Firmata a Palazzo di città la convenzione con gli esperti del ReLUIS

Gli studi verteranno sul ponte-acquedotto “Madonna la Stella”. L'intento è di preservare il ponte dall'incuria, dagli agenti atmosferici e dal degrado

domenica 3 luglio 2011 18.47
A cura di Emanuela Grassi
E' stata firmata qualche giorno fa a Palazzo di città un'importante convenzione che vede come interpreti il Comune di Gravina in P. ed il Dipartimento di Strutture, Geotecnica e Geologia applicata dell'Università della Basilicata, uno dei più competenti e riconosciuti a livello internazionale che fa parte della Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica (ReLUIS) che opera nel conseguire concreti obiettivi in ordine alla valutazione e alla riduzione della vulnerabilità e del rischio sismico.

A porre la firma alla presenza dell'Assessore alle opere e lavori pubblici, Luigi Serangelo, per il Comune di Gravina, il Dirigente della III Direzione Servizi Tecnici, l'architetto Felice Paolucci, e per l'Università della Basilicata, la professoressa Caterina Di Maso, il Prof. Felice Ponzo ed il Prof. Giuseppe Oliveto.

Gli esperti dell'Università della Basilicata hanno ricevuto l'incarico per la verifica del ponte-acquedotto "Madonna la Stella", l'individuazione dei possibili interventi sul manufatto e per la riduzione della vulnerabilità stessa al fine di salvaguardarlo e preservarlo.

"Dopo le alluvioni dello scorso 1 marzo 2011 che hanno interessato il territorio di Gravina in Puglia e che hanno aggravato lo stato di danneggiamento sulla struttura del Ponte-Acquedotto, è reso necessario l'impiego di tecnici specializzati ed altamente qualificati, supportati da nuove tecniche di indagine e da apparecchiature all'avanguardia" – queste le parole di Serangelo a cui va il merito di aver portato tecnici di fama internazionale ad occuparsi del Ponte Acquedotto.

Individuare i possibili interventi sulla struttura e sul corso d'acqua "Torrente Gravina" e i relativi argini e costoni, al fine di eliminare il rischio di ulteriori danni sulla struttura del ponte-acquedotto determinati dalle azioni esterne, tra le quali anche le azioni sismiche: l'intento dell'amministrazione comunale.

I lavori della "Fase 1" sono già cominciati e prevedono il reperimento di tutti i dati disponibili, utili a definire le caratteristiche strutturali originarie e le loro eventuali variazioni a seguito di consolidamenti statici, ristrutturazioni funzionali, danni e interventi di riparazione e/o rafforzamento. A seguito di questa prima fase esplorativa che verrà realizzata con sensori e laser-scanner per produrre una stima economica del o dei possibili interventi provvisionali, si passerà alla richiesta di specifici finanziamenti per dare così seguito all'azione preliminare da parte del Comune.