"Fiera San Giorgio", la campionaria presentata alla stampa
Introna: "Vogliamo che l'Europa guardi verso Gravina".
martedì 14 aprile 2015
16.03
"Il futuro è di chi ha un forte passato".
Stringe tra le dita una forte consapevolezza, la Fiera regionale di Gravina. La 721a edizione è stata presentata stamane nella sede del Consiglio Regionale della Puglia. "Questa è la prima volta che presentiamo la fiera qui", ha commentato il presidente del Consiglio regionale, Onofrio Introna, "questa è la fiera più antica d'Italia, nelle terre che furono degli Svevi e di Federico II, quindi legate anche alla tradizione storica europea e non solo, all'agricoltura ed all'allevamento". Un evento che punta verso l'eurozona: "Vogliamo che l'Europa inizi a guardare verso questo patrimonio", ha continuato Introna, "che ha conquistato un ruolo importante nelle manifestazioni legate alla filiera alimentare e per questo, vogliamo allargare i confini della manifestazione, presentando la prossima edizione presso la sede della Regione Puglia di Roma".
"Abbiamo dato un taglio ben preciso alla manifestazione che si concentra sull'agricoltura, l'allevamento e l'artigianato", ha aggiunto il primo cittadino gravinese, Alesio Valente. Presenti anche, il presidente del Consiglio comunale Giacinto Lupoli, il consigliere della Città metropolitana, Mimmo Cardascia, il consigliere comunale Vito Mazzarella ed anche il vicepresidente della Banca Popolare di Puglia e Basilicata, Giovanni Colangelo. "Anche la BPPB ha origini lontane nel tempo e si è sempre occupata della crescita del territorio", ha chiarito Colangelo, "e auguriamo alla Fiera di guardare con molta attenzione al territorio pur puntando altrove".
Ricordando la storia antica della campionaria locale, che ha messo radici nel 1294, Valente ringrazia Introna e ricorda: "Il prodotto enogastronomico non va in crisi, noi puntiamo su un gadget, il Pallone di Gravina, sintesi di tutto quello che riguarda il nostro territorio – anticipando anche la volontà di aggiungere l'aggettivo "Slow" alla cittadina – nel prossimo giugno ritireremo un premio a Bologna, vogliamo trasformare Gravina in una città Slow, inoltre c'è una forte sinergia con l'Expo 2015 insieme a tutti i comuni di Cuore di Puglia". "Il cuore di Puglia", nasce dall'unione di diciotto comuni in una collaborazione che riguarderà la promozione delle risorse e peculiarità del tacco dello stivale, lasciando largo spazio alle giovani eccellenze.
La rassegna intanto, infarcisce il proprio programma di convegni ed eventi legati alla vocazione agricola ed artigianale, puntando anche sul turismo. "Abbiamo voluto creare una serie di appuntamenti interattivi ai quali tutti potranno partecipare e che richiameranno autorità pugliesi e lucane", ha aggiunto il sindaco, "mettendo in luce il lato ludico di questo evento, con menù culinari particolari e spettacoli serali che possano invogliare i forestieri a restare per il weekend e visitare le nostre bellezze". Invertire la rotta quindi, diventando un supporto per l'economia nazionale: "La questione meridionale diventerà soltanto un mezzo di supporto per tutta l'Italia, con le nostre risorse e le nostre imprese coraggiose" ha precisato ancora Valente.
Nell'era della globalizzazione, anche per Gravina si cercano connessioni, contatti, "con i paesi che hanno un'origine e delle tradizioni comuni alle nostre", ha concluso Valente. E la tradizione diventa il punto di partenza per il futuro come a dire, 721 anni e non sentirli.
Stringe tra le dita una forte consapevolezza, la Fiera regionale di Gravina. La 721a edizione è stata presentata stamane nella sede del Consiglio Regionale della Puglia. "Questa è la prima volta che presentiamo la fiera qui", ha commentato il presidente del Consiglio regionale, Onofrio Introna, "questa è la fiera più antica d'Italia, nelle terre che furono degli Svevi e di Federico II, quindi legate anche alla tradizione storica europea e non solo, all'agricoltura ed all'allevamento". Un evento che punta verso l'eurozona: "Vogliamo che l'Europa inizi a guardare verso questo patrimonio", ha continuato Introna, "che ha conquistato un ruolo importante nelle manifestazioni legate alla filiera alimentare e per questo, vogliamo allargare i confini della manifestazione, presentando la prossima edizione presso la sede della Regione Puglia di Roma".
"Abbiamo dato un taglio ben preciso alla manifestazione che si concentra sull'agricoltura, l'allevamento e l'artigianato", ha aggiunto il primo cittadino gravinese, Alesio Valente. Presenti anche, il presidente del Consiglio comunale Giacinto Lupoli, il consigliere della Città metropolitana, Mimmo Cardascia, il consigliere comunale Vito Mazzarella ed anche il vicepresidente della Banca Popolare di Puglia e Basilicata, Giovanni Colangelo. "Anche la BPPB ha origini lontane nel tempo e si è sempre occupata della crescita del territorio", ha chiarito Colangelo, "e auguriamo alla Fiera di guardare con molta attenzione al territorio pur puntando altrove".
Ricordando la storia antica della campionaria locale, che ha messo radici nel 1294, Valente ringrazia Introna e ricorda: "Il prodotto enogastronomico non va in crisi, noi puntiamo su un gadget, il Pallone di Gravina, sintesi di tutto quello che riguarda il nostro territorio – anticipando anche la volontà di aggiungere l'aggettivo "Slow" alla cittadina – nel prossimo giugno ritireremo un premio a Bologna, vogliamo trasformare Gravina in una città Slow, inoltre c'è una forte sinergia con l'Expo 2015 insieme a tutti i comuni di Cuore di Puglia". "Il cuore di Puglia", nasce dall'unione di diciotto comuni in una collaborazione che riguarderà la promozione delle risorse e peculiarità del tacco dello stivale, lasciando largo spazio alle giovani eccellenze.
La rassegna intanto, infarcisce il proprio programma di convegni ed eventi legati alla vocazione agricola ed artigianale, puntando anche sul turismo. "Abbiamo voluto creare una serie di appuntamenti interattivi ai quali tutti potranno partecipare e che richiameranno autorità pugliesi e lucane", ha aggiunto il sindaco, "mettendo in luce il lato ludico di questo evento, con menù culinari particolari e spettacoli serali che possano invogliare i forestieri a restare per il weekend e visitare le nostre bellezze". Invertire la rotta quindi, diventando un supporto per l'economia nazionale: "La questione meridionale diventerà soltanto un mezzo di supporto per tutta l'Italia, con le nostre risorse e le nostre imprese coraggiose" ha precisato ancora Valente.
Nell'era della globalizzazione, anche per Gravina si cercano connessioni, contatti, "con i paesi che hanno un'origine e delle tradizioni comuni alle nostre", ha concluso Valente. E la tradizione diventa il punto di partenza per il futuro come a dire, 721 anni e non sentirli.