"Filumena Marturano", donna vissuta ma di sani principi
La Compagnia teatrale "Imprevisti e Probabilità" di Formia (LT) porta al Teatro Vida Eduardo De Filippo
lunedì 18 dicembre 2017
20.14
Sabato 16 e domenica 17 dicembre scorso, al Teatro Vida la Compagnia teatrale "Imprevisti e Probabilità" di Formia (LT) ha portato sul palcoscenico gravinese una nuova "Filumena Marturano", sempre fedele alla commedia del grande Eduardo De Filippo.
La vicenda si sviluppa tra il ring di un incontro di boxe, emblema della lotta infinita che ciascuna donna ha condotto e conduce per affermare la propria identità indipendente da quella della figura maschile, e una prigione, in quanto Filumena viene fisicamente ingabbiata dalla legge proprio nel momento in cui crede di aver raggiunto il suo obiettivo. Poiché non si perdona ad una donna la rivoluzione contro il potere e il dominio dell'uomo acculturato rispetto alla protagonista che non sa né leggere né scrivere.
Filumena e Domenico Soriano sono su un ring. Durante la lotta, sferrano all'altro colpi verbali e dal dialogo emerge che la donna con uno stratagemma aveva convinto l'uomo a sposarla per dare un futuro migliore ai suoi tre figli, di cui uno solo è realmente figlio di Domenico. Il matrimonio non potendo essere basato su compromesso alcuno, è dunque da considerarsi nullo, ma Domenico è ossessionato dallo scoprire quale dei tre figli sia suo. Entrambi i protagonisti non possono fare a meno dell'altro, pertanto nessuno dei due è libero poiché incatenato al proprio passato.
Il regista Raffaele Furno presenta dunque una Filumena "vissuta", per la quale però "i figli so' figli" e i valori sono di estrema importanza. Abili e puntuali gli attori della Compagnia "Imprevisti e Probabilità" nell'adoperare l'oggetto di scena predominante, la rete di un letto ad una piazza, lasciando navigare lo spettatore nel mare della propria fantasia.
Di seguito le immagini a cura della Redazione di GravinaLife.
La vicenda si sviluppa tra il ring di un incontro di boxe, emblema della lotta infinita che ciascuna donna ha condotto e conduce per affermare la propria identità indipendente da quella della figura maschile, e una prigione, in quanto Filumena viene fisicamente ingabbiata dalla legge proprio nel momento in cui crede di aver raggiunto il suo obiettivo. Poiché non si perdona ad una donna la rivoluzione contro il potere e il dominio dell'uomo acculturato rispetto alla protagonista che non sa né leggere né scrivere.
Filumena e Domenico Soriano sono su un ring. Durante la lotta, sferrano all'altro colpi verbali e dal dialogo emerge che la donna con uno stratagemma aveva convinto l'uomo a sposarla per dare un futuro migliore ai suoi tre figli, di cui uno solo è realmente figlio di Domenico. Il matrimonio non potendo essere basato su compromesso alcuno, è dunque da considerarsi nullo, ma Domenico è ossessionato dallo scoprire quale dei tre figli sia suo. Entrambi i protagonisti non possono fare a meno dell'altro, pertanto nessuno dei due è libero poiché incatenato al proprio passato.
Il regista Raffaele Furno presenta dunque una Filumena "vissuta", per la quale però "i figli so' figli" e i valori sono di estrema importanza. Abili e puntuali gli attori della Compagnia "Imprevisti e Probabilità" nell'adoperare l'oggetto di scena predominante, la rete di un letto ad una piazza, lasciando navigare lo spettatore nel mare della propria fantasia.
Di seguito le immagini a cura della Redazione di GravinaLife.