“Eppure volevamo salvarlo”… scrive la Dc
“Nulla ha chiesto la DC, nulla hanno chiesto i giovani consiglieri, solo di partecipare con entusiasmo e impegno alla crescita della città…”. "Al Sindaco va la colpa di non aver saputo essere il Sindaco di tutti"
giovedì 13 ottobre 2011
A parlare ora è la Dc di Gravina. Il prima, il dopo, il non fatto, le intimidazioni, i timori, le promesse…tutto questo in un lungo comunicato dalla conclusione che suona così: "Eppure volevamo salvarlo".
Un dopo elezioni coronato dalla perdita di ben quattro consiglieri comunali, poi "in pochissimo tempo una lista chiamata Giovani per Divella, molto vicina al PDL, decide di prendere le distanze per le stesse ragioni per le quali i suddetti giovani avevano deciso di allontanarsi dal PDL", così comincia la disfatta Divella, secondo le parole della Dc gravinese.
È la volta poi di Prezzano: "Il Sindaco fa una Giunta Comunale nella quale delega a tutto, ripeto a tutto l'Assessore Pino Prezzano, il quale si è mosso per tutta la durata dell'Amministrazione in modo autonomo, singolare, personale e senza un minimo confronto, senza una condivisione e per dirla tutta senza una informazione di tutto quello che egli faceva a nome dell'Amministrazione comunale di Gravina", questo quanto si legge nel comunicato a firma della DC.
Una paura però emerge: "Eravamo preoccupati e siamo fortemente preoccupati di perdere i finanziamenti dell'area vasta e anche su questa tematica silenzio assoluto, anzi forti dubbi, forti preoccupazioni forti perplessità, soprattutto nell'ultimo incontro nell'ambito del quale sono emerse notizie sbalorditive. Da sempre abbiamo cercato di dare priorità al programma che prevedeva la realizzazione delle strade dissestate, del rifacimento del mercato di via Genova, della piscina comunale, della sicurezza dei cittadini, del problema della raccolta dei rifiuti solidi urbani, dell'area vasta, dell'edilizia, dei cittadini che non possono arrivare a fine mese, del lavoro, dei disagiati, delle fasce deboli ecc.."
E ancora, "Nulla ha chiesto la DC…Pur tuttavia abbiamo cercato di salvare l'Amministrazione, senza chiedere nulla in cambio, senza ricatti, senza condizioni, senza la minima pretesa, così come è stato fatto per il bilancio".
Quanto alle responsabilità del dott. Divella, queste le parole che si leggono: "Al Sindaco va la colpa di non aver saputo essere il Sindaco di tutti e di non aver fermato in tempo coloro che si sono distinti per demeriti , al Sindaco va la colpa di non aver creduto nei giovani, al Sindaco va la colpa di non essere stato il garante di una coalizione che lo ha fortemente voluto. Al Sindaco va la colpa di essersi fidato molto di coloro che non lo volevano come Sindaco. Al Sindaco va comunque l'affetto e la gratitudine di aver messo la sua faccia, la sua credibilità.
Un dopo elezioni coronato dalla perdita di ben quattro consiglieri comunali, poi "in pochissimo tempo una lista chiamata Giovani per Divella, molto vicina al PDL, decide di prendere le distanze per le stesse ragioni per le quali i suddetti giovani avevano deciso di allontanarsi dal PDL", così comincia la disfatta Divella, secondo le parole della Dc gravinese.
È la volta poi di Prezzano: "Il Sindaco fa una Giunta Comunale nella quale delega a tutto, ripeto a tutto l'Assessore Pino Prezzano, il quale si è mosso per tutta la durata dell'Amministrazione in modo autonomo, singolare, personale e senza un minimo confronto, senza una condivisione e per dirla tutta senza una informazione di tutto quello che egli faceva a nome dell'Amministrazione comunale di Gravina", questo quanto si legge nel comunicato a firma della DC.
Una paura però emerge: "Eravamo preoccupati e siamo fortemente preoccupati di perdere i finanziamenti dell'area vasta e anche su questa tematica silenzio assoluto, anzi forti dubbi, forti preoccupazioni forti perplessità, soprattutto nell'ultimo incontro nell'ambito del quale sono emerse notizie sbalorditive. Da sempre abbiamo cercato di dare priorità al programma che prevedeva la realizzazione delle strade dissestate, del rifacimento del mercato di via Genova, della piscina comunale, della sicurezza dei cittadini, del problema della raccolta dei rifiuti solidi urbani, dell'area vasta, dell'edilizia, dei cittadini che non possono arrivare a fine mese, del lavoro, dei disagiati, delle fasce deboli ecc.."
E ancora, "Nulla ha chiesto la DC…Pur tuttavia abbiamo cercato di salvare l'Amministrazione, senza chiedere nulla in cambio, senza ricatti, senza condizioni, senza la minima pretesa, così come è stato fatto per il bilancio".
Quanto alle responsabilità del dott. Divella, queste le parole che si leggono: "Al Sindaco va la colpa di non aver saputo essere il Sindaco di tutti e di non aver fermato in tempo coloro che si sono distinti per demeriti , al Sindaco va la colpa di non aver creduto nei giovani, al Sindaco va la colpa di non essere stato il garante di una coalizione che lo ha fortemente voluto. Al Sindaco va la colpa di essersi fidato molto di coloro che non lo volevano come Sindaco. Al Sindaco va comunque l'affetto e la gratitudine di aver messo la sua faccia, la sua credibilità.