Fiera 2018, il nulla targato Valente

Il Consigliere Conca contro sindaco e amministrazione: "Stanno uccidendo una fiera secolare"

martedì 24 aprile 2018 19.24
A cura di Antonella Testini
"C'è tempo fino al 25 aprile per ammirare il nulla apparecchiato".

Non ha bisogno di grandi interpretazioni il commento del consigliere regionale Mario Conca sull'organizzazione della 724° fiera regionale.
"Una Fiera così sottotono e vuota dopo 724 anni non te l'aspetti, ma è evidente che per chi come me da tempo ne segue le vicissitudini non può essere una sorpresa – scrive Conca sintetizzando tutto il fallimento dell'edizione 2018 - Tutto è stato fatto fuori tempo massimo, le istituzioni invitate il giorno prima perché dovevamo aspettare gli inviti dalla solita tipografia, la solita presentazione presso il consiglio regionale saltata perché non c'era tempo, non si è riusciti a riempire neanche lo stand riservato alle istituzioni che è gratuito, insomma, venerdì 20 aprile al comune l'aria che si respirava non era di festa ma piuttosto pesante" denuncia il consigliere, presente per il primo anno in veste ufficiale alla cerimonia di inaugurazione.
"Dal 2013 ad oggi è stata una decrescita progressiva culminata con l'affidamento dell'organizzazione di una fiera identica a settembre 2017, sarà così anche a settembre prossimo venturo, gestita dal fratello dell'assessore regionale all'agricoltura della Basilicata Braia che l'anno scorso noleggiò l'intera struttura con appena 3500 euro, una miseria, ci sarebbero voluti almeno 20 mila euro. Siamo passati da Gravina Fiere a Fiere della Lucania, cosa vi aspettavate? Sarà questa l'integrazione con Matera 2019 di cui va parlando il nostro sindaco Alesio?"

Una disanima proiettata tutta contro sindaco e amministrazione a cui si chiede conto dell'affidamento della organizzazione ad una società lucana, lontana dalla nostra realtà e dalle nostre tradizioni, oltre a chiedere lumi sulla decisione di dividere il pacchetto eventi dal bando fiera, ritirando il precedente bando del commissario. Sotto accusa anche i prezzi giudicati troppo alti "per una kermesse che non è stata per nulla pubblicizzata se non negli ultimi 3 o 4 giorni".

Conca punta il dito contro il primo cittadino reo di aver coperto anche in questi giorni sotto la falsità dei numeri il flop dell'edizione 2018, scaricando le colpe sul commissario prefettizio, sugli abitanti di via Fazzatoia, su Tar e opposizione.
"Qualcuno gli dica che la dottoressa Riflesso è arrivata solo il 12 gennaio 2018, peraltro tra le altre cose aveva avviato le procedure su Fiera, Mensa Scolastica e Trasporto Scolastico, e un'amministrazione degna di questo nome avrebbe dovuto affidare il tutto al più tardi a settembre 2017. Valente, è solo colpa tua. Come al solito i bandi last minute della fiera negli ultimi anni li vincono i forestieri, prima neanche l'evidenza pubblica facevano, ma a gestire sono sempre le solite officine culturali, il solito addetto alla sicurezza. Senza contare che i convegni previsti dal bando di quest'anno, come quello sul ciclo dei rifiuti, non sono stati previsti nel programma, non sarebbe dovuto essere motivo di esclusione della ditta prestanome barese? No, anzi, hanno aumentato la cifra da 35 a 45 mila euro, oltre a clonare alcuni eventi dell'esclusa azienda gravinese, inserendo nel cartellone fieristico anche i Cortei e le cerimonie che, invece, hanno capitoli di spesa a parte, ma come si dice tutto fa brodo".

"È verosimile – conclude il consigliere Conca - che il punto di pareggio quest'anno non si potrà raggiungere e pagheremo noi cittadini il disavanzo di gestione di circa 60 mila euro, la Corte dei Conti dovrebbe giudicarlo come danno erariale e farlo pagare agli amministratori, ma la delibera da 10 mila euro, aggiuntiva ed extra budget, non poteva mancare per accontentare qualcuno scontento. L'unica cosa a crescere in questa edizione sono stati i disagi per i cittadini che si sono visti ridurre i parcheggi in viale Regina Margherita per far guadagnare qualcosa al parcheggio improvvisato ai silos, oltre ai cittadini che si sono ritrovati gli extracomunitari a dormire e bivaccare sotto casa al lordo dei loro bisognini".

Una bocciatura senza appello che si estende dalla fiera alla gestione della cosa pubblica. Ma questo è un capitolo a parte.