Estorsione contro un imprenditore di Canosa. In una lettera: "Prepara 30.000 euro"

Arrestate due persone. Indagini anche a Gravina

giovedì 10 luglio 2014 13.38
E' finita con 15 perquisizioni e 2 misure di custodia cautelare in carcere per tentata estorsione l'operazione condotta dalla Polizia di Stato che ha messo fine all'opera di un gruppo criminale attivo soprattutto nel territorio di Canosa.
Le indagini, condotte dal Commissariato di Polizia di Canosa di Puglia e dirette dalla Procura della Repubblica di Trani, con la collaborazione di diversi commissariati dell'entro terra barese tra cui quello di Gravina, hanno preso l'avvio nel marzo del 2014, dopo la denuncia di un imprenditore di Canosa vittima di una richiesta estorsiva.

Secondo quanto reso noto dalla Procura di Bari, l'imprenditore è stato destinatario di una missiva, seguita da una telefonata, nella quale i malviventi richiedevano senza troppi giri di parole, 30.000 euro in cambio di protezione.
"Amico caro – si legge nella lettera intimidatoria - è arrivato il momento di darci una mano prepara trentamila euro non prenderla come una estorsione ma come una assicurazione sulla vita e lascia perdere carabinieri e polizia quelli non servono se hai qualche amico buono che ti vuole bene vai da lui poi sappiamo come rintracciarlo. Pensaci perché la vita è bella e tu sai godertela ti è rimasta solo tua madre ed è un peccato lasciarla sola se vai dai carabinieri non risolvi niente crei solo problemi a vita a chi vuoi bene a te e a quella poveretta di tua madre. La vita non ha prezzo, pensa solo a preparare i soldi non fare lo stupido perché' sappiamo come ti muovi hai una settimana di tempo".

Portate le minacce a conoscenza del Commissariato di Canosa sono scattate le indagini, durante le quali è stato accertato che il gruppo criminale agiva formulando delle richieste estorsive nei confronti di commercianti e piccoli imprenditori, volte ad ottenere il pagamento periodico di una certa somma di denaro in cambio dell'offerta di protezione da una serie d'intimidazioni che, in realtà, era lo stesso gruppo a mettere in atto.
Le ipotesi investigative formulate e le prove raccolte hanno permesso di eseguire due ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di S. C. e C. C. entrambi di Canosa.

L'imponente operazione di polizia, alla quale ha collaborato personale della Questura, della Squadra Mobile di Bari, dei Commissariati di Andria, Barletta, Bitonto, Corato, Gravina, Monopoli, e Trani, del Reparto Volo di Bari e di unità cinofile antidroga ed antiesplosivo nonché della Polizia Scientifica, ha anche permesso di effettuare 15 perquisizioni locali per la ricerca di armi nei confronti di altrettanti appartenenti al sodalizio criminale. Nel corso dell'operazione è stata rinvenuta e sequestrata sostanza stupefacente e materiale per il confezionamento della stessa.