Ernesto Preziosi presenta il volume “La zingara del buon Dio”.
Dall’ ass. “Pensare Politicamente” un dibattito sul ruolo della donna nella Chiesa e nella società, sulla scia di Armida Barelli
lunedì 28 ottobre 2024
10.05
Si è svolto presso l'auditorium del chiostro di San Sebastiano l'incontro culturale dell'associazione "Pensare Politicamente" dove si è parlato della figura di Armida Barelli, personalità cruciale del cattolicesimo contemporaneo e cofondatrice dell'Università Cattolica.
A coordinare gli interventi il giornalista Gianpaolo Iacobini, mentre ad arricchire il dibattito la presenza di Ernesto Preziosi, autore di "La zingara del buon Dio. Armida Barelli, storia di una donna che ha cambiato un'epoca", oltre a Giuliva Di Berardino teologa e liturgista di rilevanza nazionale, che recentemente ha partecipato come relatrice ad un incontro tra il Papa e il collegio cardinalizio, sul tema donna nella Chiesa in rapporto al ministero.
Da una idea di Pina Lombardi del gruppo di lavoro di "Pensare Politicamente", una associazione presente sul territorio già da diversi anni che si pone come obbiettivo: "quello di elaborare, promuovere e diffondere una cultura, ispirata da una visione evangelica dell'uomo e della società e capace di rispondere alle esigenze di una più illuminata, creativa, partecipata presenza dei cristiani nella polis".
Una donna che ha sicuramente lasciato il segno nella storia, è stata Armida Barelli, raccontata nel volume inedito di Ernesto Preziosi, Presidente del Centro studi storici e sociali (Censes), docente a contratto di storia contemporanea presso l'Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo", già direttore delle pubbliche relazioni dell'Istituto Giuseppe Toniolo e vicepresidente nazionale dell'Azione Cattolica.
Nel corso dei suoi interventi, Preziosi ha raccontato come Armida Barelli (1882-1952) sia stata una personalità cruciale del cattolicesimo italiano contemporaneo. Armida ha vissuto in un tempo dove le donne potevano solamente scegliere tra il matrimonio e la vita religiosa, lei matura una scelta nuova: l'apostolato laicale in forma associata.
"La Barelli forma una generazione di donne che si spendono nel campo sociale, sindacale e politico, nella fase fondativa della democrazia in Italia. Favorisce un'emancipazione radicata nella scelta vocazionale e volta a rendere le donne protagoniste della propria esistenza, nella vita familiare e sociale".
Con padre Gemelli, Armida Barelli fonda l'Università Cattolica. Viene nominata da papa Pio XII vicepresidente dell'Azione Cattolica, promuove la Gioventù Femminile, che arriverà a contare 1.500.000 iscritte. Il 30 aprile 2022 è avvenuta, presso il duomo di Milano, la cerimonia di beatificazione di Armida Barelli.
Ad evidenziare l'importante ruolo dei laici e delle donne nel mondo della Chiesa, è stata la teologa e liturgista Giuliva Di Berardino, che ha avuto l'opportunità di partecipare quale esperta ad un incontro tra il Papa e il collegio cardinalizio sul tema della donna nella Chiesa in rapporto al ministero. La teologa definisce importante la funzione che la donna può assumere nella Chiesa e sottolinea come sia necessaria la preparazione, con parole chiavi come vocazione e formazione.
Non è mancato l'intervento di don Giuseppe Loizzo, parroco di San Sebastiano e padre spirituale del movimento "Pensare Politicamente". "Sforziamoci di far arrivare questi temi alle comunità"- ha detto don Loizzo.
"La Barelli è una donna super moderna; essere nella vocazione come cristiani significa essere sempre attuali". Questo è stato l'intervento conclusivo della professoressa Pina Lombardi, "avendo le radici cristiane, non bisogna reinventarsi per andare verso gli altri, bisogna essere semplicemente se stessi", sottolineando l'esempio dell'impegno religioso e laico di Armida Barelli.
A coordinare gli interventi il giornalista Gianpaolo Iacobini, mentre ad arricchire il dibattito la presenza di Ernesto Preziosi, autore di "La zingara del buon Dio. Armida Barelli, storia di una donna che ha cambiato un'epoca", oltre a Giuliva Di Berardino teologa e liturgista di rilevanza nazionale, che recentemente ha partecipato come relatrice ad un incontro tra il Papa e il collegio cardinalizio, sul tema donna nella Chiesa in rapporto al ministero.
Da una idea di Pina Lombardi del gruppo di lavoro di "Pensare Politicamente", una associazione presente sul territorio già da diversi anni che si pone come obbiettivo: "quello di elaborare, promuovere e diffondere una cultura, ispirata da una visione evangelica dell'uomo e della società e capace di rispondere alle esigenze di una più illuminata, creativa, partecipata presenza dei cristiani nella polis".
Una donna che ha sicuramente lasciato il segno nella storia, è stata Armida Barelli, raccontata nel volume inedito di Ernesto Preziosi, Presidente del Centro studi storici e sociali (Censes), docente a contratto di storia contemporanea presso l'Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo", già direttore delle pubbliche relazioni dell'Istituto Giuseppe Toniolo e vicepresidente nazionale dell'Azione Cattolica.
Nel corso dei suoi interventi, Preziosi ha raccontato come Armida Barelli (1882-1952) sia stata una personalità cruciale del cattolicesimo italiano contemporaneo. Armida ha vissuto in un tempo dove le donne potevano solamente scegliere tra il matrimonio e la vita religiosa, lei matura una scelta nuova: l'apostolato laicale in forma associata.
"La Barelli forma una generazione di donne che si spendono nel campo sociale, sindacale e politico, nella fase fondativa della democrazia in Italia. Favorisce un'emancipazione radicata nella scelta vocazionale e volta a rendere le donne protagoniste della propria esistenza, nella vita familiare e sociale".
Con padre Gemelli, Armida Barelli fonda l'Università Cattolica. Viene nominata da papa Pio XII vicepresidente dell'Azione Cattolica, promuove la Gioventù Femminile, che arriverà a contare 1.500.000 iscritte. Il 30 aprile 2022 è avvenuta, presso il duomo di Milano, la cerimonia di beatificazione di Armida Barelli.
Ad evidenziare l'importante ruolo dei laici e delle donne nel mondo della Chiesa, è stata la teologa e liturgista Giuliva Di Berardino, che ha avuto l'opportunità di partecipare quale esperta ad un incontro tra il Papa e il collegio cardinalizio sul tema della donna nella Chiesa in rapporto al ministero. La teologa definisce importante la funzione che la donna può assumere nella Chiesa e sottolinea come sia necessaria la preparazione, con parole chiavi come vocazione e formazione.
Non è mancato l'intervento di don Giuseppe Loizzo, parroco di San Sebastiano e padre spirituale del movimento "Pensare Politicamente". "Sforziamoci di far arrivare questi temi alle comunità"- ha detto don Loizzo.
"La Barelli è una donna super moderna; essere nella vocazione come cristiani significa essere sempre attuali". Questo è stato l'intervento conclusivo della professoressa Pina Lombardi, "avendo le radici cristiane, non bisogna reinventarsi per andare verso gli altri, bisogna essere semplicemente se stessi", sottolineando l'esempio dell'impegno religioso e laico di Armida Barelli.