Finailp chiede sostegno al Comune
L’associazione degli imprenditori chiede provvedimenti per sostenere le aziende
lunedì 30 marzo 2020
13.00
L'emergenza coronavirus inizia a far sentire i suoi effetti sull'economia. Le tante attività commerciali e le imprese artigianali costrette a chiudere si interrogano sul proprio futuro e si rivolgono alle istituzioni nazionali e locali, affinché si adoperino per adottare delle misure di sostegno a comparti economici che altrimenti affonderebbero.
Un'analisi lucida portata avanti anche dalla Finailp (Federazione Nazionale di rappresentanza di imprenditori e professionisti operanti in tutti i settori della Micro, Piccola e Media Impresa) e dal suo delegato provinciale, il gravinese Oronzo Rifino, che ha voluto lanciare all'amministrazione comunale di Gravina alcune proposte da adottare.
Secondo la disamina di Rifino il Covid-19 sta mettendo in pericolo la salute di tutti, ma sta mettendo in ginocchio anche le piccole e medie imprese locali, sia nel settore del commercio (in crisi da diversi anni), che in settori come quello delle attività della ristorazione come bar, ristoranti, pizzerie, pasticcerie, sale di ricevimento, che hanno subito ingenti perdite per la diminuzione di impegni lavorativi dovuti alla disdetta di banchetti e per la riduzione di incassi dovuta alla diminuzione del numero di clienti. Ingenti i danni alla filiera turistica che ha visto azzerarsi il numero di prenotazioni per soggiorni e visite.
Per non parlare poi del segmento dell'artigianato, messo a dura prova dall'emergenza coronavirus, con molte aziende che nonostante non fossero obbligare a farlo, "hanno preferito chiudere per tutelare i dipendenti, la vita della propria azienda, in virtù di mancanza di commesse e di liquidità"- afferma Rifino, che sottolinea come il duro colpo inflitto alle imprese ricade anche sulle famiglie, con entrate economiche ridotte e con il preoccupante fenomeno della mancanza di liquidità, anche per pagare utenze e fare la spesa quotidiana.
Quindi, una situazione drammatica ed un quadro non edificante che non può vedere inermi le istituzioni, soprattutto perché al momento non si vede ancora la luce alla fine del tunnel. Per questo l'associazione delle piccole imprese chiede all'amministrazione comunale di metter in campo alcuni provvedimenti che possano dare ossigeno all'economia cittadina.
In tal senso la Finailp ha le idee chiare, chiedendo innanzitutto il blocco e l'esenzione del plateatico e della Tarsu e il blocco e l'esenzione della Tari, Tosap e Imu; inoltre, per le attività mercatali, impossibilitate ad esercitare, si chiede l'esenzione totale dei pagamenti dei Tributi locali; di chiede anche la sospensione del Tributi locali fino all'inizio dell'autunno 2020, con la possibilità di chiedere le rateizzazioni senza l'applicazione delle sanzioni e degli interessi; ed infine all'amministrazione comunale, in fase di redazione del bilancio di Previsione 2020, si chiede di non aumentare tutti i Tributi locali e magari di ridurne le aliquote.
Insomma, un pacchetto di misure corposo che la Finailp si dice pronta a discutere con il governo cittadino, anche di concerto con altre organizzazioni di categoria, "al fine di stabile provvedimenti utili e di interesse cittadino".
Un'analisi lucida portata avanti anche dalla Finailp (Federazione Nazionale di rappresentanza di imprenditori e professionisti operanti in tutti i settori della Micro, Piccola e Media Impresa) e dal suo delegato provinciale, il gravinese Oronzo Rifino, che ha voluto lanciare all'amministrazione comunale di Gravina alcune proposte da adottare.
Secondo la disamina di Rifino il Covid-19 sta mettendo in pericolo la salute di tutti, ma sta mettendo in ginocchio anche le piccole e medie imprese locali, sia nel settore del commercio (in crisi da diversi anni), che in settori come quello delle attività della ristorazione come bar, ristoranti, pizzerie, pasticcerie, sale di ricevimento, che hanno subito ingenti perdite per la diminuzione di impegni lavorativi dovuti alla disdetta di banchetti e per la riduzione di incassi dovuta alla diminuzione del numero di clienti. Ingenti i danni alla filiera turistica che ha visto azzerarsi il numero di prenotazioni per soggiorni e visite.
Per non parlare poi del segmento dell'artigianato, messo a dura prova dall'emergenza coronavirus, con molte aziende che nonostante non fossero obbligare a farlo, "hanno preferito chiudere per tutelare i dipendenti, la vita della propria azienda, in virtù di mancanza di commesse e di liquidità"- afferma Rifino, che sottolinea come il duro colpo inflitto alle imprese ricade anche sulle famiglie, con entrate economiche ridotte e con il preoccupante fenomeno della mancanza di liquidità, anche per pagare utenze e fare la spesa quotidiana.
Quindi, una situazione drammatica ed un quadro non edificante che non può vedere inermi le istituzioni, soprattutto perché al momento non si vede ancora la luce alla fine del tunnel. Per questo l'associazione delle piccole imprese chiede all'amministrazione comunale di metter in campo alcuni provvedimenti che possano dare ossigeno all'economia cittadina.
In tal senso la Finailp ha le idee chiare, chiedendo innanzitutto il blocco e l'esenzione del plateatico e della Tarsu e il blocco e l'esenzione della Tari, Tosap e Imu; inoltre, per le attività mercatali, impossibilitate ad esercitare, si chiede l'esenzione totale dei pagamenti dei Tributi locali; di chiede anche la sospensione del Tributi locali fino all'inizio dell'autunno 2020, con la possibilità di chiedere le rateizzazioni senza l'applicazione delle sanzioni e degli interessi; ed infine all'amministrazione comunale, in fase di redazione del bilancio di Previsione 2020, si chiede di non aumentare tutti i Tributi locali e magari di ridurne le aliquote.
Insomma, un pacchetto di misure corposo che la Finailp si dice pronta a discutere con il governo cittadino, anche di concerto con altre organizzazioni di categoria, "al fine di stabile provvedimenti utili e di interesse cittadino".