune di Gravina deve comunicare per iscritto alla Società proprietaria del parco eolico l'alternativa prescelta per l'erogazione del ristoro economico" sia stato portato a termine.
E se comunque " la società ha provveduto a bonificare la somma a noi spettante".
La convenzione sottoscritta nel 2013 tra Palazzo di città e la società Nuova energia, al termine di un lungo percorso avviato già dall'amministrazione Divella, prevedeva misure compensative a favore del Comune di Gravina "pari a 1,5 % dei proventi al netto dalla valorizzazione dell'energia elettrica prodotta annualmente dalle turbine". Oppure una percentuale del 3% complessivi degli incentivi applicabili, maggiorati degli importi dovuti per tributi, tasse e imposizioni comunali di qualsiasi tipo.
Le modalità di pagamento, sempre secondo la convenzione, sarebbero state dettate dal Municipio alla società entro e non oltre il 31 gennaio di ogni anno. In caso di mancata comunicazione la società dovrà applicare "l'alternativa economicamente più vantaggiosa per l'Ente municipale" e provvedere all'erogazione delle somme entro il 1 marzo di ogni anno.
Di qui ecco le richieste del Movimento Cinque Stelle che chiede di sapere se il ristoro pattuito sia stato effettivamente pagato. "Soprattutto – continuano gli attivisti - gradiremmo sapere se la stima che avevate fatto di 850 mila euro l'anno, è stata confermata nei fatti. Relativamente alla sponsorizzazione di cui all'articolo 12, approfittiamo per chiederle se la Società del vento ha effettivamente erogato il contributo che sappiamo essere stato destinato al rifacimento del campo sportivo".
Domande a cui risponde il primo cittadino, Alesio Valente, che fuori da polemiche ribadisce: "Innanzitutto era già stabilito che la somma erogata dalla Nuova energia al Comune sarebbe stata in ogni caso la più vantaggiosa. Con o senza comunicazione da parte dell'Ente. Nello specifico stamattina ha verificato che la società ha provveduto al pagamento della somma di 160.000 euro della Tosap ovvero la tassa per l'occupazione di suolo pubblico e contestualmente ho chiesto agli uffici di procurarmi l'intera documentazione per fare il punto della situazione".
Intanto la medesima convenzione stabilisce anche i rami di intervento per l'investimento delle somme erogare a favore del Municipio. Due in particolare ovvero lavori di tutela del territorio, sistemazione della viabilità, interventi di manutenzione, interventi di ristoro del danno ambientale causati dall'impianto, oppure opere di efficientemente energetico.
A tal proposito il primo cittadino annuncia che le somme erogate saranno utilizzate per il rifacimento del sottopasso della Madonna delle Grazie. "Compatibilmente con le opere che stanno partendo in questi giorni provvederemo a quantificare le somme che servono per la riqualificazione del sottopasso. Questa volta – prosegue Valente - non ci limiteremo a dare una rinfrescata ai muri, cosa che abbiamo già fatto ma evidentemente con scarsi risultati, ma stiamo programmando opere strutturali per risolvere la questione del sottopasso una volta e per tutte".