Etichette false per 115 tonnellate di cereali

Sequestrati dai Carabinieri del Nas di Bari. Venivano venduti a panifici, pastifici, industrie alimentari e grande distribuzione

mercoledì 26 maggio 2010
A cura di Andrea Direnzo
Non c'è da star tranquilli allorché si apprendono notizie di questo genere. La salute di chiunque può essere messa in pericolo da gente spregiudicata che fa passare per buoni alimenti che in realtà non lo sono. È quanto accaduto nei giorni scorsi alla scoperta, da parte dei Carabinieri del Nas di Bari, di 115 tonnellate di prodotti cerealicoli ritenuti di dubbia provenienza in uno stabilimento di Corato specializzato in confezionamento di farina, semole e cereali. Il valore della merce è di 50 mila euro. Da quanto dichiarano i Carabinieri del Nas, i cereali venivano confezionati in involucri con etichette falsificate per poi essere venduti a panifici, pastifici, industrie alimentari e alla grande distribuzione. È scattata subito la denuncia per il responsabile dell'azienda di Corato.

Soddisfazione per il risultato e un plauso per i Carabinieri del Nas da parte della Coldiretti Puglia che da tempo sta lottando contro le sofisticazioni, contro l'import di prodotti qualitativamente scadenti e a favore della difesa dei marchi agroalimentari regionali. Inoltre gli stessi chiedono, per bocca del Presidente Pietro Salcuni, "di inasprire i controlli per garantire la corretta e veritiera etichettatura dell'origine dei prodotti agroalimentari". "Si rende necessaria - come ribadisce il Direttore della Coldiretti Antonio Concilio - l'approvazione di una norma per l'indicazione obbligatoria dell'origine in etichetta per tutte le produzioni agroalimentari con un inasprimento delle sanzioni delle pene per sofisticazioni e frodi".