“Festa di Cristo”: anche quest’anno solo riti religiosi
Il Covid limita il programma per i festeggiamenti del SS. Crocifisso
sabato 29 maggio 2021
Anche quest'anno il Covid limita la festa del SS. Crocifisso. La ricorrenza, seconda per importanza solo a quella in onore del santo patrono del paese, San Michele, che ricade generalmente tra l'ultima domenica di Maggio e la prima di Giugno, subisce, così come accaduto l'anno scorso, un drastico ridimensionamento. "La Festa di Cristo" è una ricorrenza molto sentita dalla popolazione gravinese, soprattutto dagli agricoltori, perché considerata propiziatoria e di buon auspicio per una abbondante raccolta del grano.
Purtroppo anche per quest'anno non ci sarà il luna park, nessuna bancarella, niente musica d'orchestra, nessun cantante di grido e neppure i tradizionali e spettacolari fuochi pirotecnici: la giornata dedicata all'adorazione del SS. Crocifisso vivrà solo attorno ai riti religiosi. Il presidente del comitato che si occupa dell'organizzazione della festa, Serafino Di Palma, conferma le restrizioni con cui si svolge anche per il 2021 la manifestazione, che propone una banda da giro dalla mattinata di domani e qualche "botto", per non far passare inosservata la giornata, dedicando tutto il programma ai rituali religiosi. Iniziati già nella giornata di giovedì con la messa celebrata presso la chiesa in via San Sebastiano da Don Maurizio Bloise, parroco di Santa Maria del Piano di Villapiana, in provincia di Cosenza, ambasciatore per l'associazione città del SS. Crocifisso, presieduta dal sindaco di Gravina Alesio Valente. Seguita ieri dalla messa presenziata da Don Pasquale Morelli della parrocchia SS. Immacolata di Leporano, nel tarantino, e dalla celebrazione di oggi 29 di Don Beniamino Cirone, assistente ecclesiastico dell'associazione dedicata alle città del SS. Crocifisso.
I riti religiosi culmineranno domani con la celebrazione di una messa solenne, alle ore 10,30, sul sagrato della chiesa, presieduta dal vescovo della diocesi, Mons. Giovanni Ricchiuti, alla presenza delle autorità militari e civili e dei delegati dell'associazione città del SS crocifisso, presenti a Gravina in occasione del decennale dell'istituzione del sodalizio.
Purtroppo anche per quest'anno non ci sarà il luna park, nessuna bancarella, niente musica d'orchestra, nessun cantante di grido e neppure i tradizionali e spettacolari fuochi pirotecnici: la giornata dedicata all'adorazione del SS. Crocifisso vivrà solo attorno ai riti religiosi. Il presidente del comitato che si occupa dell'organizzazione della festa, Serafino Di Palma, conferma le restrizioni con cui si svolge anche per il 2021 la manifestazione, che propone una banda da giro dalla mattinata di domani e qualche "botto", per non far passare inosservata la giornata, dedicando tutto il programma ai rituali religiosi. Iniziati già nella giornata di giovedì con la messa celebrata presso la chiesa in via San Sebastiano da Don Maurizio Bloise, parroco di Santa Maria del Piano di Villapiana, in provincia di Cosenza, ambasciatore per l'associazione città del SS. Crocifisso, presieduta dal sindaco di Gravina Alesio Valente. Seguita ieri dalla messa presenziata da Don Pasquale Morelli della parrocchia SS. Immacolata di Leporano, nel tarantino, e dalla celebrazione di oggi 29 di Don Beniamino Cirone, assistente ecclesiastico dell'associazione dedicata alle città del SS. Crocifisso.
I riti religiosi culmineranno domani con la celebrazione di una messa solenne, alle ore 10,30, sul sagrato della chiesa, presieduta dal vescovo della diocesi, Mons. Giovanni Ricchiuti, alla presenza delle autorità militari e civili e dei delegati dell'associazione città del SS crocifisso, presenti a Gravina in occasione del decennale dell'istituzione del sodalizio.