Falsi incidenti: concluse le indagini

Spuntano nuovi indagati tra i professionisti coinvolti. In tutto sono 44 le persone coinvolte

domenica 5 dicembre 2010
La procura di Bari ha conlcuso le indagini sulla presunta presunta truffa a otto compagnie assicurative per falsi incidenti stradali denunciati a Gravina in Puglia. Sono indagate in tutto 44 persone: sei medici, un infermiere, tre avvocati e 34 falsi infortunati. La truffa ammonterebbe a 500.000 euro, 82.350 già erogati. Secondo le indagini, l'associazione per delinquere avrebbe commesso "più delitti – si legge nell'atto di chiusura indagini – in danno di compagnie assicuratrici e contro la fede pubblica avvalendosi con continuità nel tempo di strumenti e mezzi idonei all'esecuzione delle singole azioni delittuose e dotandosi di una stabile organizzazione con ripartizioni di distinti ma interdipendenti ruoli ricoperti". Per la Procura, gli avvocati avrebbero avuto il ruolo di procacciare persone in precarie condizioni economiche per spingerle a commettere falsi incidenti. I medici, invece, avrebbero compilato false perizie mediche avallando "i già falsi certificati". Successivamente, "le false documentazioni mediche trasmesse alle compagnie assicurative permettevano ai sodali di incassare le quietanze di risarcimento".

La presunta associazione per delinquere, sarebbe riuscita, tra il 2006 e il 2008, a frodare le società assicurative Zurich insurance, Nuova Tirrena, Milano assicurazioni, Ras, Lloyd Adriatico, Reale Mutua, Le Generali e Fondiaria Sai, per un importo complessivo di circa 84mila euro. Nella vicenda, infine, sarebbero stati coinvolti anche ignari cittadini finiti al pronto soccorso per cadute accidentali o infortuni vari. Le documentazioni dell'ospedale, a loro insaputa, venivano inserite tra le pratiche dei pedoni investiti. "Questa – dice il procuratore capo Antonio Laudati – è una prima tappa di un'indagine che deve proseguire. Gravina, dove si verificavano più investimenti di Bologna, è solo la punta di un iceberg".

Ben 400 i sinistri monitorati, 16 quelli falsi accertati fino al 2008. I medici indagati sono Pasquale Ariani, di 53 anni, in servizio presso l'ospedale di Gravina in Puglia; Nicola D'Andrea di Cassano delle Murge, di 54 anni, medico generico specializzato in Ortopedia; Nicola Loglisci, odontoiatra 53enne di Gravina; Pietro Di Pace, 63enne, ortopedico in servizio nell'ospedale di Altamura; Michele Farella, ortopedico 53enne di Altamura; Francesco Fiore, 52enne, ortopedico del Miulli di Acquaviva delle Fonti. Indagato l'infermiere professionale Michele Calderoni, di 62 anni, in servizio al pronto soccorso dell'ospedale di Gravina.

L'avviso di conclusione delle indagini è stato notificato anche al 39enne Domenico Lagreca, all'epoca dei fatti praticante avvocato, Michele D'Agostino, avvocato 52enne e Luigi Cataldi, avvocato 41enne, tutti di Gravina. Le indagini il 18 novembre scorso hanno portato all'arresto di tre persone (il medico Ariani, l'infermiere Calderoni e il praticante avvocato Lagreca), finite ai domiciliari con le accuse di associazione per delinquere finalizzata alla truffa, fraudolento danneggiamento di beni assicurati e falso ideologico.