Fiera San Giorgio, Fiere Lucane replica a Valente su ultime edizioni
Gli organizzatori: "Consegne in ritardo, abbiamo lavorato in emergenza e tempi record”
mercoledì 22 aprile 2020
17.47
Le parole del sindaco Alesio Valente non sono piaciute ai responsabili della società cooperativa Fiere Lucane, che hanno replicato alle dichiarazioni del primo cittadino il quale, in un suo video postato su facebook, parlando della fiera San Giorgio aveva liquidato le ultime edizioni della campionaria gravinese come "non all'altezza delle aspettative".
Da Fiere Lucane non ci stanno a prendersi la croce addosso e rispondono a tono al sindaco gravinese. "Fiere Lucane, società che si è aggiudicata le ultime tre edizioni della Fiera, al fine di tutelare il proprio operato, si vede costretta a fare alcune doverose precisazioni, affinché si sgomberi il campo da confusione e malintesi, nel rispetto del lavoro svolto"- dicono dalla società cooperativa.
Non sono piaciute le inesattezze che secondo la società organizzatrice di eventi sono state proferite dal primo cittadino. Nel dettaglio la cooperativa contesta a Valente i ritardi nell'assegnazione dell'appalto e nella consegna dell'area da allestire.
"Il Sindaco ricorderà che nel 2018, la Fiera si è tenuta dal 20 al 25 aprile, l'aggiudicazione definitiva a Fiere Lucane è avvenuta il 4 aprile e la consegna dell'area fiera è avvenuta il 5 aprile. Come si può organizzare degnamente un appuntamento del genere in un arco temporale di 16 giorni?"- si chiedono da Fiere Lucane, ricordando come anche nel 2019 l'area sia stata consegnata solo l'8 aprile per una fiera che apriva i suoi battenti il 24. Situazione creatasi "non certo per nostra responsabilità o imperizia"- dicono dalla cooperativa- che ha visto costretto il personale a duri turni di lavoro e intensi sacrifici per assicurare l'allestimento dell'area in tempo per l'apertura dell'importante rassegna fieristica gravinese.
Secondo la società lucana il sindaco Valente avrebbe fatto meglio a parlare di "Fiera del miracolo", visto che l'organizzazione dell'evento è avvenuta in totale emergenza e a tempo di record. Ricordando anche le difficoltà legate alle resistenze degli espositori agricoli, non più interessati a partecipare alla Fiera di Gravina, dalla società organizzatrice dell'evento, rivendicano il lavoro svolto per tenere insieme le associazioni di categoria, non solo dell'area murgiana.
"Abbiamo fatto tutto ciò che era umanamente possibile per rispondere alle aspettative del territorio, nonostante il contesto, le circostanze, le contingenze e una tempistica negli affidamenti non adatta neanche per un mercatino rionale"- ribadiscono da Fiere Lucane, che citano a riprova di quanto affermato le dichiarazioni dello stesso primo cittadino, fatte a più riprese proprio a Gravinalife, sulla bontà del lavoro svolto. "Abbiamo deciso di fare chiarezza a difesa del nostro lavoro, per il rispetto verso le nostre maestranze, per i nostri fornitori e per le tante aziende che da sempre ripongono fiducia in noi"- concludono dalla società cooperativa lucana, rimandando al mittente qualsiasi responsabilità.
Da Fiere Lucane non ci stanno a prendersi la croce addosso e rispondono a tono al sindaco gravinese. "Fiere Lucane, società che si è aggiudicata le ultime tre edizioni della Fiera, al fine di tutelare il proprio operato, si vede costretta a fare alcune doverose precisazioni, affinché si sgomberi il campo da confusione e malintesi, nel rispetto del lavoro svolto"- dicono dalla società cooperativa.
Non sono piaciute le inesattezze che secondo la società organizzatrice di eventi sono state proferite dal primo cittadino. Nel dettaglio la cooperativa contesta a Valente i ritardi nell'assegnazione dell'appalto e nella consegna dell'area da allestire.
"Il Sindaco ricorderà che nel 2018, la Fiera si è tenuta dal 20 al 25 aprile, l'aggiudicazione definitiva a Fiere Lucane è avvenuta il 4 aprile e la consegna dell'area fiera è avvenuta il 5 aprile. Come si può organizzare degnamente un appuntamento del genere in un arco temporale di 16 giorni?"- si chiedono da Fiere Lucane, ricordando come anche nel 2019 l'area sia stata consegnata solo l'8 aprile per una fiera che apriva i suoi battenti il 24. Situazione creatasi "non certo per nostra responsabilità o imperizia"- dicono dalla cooperativa- che ha visto costretto il personale a duri turni di lavoro e intensi sacrifici per assicurare l'allestimento dell'area in tempo per l'apertura dell'importante rassegna fieristica gravinese.
Secondo la società lucana il sindaco Valente avrebbe fatto meglio a parlare di "Fiera del miracolo", visto che l'organizzazione dell'evento è avvenuta in totale emergenza e a tempo di record. Ricordando anche le difficoltà legate alle resistenze degli espositori agricoli, non più interessati a partecipare alla Fiera di Gravina, dalla società organizzatrice dell'evento, rivendicano il lavoro svolto per tenere insieme le associazioni di categoria, non solo dell'area murgiana.
"Abbiamo fatto tutto ciò che era umanamente possibile per rispondere alle aspettative del territorio, nonostante il contesto, le circostanze, le contingenze e una tempistica negli affidamenti non adatta neanche per un mercatino rionale"- ribadiscono da Fiere Lucane, che citano a riprova di quanto affermato le dichiarazioni dello stesso primo cittadino, fatte a più riprese proprio a Gravinalife, sulla bontà del lavoro svolto. "Abbiamo deciso di fare chiarezza a difesa del nostro lavoro, per il rispetto verso le nostre maestranze, per i nostri fornitori e per le tante aziende che da sempre ripongono fiducia in noi"- concludono dalla società cooperativa lucana, rimandando al mittente qualsiasi responsabilità.