Fermare lo scempio di Grottelline
Ennesimo grido di aiuto da Poggiorsini
venerdì 18 dicembre 2015
10.30
Si torna a parlare della discarica di Grottelline.
Nel corso dell'ultimo consiglio comunale monotematico convocato a Poggiorsini è stata ribadita l'assoluta contrarietà delle comunità locali alla costruzione della discarica.
Diversi i consiglieri presenti insieme al delegato del Presidente della Regione, Michele Emiliano, Domenico De Santis che a margine degli interventi si è detto pronto ad incontrare i Cinque Stelle, unitamente agli uffici dell'assessorato all'ambiente, per impedire, sempre che non sia già successo, l'invio delle carte a Roma.
"Ancora una volta - dichiara il consigliere regionale M5S Mario Conca - ho ribadito la necessità di revocare immediatamente, in autotutela, il procedimento, viste le tante incongruenze documentali e le vicissitudini che ne hanno segnato un percorso lungo 13 anni. Nei prossimi giorni li incalzeremo perché è assurdo che una Regione, pilatescamente, rimandi tutto alla Presidenza del Consiglio per non assumersi le responsabilità che le competono e per evitare, probabilmente, che vengano accertate eventuali omissioni d'atti d'ufficio in seno all'ente. Il procedimento va chiuso con un secco diniego perché con VIA scaduta sono stati fatti atti per questo illegittimi, non sono stati richiesti pareri ad enti che hanno competenza specifica sul sito in questione quale è la soprintendenza Archeologica, e l'intero procedimento non è rispondente al contratto inizialmente sottoscritto dalla Cogeam. Se poi ci aggiungiamo la soprintendenza paesaggistica che comprende quella monumentale che non si è mai espressa sul sito, le omissioni diventano ingombranti".
In effetti il Comune di Poggiorsini ha provveduto a inoltrare formale richiesta di sopralluogo richiedendo il vincolo su tutta l'area del sito in ragione delle emergenze, quali: la masseria Salomone del XVI-XVII secolo, la Chiesa rupestre, la lama dove sono presenti le altre grotte, la masseria Grottelline che fu possedimento dei Templari documentata sin dal 1197.
"Prima o poi - conclude Conca - in Consiglio si discuterà la mia interrogazione che mette in luce lo scempio che si vorrebbe perpetrare a danno delle comunità locali, e allora capiremo cosa intenderà fare la Giunta regionale, basta con le parole, è l'ora dei fatti e dell'assunzione di responsabilità".
Nel corso dell'ultimo consiglio comunale monotematico convocato a Poggiorsini è stata ribadita l'assoluta contrarietà delle comunità locali alla costruzione della discarica.
Diversi i consiglieri presenti insieme al delegato del Presidente della Regione, Michele Emiliano, Domenico De Santis che a margine degli interventi si è detto pronto ad incontrare i Cinque Stelle, unitamente agli uffici dell'assessorato all'ambiente, per impedire, sempre che non sia già successo, l'invio delle carte a Roma.
"Ancora una volta - dichiara il consigliere regionale M5S Mario Conca - ho ribadito la necessità di revocare immediatamente, in autotutela, il procedimento, viste le tante incongruenze documentali e le vicissitudini che ne hanno segnato un percorso lungo 13 anni. Nei prossimi giorni li incalzeremo perché è assurdo che una Regione, pilatescamente, rimandi tutto alla Presidenza del Consiglio per non assumersi le responsabilità che le competono e per evitare, probabilmente, che vengano accertate eventuali omissioni d'atti d'ufficio in seno all'ente. Il procedimento va chiuso con un secco diniego perché con VIA scaduta sono stati fatti atti per questo illegittimi, non sono stati richiesti pareri ad enti che hanno competenza specifica sul sito in questione quale è la soprintendenza Archeologica, e l'intero procedimento non è rispondente al contratto inizialmente sottoscritto dalla Cogeam. Se poi ci aggiungiamo la soprintendenza paesaggistica che comprende quella monumentale che non si è mai espressa sul sito, le omissioni diventano ingombranti".
In effetti il Comune di Poggiorsini ha provveduto a inoltrare formale richiesta di sopralluogo richiedendo il vincolo su tutta l'area del sito in ragione delle emergenze, quali: la masseria Salomone del XVI-XVII secolo, la Chiesa rupestre, la lama dove sono presenti le altre grotte, la masseria Grottelline che fu possedimento dei Templari documentata sin dal 1197.
"Prima o poi - conclude Conca - in Consiglio si discuterà la mia interrogazione che mette in luce lo scempio che si vorrebbe perpetrare a danno delle comunità locali, e allora capiremo cosa intenderà fare la Giunta regionale, basta con le parole, è l'ora dei fatti e dell'assunzione di responsabilità".