La salute mentale in primo piano in una tavola rotonda

"Far pensiero per cambiare" il tema. L'iniziativa promossa dal centro di salute mentale 4, dalla cooperativa "Questa città" e dall'I.I.S.S. Bachelet

lunedì 4 giugno 2012 13.06
Si è tenuta nei giorni scorsi la tavola rotonda "Far pensiero per cambiare" a conclusione del progetto "Lotta allo stigma". Evento promosso dal centro di salute mentale 4 e dalla cooperativa "Questa Città", in collaborazione con l'I.I.S.S. " V. Bachelet" di Gravina.

Gli alunni della classe IV sez. B e gli utenti del centro si sono ritrovati uniti in un progetto ambizioso che si attua per il terzo anno consecutivo: avvicinare la malattia mentale alla società abbattendo lo stigma e la discriminazione.

"Siamo sinceri, inizialmente ognuno di noi aveva pregiudizi nei confronti del diverso ed eravamo alquanto scettici a intraprendere questa esperienza", racconta l'alunno Beppe Albano. "Abbiamo realizzato insieme un cortometraggio come spot pubblicitario per la promozione contro lo stigma e ci siamo resi conto che non sono diversi da noi e che meritano di essere considerati e rispettati" aggiunge l'alunna Anna Urgo.

Il dottor Paolo Raneri ha affermato durante il dibattito che Msm e Facebook, gli strumenti utilizzati da molti adolescenti per la comunicazione, non sempre risolvono il problema della solitudine e anzi inducono un ulteriore isolamento.

A tale proposito il Dirigente Scolastico, Antonella Sarpi, ha asserito che la scuola, in un tempo dominato da ambienti mediati elettronicamente, deve offrire per contrappeso occasioni di partecipazione diretta e di empatia con i propri simili. In questo senso l'apertura della scuola al territorio contribuisce a rafforzare il compito primario di ogni istituzione culturale: essere sorgente di fiducia sociale, di coesione, di appartenenza. Infine, il dottor Viti, dirigente del Dipartimento della Salute mentale ha delineato le scelte strategiche entro cui si situa questa collaborazione con la scuola e, con i dottori Santoro e Cramarossa, ha ribadito l'efficacia sociale e terapeutica di una osmosi così originale tra utenti e studenti e di questo ha ringraziato la scuola e l'intera comunità gravinese.